Tecnologia

Wind Tre, super multa da 4,5 milioni di euro confermata dal TAR

Il TAR del Lazio ha respinto il ricorso avanzato da Wind Tre, riconfermando quindi la maxi multa da 4,5 milioni di euro, irrogata dall'AGCM per pratiche commerciali scorrette. In particolare le contestazioni riguardavano l'assenza di informazioni chiare in alcune pubblicità di tariiffe per linea fissa e mobile.

Wind Tre si è vista respingere dal TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) del Lazio il ricorso che aveva presentato in merito alla multa irrogatagli dall’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) per pratiche commerciali scorrette. Resta dunque confermata la multa da 4,5 milioni di euro, di cui 4.250.000 euro di multa vera e propria, a cui si sono aggiunti altri 350 mila euro per inottemperanza.

Due sono le condotte contestate dall’AGCM: l’assenza di informazioni chiare in alcuni spot pubblicitari per offerte di linea fissa e mobile nel periodo compreso tra gennaio e settembre 2017.

Foto: Depositphotos

In particolare, per quanto riguarda i servizi mobile commercializzati tramite il brand Tre Italia, l’Antitrust contestava un’assenza di informazioni chiare sui costi del traffico dati, in particolare per quanto riguarda il nome della tariffa (Unlimited Plus) e il disclaimer “naviga senza pensieri alla massima velocità con la rete 4G LTE di 3”, che non esplicitavano l’esistenza di costi extrasoglia.

Per i servizi di rete fissa invece la contestazione riguarda la diffusione di campagne pubblicitarie in cui alcune espressioni utilizzate, come ad esempio nel caso di Wind Home fino a 1000 Mega 50 Giga Full Speed, enfatizzavano le prestazioni massime raggiungibili dalla rete in fibra, senza però fornire informazioni concrete agli utenti riguardo a caratteristiche e limitazioni della stessa.