Convivenza multietnica da incubo in un condominio di Vicenza. L’intolleranza di una famiglia italiana nei confronti di una famiglia africana è arrivata al punto da indurre il giudice per le indagini preliminari a imporre il divieto di dimora per marito, moglie e figlia in quella casa. Si tratta di un allontanamento vero e proprio, come misura precauzionale in un procedimento penale. I tre italiani infatti, sono accusati di stalking e lesioni nei confronti dei vicini, con l’aggravante dei motivi razziali. Oggetto della persecuzione, una famiglia ghanese che sarebbe stata minacciata, insultata e perfino aggredita fisicamente anche con la spray al peperoncino. In attesa che la vicenda giudiziaria giunga all’epilogo (siamo in fase di indagine preliminare) il giudice Barbara Maria Trenti ha ordinato ai tre di lasciare l’appartamento.
È dal 2017 che la famiglia di immigrati presenta denunce, in alcuni casi anche esibendo certificati medici per ricoveri di breve durata in ospedale. Ne emerge un quadro di episodi che si susseguono nel tempo: ad esempio, una volta sono state fatte trovare ossa di pollo nella buca delle lettere. In un altro episodio, è stata gettata immondizia nell’orto condominiale. Un’altra volta è stata gettata acqua dal balcone. Ma questi episodi riguardano il contesto ambientale, che ha avuto come obiettivo anche qualche altro abitante del palazzo, come una donna cinquantenne che è stata minacciata con un coltello e apostrofata con la frase: “Ebrea fallita, non hai voglia di far niente”.
Gli episodi ai danni dei ghanesi sono numerosi. Gli autori sarebbero un operaio cinquantenne, la moglie più giovane di una decina di anni che lavora come bidella e la figlia. I denuncianti hanno riferito di essere stati offesi con frasi del tipo: “Scimmia africana di m… torna al tuo Paese”. Oppure: “Sei in Italia per rubare, se apri la finestra ti ammazzo”. E ancora: “Mio nonno è mafioso e te la farà pagare”. In un’occasione la figlia dei ghanesi sarebbe stata presa a calci dall’operaio, che un anno fa ha inferto una ginocchiata anche al vicino di casa. La bidella è accusata invece di aver ferito al viso con una chiave inglese la vicina africana. In due occasioni, poi, gli italiani avrebbero fatto ricorso allo spray al peperoncino, prima entrando nell’appartamento dei vicini, poi avvicinando i loro figli. I ricoveri al pronto soccorso certificati sono cinque. Alla fine i carabinieri hanno suonato al campanello della famiglia italiana, notificando il provvedimento di divieto di dimora.