Il giorno dopo l’intesa con M5s e LeU sulla prescrizione, ma non con Italia Viva che continua a minacciare l’esecutivo smarcandosi sulla giustizia, il Partito democratico controattacca Renzi e la sua formazione: “Basta con le minacce e le fibrillazioni, indeboliscono il governo e coprono quanto di buono stiamo facendo”. “L’accordo è un ottimo compromesso – spiega il capogruppo dem alla Camera Graziano Delrio – ora Italia Viva rifletta bene”. “Non tutto gira intorno a Renzi, deve avere uno spirito collaborativo e di coalizione”, avverte il responsabile giustizia del partito, Walter Verini. E dal Pd non sembrano credere alle minacce: “Lasciano il tempo che trovano…”. Ma sulla possibilità che l’ex premier punti in realtà a far fibrillare l’esecutivo soltanto per poter avere maggiore voce sulla questione del rinnovo delle nomine, dal Pd avvertono: “Non si usi la vicenda giustizia in modo strumentale”, spiega l’ex renziana Simona Bonafè. E pure il vicesegretario ed ex Guardasigilli Andrea Orlando: “Nomine? Non so quali siano i suoi interessi, ma di certo far fibrillare l’esecutivo è pericoloso”. Allo stesso modo come dal Nazareno si prova ad allontanare le voci su un possibile passaggio di Italia Viva verso un appoggio esterno all’esecutivo: “Frammentare l’azione dell’esecutivo sarebbe inopportuno, sia diano una calmata”
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