Come ben sappiamo i rifiuti RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) costituiscono un grande problema, sia dal punto di vista economico che ambientale. Il loro smaltimento infatti è complesso e assai oneroso e in ogni caso non avviene se non in minime percentuali. Se invece, come ha capito anche l’Unione europea, riuscissimo a recuperare i metalli rari contenuti nelle apparecchiature elettroniche, avvieremmo un sistema di economia circolare vantaggioso tanto per l’ambiente quanto per l’industria. All’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) l’hanno capito prima di tutti, mettendo a punto ROMEO (Recovery Of MEtals by hydrOmetallurgy), il primo impianto pilota in Italia per il recupero di materiali preziosi da smartphone e computer dismessi.
Situato presso il Centro Ricerche Casaccia, a nord di Roma, l’impianto utilizza un innovativo processo idrometallurgico brevettato ENEA, che garantisce una drastica riduzione dei costi energetici rispetto alle tecniche pirometallurgiche ad alta temperatura. Quest’ultimo infatti non prevede processi di pretrattamento e triturazione delle schede elettroniche ed avviene a “temperatura ambiente”, mentre le emissioni gassose prodotte durante i vari passaggi sono trattate e trasformate in reagenti da impiegare nuovamente nel processo stesso.
In questo modo dunque l’ENEA riesce a contenere i costi, minimizzare l’impatto ambientale e recuperare preziose “materie prime seconde” da reimpiegare nell’industria. Romeo inoltre è caratterizzato da una forte modularità ed è quindi utilizzabile anche per trattare modeste quantità di rifiuti, consentendo di scegliere il grado di purezza del metallo recuperato in funzione delle esigenze di mercato.

“I RAEE rappresentano una fonte di materie prime che potrebbe affrancare il nostro Paese e l’Europa dalle importazioni provenienti da Cina, Africa e Sud America”, ha spiegato nel comunicato stampa Danilo Fontana, primo ricercatore del Laboratorio Tecnologie per il Riuso, il Riciclo, il Recupero e la valorizzazione di Rifiuti e Materiali di ENEA. “Con ROMEO vogliamo stimolare la creazione di una filiera nazionale completa per il recupero di metalli preziosi da RAEE. Purtroppo finora in Italia il settore nazionale del riciclo si ferma al trattamento iniziale – cioè il processo meno remunerativo – lasciando a operatori esteri, in particolare del Nord Europa, il compito di recuperare la parte ‘nobile’ del rifiuto”.
“Ora il nostro obiettivo è di trasferire all’industria questa tecnologia affinché, attraverso l’introduzione di processi eco-innovativi, si possa completare la filiera del ciclo di trattamento dei rifiuti per far rimanere sul territorio materie prime strategiche, come oro, terre rare, magnesio e cobalto, con tutti i benefici che ne conseguono in termini occupazionali, economici e sociali. Ma con il nostro impianto guardiamo oltre: stiamo testando nuovi processi tecnologici per l’estrazione di materiali ad alto valore aggiunto da diverse tipologie di rifiuti, come magneti permanenti, batterie al litio a fine vita, sottoprodotti industriali, ceneri e catalizzatori esausti”, ha concluso Fontana.
Tecnologia
In Italia nasce Romeo, il primo impianto per recuperare metalli preziosi dai vecchi dispositivi elettronici
Romeo è il nome del primo impianto pilota in Italia per il recupero di materiali preziosi da vecchi computer e smartphone. Messo a punto dai ricercatori dell'ENEA, ha una resa del 95% nell’estrazione di metalli rari dai rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, minimizzandone l'impatto ambientale.
Come ben sappiamo i rifiuti RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) costituiscono un grande problema, sia dal punto di vista economico che ambientale. Il loro smaltimento infatti è complesso e assai oneroso e in ogni caso non avviene se non in minime percentuali. Se invece, come ha capito anche l’Unione europea, riuscissimo a recuperare i metalli rari contenuti nelle apparecchiature elettroniche, avvieremmo un sistema di economia circolare vantaggioso tanto per l’ambiente quanto per l’industria. All’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) l’hanno capito prima di tutti, mettendo a punto ROMEO (Recovery Of MEtals by hydrOmetallurgy), il primo impianto pilota in Italia per il recupero di materiali preziosi da smartphone e computer dismessi.
Situato presso il Centro Ricerche Casaccia, a nord di Roma, l’impianto utilizza un innovativo processo idrometallurgico brevettato ENEA, che garantisce una drastica riduzione dei costi energetici rispetto alle tecniche pirometallurgiche ad alta temperatura. Quest’ultimo infatti non prevede processi di pretrattamento e triturazione delle schede elettroniche ed avviene a “temperatura ambiente”, mentre le emissioni gassose prodotte durante i vari passaggi sono trattate e trasformate in reagenti da impiegare nuovamente nel processo stesso.
In questo modo dunque l’ENEA riesce a contenere i costi, minimizzare l’impatto ambientale e recuperare preziose “materie prime seconde” da reimpiegare nell’industria. Romeo inoltre è caratterizzato da una forte modularità ed è quindi utilizzabile anche per trattare modeste quantità di rifiuti, consentendo di scegliere il grado di purezza del metallo recuperato in funzione delle esigenze di mercato.
