I più attenti o meglio, quelli ancora svegli quando sono quasi le due di notte e mancano le esibizioni di tre cantanti prima della classifica, se ne accorgono subito. Bugo non vuole scendere dalle scale. Poi però, con un leggero ritardo rispetto a Morgan, arriva e sembra aggiustarsi la giacca. Che sia stato un problema col microfono? Appena Morgan inizia a cantare si capisce che non è così: Castoldi ha cambiato il testo del brano (che legge su un foglietto) e l’ha trasformato in un testo rivolto all’amico (?) Bugo nel quale, in breve, gli dice che deve ringraziarlo se si trova a Sanremo. Bugo ascolta tre versi, poi prende e se ne va. Morgan fa finta di non capire poi sparisce anche lui dietro le quinte. Si dice che i due abbiano litigato per una questione riguardante le prove. In sala stampa circolano voci sul fatto che siano arrivati alle mani.
Amadeus, pover’uomo, ritorna nel ruolo che pare essergli caro: quello di ‘pompiere’. Dopo aver spento l’incendio della lite tra Fiorello e Tiziano Ferro, quando ormai s’è fatta notte fonda gli tocca pure capire come mai i due se ne sono andati. E Fiorello intanto arriva in scena a tentare di riempire quei preziosi minuti di vuoto (‘preziosi’ perché tolti al sonno) come può. È l’epico scazzo che ieri sera s’è svolto all’Ariston. Una scena che certo non è destinata a rimanere nella storia del rock, ma in quella del Festivàl sì. Morgan e Bugo squalificati per abbandono del palco.
Il pensiero, ora, va a Bugo. Uno che ha avuto la sfortuna di arrivare troppo presto alla festa e quando sono arrivati gli altri, pronti a ballare, lui era troppo stanco. Oggi che l'”indie è diventato pop radiofonico” e il primo che passa per strada riempie i palazzetti, per lui sarebbe stata un’altra storia. Solo che le sue “Nel giro giusto“, “Comunque io voglio te“, “Me la godo” sono arrivate prima che il nostro Paese si ritrovasse alle calcagna l’Itpop e tutti i suoi 123467 esponenti. Ai suoi tempi, ai tempi di Bugo dico, c’era ancora una scena ‘alternative’ e le sonorità che proponeva Bugatti, così pop, smaccatamente ‘figlie di Beck’, orecchiabili, sembravano né carne né pesce né niente alle radio, alle discografiche, al grande pubblico. Eppure Bugo aveva talento. Se dovessimo fare un paragone con tanti nomi d’oggi, vedi Pinguini Tattici Nucleari, dovremmo dire Bugo ai suoi tempi ‘se li mangiava’.
Troppo presto, Christian. E forse era troppo tardi ora, arrivare sul palco dell’Ariston. Ma almeno lo avevi fatto con sincerità. Perché davvero tu volevi fare il cantante delle canzoni inglesi, e ne avevi la stoffa. Lo stile. Se n’era accorto anche il Guardian, pensa un po’. Questo brano con Morgan non avrebbe cambiato niente. Questa tua incazzatura invece ha cambiato un po’ di cose. Non hai cantato una canzone inglese e forse avrai sempre il rammarico, guardando come vanno oggi le cose nel mercato discografico italiano, d’aver fatto meglio di tanti ma di non aver avuto tempismo e fortuna. Però questa uscita di scena da cantante inglese, da Gallagher, questa almeno te la sei concessa. E spero goduta. Oggi un pezzo di scena è tua. Finalmente.
p.s. Morgan, prenditi cura di te.