Festival di Sanremo 2020, gli ascolti. L’edizione dei record di Amadeus e Fiorello chiude con il 60% di share: mai così alto dal 2002 con Pippo Baudo
L'edizione è fortunata per la gioia della Rai e di Amadeus e forse per il dispiacere di altri. Il bis è alle porte e forse inevitabile
La quinta serata archivia l’edizione 2020 del Festival di Sanremo con ascolti boom. La finalissima della kermesse condotta da Amadeus porta a casa ben 11.477.000 telespettatori con il 60,6% di share. La prima parte (dalle 21.32 alle 23.52) ha ottenuto 13.638.000 con il 56,8%, la seconda parte (dalle 23.59 alle 2) è stata vista da 8.969.000 con uno share del 68,8%. In share porta a casa il risultato più alto dal 2002 condotto da Pippo Baudo. Il momento più visto in valori assoluti si registra alle 21.45 con un picco di 15.367.000 telespettatori durante l’esibizione di Irene Grandi
La finale dello scorso anno, in onda il 9 febbraio, aveva ottenuto in media 10.622.000 telespettatori con il 56,5% di share. Per essere precisi l’ultima serata del Baglioni Bis aveva conquistato nella prima parte (dalle 21.26 alle 23.51) 12.129.000 con il 53,1% mentre la seconda parte (dalle 23.54 alle 1.34) era stata vista 8.394.000 con il 65,2%.
Vince Diodato, nome che figurava tra i favoriti già da qualche settimana. Rompe la regola: entra Papa ed esce Papa. Perde di sicuro Sky che in maniera irrispettosa spoilera la sua vittoria mezz’ora prima. Vince Amadeus che nonostante tutte le polemiche e i tentativi di sabotaggi, fino all’ultimo, porta a casa un Festival di successo ma soprattutto piacevole e riuscito sul fronte televisivo. Uno spettacolo ampio, medio (non mediocre), per tutti. Un Sanremo orgogliosamente nazionalpopolare con la mossa Ferro riuscita e con il vero valore aggiunto Fiorello. Il feeling con l’amico Amadeus è il vero punto di forza, l’unico modo per convincerlo a presenziare quattro sere su cinque. Mattatore travolgente che scivola sul caso Ferro ma si rialza subito.
Un Festival che sfiora la promozione a pieni voti, al netto dei gusti personali, per un motivo importante: la chiusura a notte fonda, ingiustificabile e irrispettosa per il pubblico. Una serata del Festival non può durare sei ore, mai più. Sul fronte femminile il ritorno all’Ariston per la finale di Leotta, Salerno e Novello non aggiunge. L’effetto è quello mordi e fuggi, si salvano solo Clerici e Jebreal. L’edizione è fortunata per la gioia della Rai e di Amadeus e forse per il dispiacere di altri. Il bis è alle porte e forse inevitabile.