“I RAEE rappresentano una fonte di materie prime che potrebbe affrancare il nostro Paese e l’Europa dalle importazioni provenienti da Cina, Africa e Sud America”, ha spiegato nel comunicato stampa Danilo Fontana, primo ricercatore del Laboratorio Tecnologie per il Riuso, il Riciclo, il Recupero e la valorizzazione di Rifiuti e Materiali di ENEA. “Con ROMEO vogliamo stimolare la creazione di una filiera nazionale completa per il recupero di metalli preziosi da RAEE. Purtroppo finora in Italia il settore nazionale del riciclo si ferma al trattamento iniziale – cioè il processo meno remunerativo – lasciando a operatori esteri, in particolare del Nord Europa, il compito di recuperare la parte ‘nobile’ del rifiuto”.
“Ora il nostro obiettivo è di trasferire all’industria questa tecnologia affinché, attraverso l’introduzione di processi eco-innovativi, si possa completare la filiera del ciclo di trattamento dei rifiuti per far rimanere sul territorio materie prime strategiche, come oro, terre rare, magnesio e cobalto, con tutti i benefici che ne conseguono in termini occupazionali, economici e sociali. Ma con il nostro impianto guardiamo oltre: stiamo testando nuovi processi tecnologici per l’estrazione di materiali ad alto valore aggiunto da diverse tipologie di rifiuti, come magneti permanenti, batterie al litio a fine vita, sottoprodotti industriali, ceneri e catalizzatori esausti”, ha concluso Fontana.
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Ramallah, 13 mar. (Adnkronos) - Secondo la Società dei prigionieri palestinesi e la Commissione per gli affari dei prigionieri ed ex prigionieri, almeno 25 palestinesi sono stati arrestati dalle forze israeliane durante le ultime incursioni nella Cisgiordania occupata. Tra gli arrestati ci sono una donna e diversi ex prigionieri, si legge nella dichiarazione congiunta su Telegram. Aumentano gli arresti a Hebron, dove secondo l'agenzia di stampa Wafa oggi sono state arrestate 12 persone, tra cui 11 ex prigionieri.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Non c'è stato l'affidamento da parte del governo di infrastrutture critiche del Paese a Starlink" e "come già rassicurato dal presidente Meloni ogni eventuale ulteriore sviluppo su questa questione sarà gestito secondo le consuete procedure". Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani in Senato rispondendo a una interrogazione del Pd.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - Per quel che riguarda il piano 'Italia a 1 giga', "con riferimento alle aree più remote, il governo sta valutando con Starlink e altri operatori l'ipotesi di integrazione della tecnologia satellitare come complemento alle infrastrutture esistenti". Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani rispondendo in Senato a una interrogazione del Pd.
"Nel caso specifico di Starlink, sono in corso delle interlocuzioni con alcune regioni italiane - del nord, del centro e del sud - per sperimentare la fornitura di un 'servizio space-based' rivolto ad aree remote o prive di infrastrutture terrestri. In ogni caso, si ribadisce che non sono stati firmati contratti nè sono stati conclusi accordi tra il governo italiano e la società Space X per l'uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink per coprire le aree più remote del territorio", ha chiarito Ciriani.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Presso la presidenza del Consiglio non è stato istituito alcun tavolo tecnico operativo per lo studio della concessione a Starlink della gestione delle infrastrutture di connessione e telecomunicazione delle sedi diplomatiche italiane o delle stazioni mobili delle navi militari italiane". Lo ha detto il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani rispondendo al Senato a una interpellanza del Pd.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Credo che l'esperienza viva possa essere più forte di qualunque altro elemento: io da giovane sono stata vittima di violenza, ho avuto un fidanzato che non capiva il senso del no". Lo ha detto in aula alla Camera la deputata del M5s Anna Laura Orrico, nel dibattito sulla Pdl sulle intercettazioni e in particolare sull'emendamento sul limite all'uso delle intercettazioni stesse.
"Quando l'ho lasciato ha iniziato a seguirmi sotto casa, si faceva trovare dietro gli angoli del mio quartiere. Venti anni fa non si parlava di violenza contro le donne, non c'era nessun meccanismo di prevenzione nè strumenti per agire -ha proseguito Orrico-. Il mio appello alla Camera è di sostenere questo emendamento, oggi gli strumenti ci sono ma non sono sufficienti. Le intercettazioni sono tra questi strumenti e nessuna donna è tutelata se non è consapevole".
Tel Aviv, 13 mar. (Adnkronos) - "Il rapporto delle Nazioni Unite che afferma che Israele ha compiuto 'atti di genocidio' e ha trasformato la 'violenza sessuale' in un'arma come strategia di guerra non è solo ingannevolmente falso, ma rappresenta anche un nuovo, vergognoso punto basso nella depravazione morale delle Nazioni Unite". Lo ha scritto su X il parlamentare israeliano dell'opposizione Benny Gantz, aggiungendo che il rapporto diffonde "calunnie antisemite e fa il gioco di terroristi assassini".
Washington, 13 mar. (Adnkronos/Afp) - Gli attacchi "sistematici" di Israele alla salute sessuale e riproduttiva a Gaza sono "atti genocidi". Lo ha affermato una commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite. “La Commissione ha scoperto che le autorità israeliane hanno parzialmente distrutto la capacità dei palestinesi di Gaza – come gruppo – di avere figli, attraverso la distruzione sistematica dell’assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva, che corrisponde a due categorie di atti genocidi”, ha affermato l'Onu in una nota. Israele “respinge categoricamente” queste accuse, ha indicato la sua ambasciata a Ginevra (Svizzera).