Alberto Urso traccia a FqMagazine il bilancio del suo primo Festival di Sanremo con “Il sole ad est” (“Il mio sole ad est è mia nonna. Sento la sua presenza in ogni cosa che faccio e la porto sempre con me”) e poi con la cover “La voce del silenzio”, in duetto con Ornella Vanoni. “Non me lo sarei mai aspettato ed è davvero un onore essere qui e far parte di questo Sanremo, per non parlare dell’onore di duettare su quel palco con una grande diva della storia della musica italiana, come Ornella”, ci racconta.
Alberto si è posizionato al 13esimo posto nella classifica generale, resa nota ieri sera ad apertura puntata, al 20esimo posto nella classifica dell’Orchestra e ultimo nella classifica della Sala Stampa, ma poco importa. “Avevo tante aspettative, ma diciamo che questa partecipazione al Festival è solo l”inizio, ancora la strada è lunga. Ci sono rimasto un po’ male, ma la standing ovation quando con Ornella Vanoni abbiamo cantato ‘La voce del silenzio‘ che c’è stata in platea in teatro mi ha rincuorato”, ammette con onestà. Poi il pensiero vola all’Eurovision? “Mi piacerebbe moltissimo andarci, è una vetrina pazzesca, ma per adesso, vista la classifica, è un traguardo che guardo col binocolo (scoppia a ridere, ndr)”. Sui colleghi in gara a Sanremo ha le idee chiare: “Mi piacciono tantissimo i brani di Tosca, Giordana Angi, Elodie e ho legato con Leo Gassmann che ha un bellissimo pezzo ma penso anche sia un grande artista”.
Da lunedì 10 febbraio si inizierà con gli instore, poi altra promozione per il repack del secondo album di Alberto Urso “Il Sole ad Est” con cinque nuovi brani (“Il Sole ad Est”, “Invincibile”, “Unbelievable”, “Oltremare” con Giordana Angi e “Your Song” di Elton John), i tre concerti eventi e la realizzazione dell’esperienza americana con un disco in lingua inglese. “Voglio continuare ad emozionare e ad emozionarmi, comincerò con i concerti il 18 maggio all’Auditorium Parco della Musica a Roma e il 12 maggio al Teatro degli Arcimboldi di Milano e il 24 luglio al Teatro Antico di Taormina, – conclude – per me che sono messinese è il coronamento di un sogno. Poi ci saranno anche dei progetti all’estero, compreso il mercato Usa con un disco in inglese”. Ma c’è in ballo un nuovo album per il futuro? “Mi piacerebbe realizzare un disco con tanti generi musicali e che tocchi anche la trap”.