Dopo giorni e giorni di gara, canzoni e votazioni anche per noi è giunta l’ora di far calare il sipario sulla sfida dei look. Da questo punto di vista, l’assoluto re della kermesse e vincitore della nostra gara è Achille Lauro, che ha ridato centralità alla performance facendo fare ai telespettatori un percorso nella Storia attraverso i suoi abiti super scenografici studiati appositamente per l’occasione da Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci. Poi, come il Festival ha il suo premio della critica, anche noi vogliamo dare un riconoscimento speciale ad Elodie, che ha saputo sfoggiare scollature al limite dell’equilibrismo con disinvoltura e zero incidenti. Tutti gli altri invece – eccezion fatta per il trio delle meraviglie Amadeus/Fiorello/Tiziano Ferro che meritano un capitolo a parte – bocciati: potevano fare molto ma molto meglio.
Elodie voto 8: per tutte le puntate ha sfoggiato una serie di abiti firmati Versace concepiti come variazione di uno stesso tema. Inizialmente non ci aveva convinto ma poi, di serata in serata, abbiamo incominciato ad apprezzare la disinvoltura e la personalità con le quali portava quegli abiti prima cortissimi e poi per la finale in lungo (ma dallo spacco vertiginoso), con uno scollatura a forma di orecchie di topolino che definirla audace è dir poco. Una femminilità sfacciata ma assolutamente mai volgare: un connubio questo, difficilissimo da realizzare. Quindi chapeau!
Achille Lauro voto 10: per la finale porta all’Ariston Elisabetta I Tudor,”vergine sposa della patria e difensore della libertà”, personaggio che ha fatto la storia del Regno Unito. Il look sfoggiato dal cantante romano esaltava la sua acconciatura e soprattutto il maxi colletto, che si dice la sovrana amasse abbinare a degli abiti dalle dimensioni eccessive per rendere la sua figura imponente e quindi “rispettabile” secondo la mentalità dell’epoca nel confronto con gli uomini. Il voto si riferisce però all’intero percorso e allo sforzo artistico di Achille Lauro che ha stupito e incantato tutti, facendo scoprire al pubblico le figure del San Francesco di Giotto prima, della Marchesa Luisa Casati e infine appunto Elisabetta I, passando per Ziggy Stardust/David Bowie. Cose che all’Ariston non si vedevano dai tempi di Renato Zero. Indimenticabile.
Piero Pelù voto 2: pantalone in pelle, giacca bolero stile domatore di leoni e sotto nulla, solo una scritta sul petto villoso “sei molto di più”. Una sola domanda: perché?
Diletta Leotta 2: ci aveva deluso all’esordio, non è andata meglio la serata finale. Bocciata su tutta la linea: gli abiti che ha creato appositamente per l’occasione Fausto Puglisi purtroppo sono anche quasi peggio di quelli della prima serata firmati Etro. Il mini abito color panna con strascico e ricami è coraggioso ma quella palma ricamata con lustrini dorati sul décolleté si poteva evitare. Il secondo la fascia come una seconda pelle, il taglio è perfetto per valorizzare il suo fisico ma il colore è un disastro: il punto di beige dorato abbaglia e fa un tutt’uno con il suo viso. Per quanto riguarda l’ultimo outfit, quello sfoggiato durante il balletto rap siciliano non sappiamo se sia stato peggio il look o l’esibizione. Grande delusione da Diletta, che pure su Instagram non sbaglia (quasi mai) abito.
Francesca Sofia Novello voto 5: anche lei non bene. Dagli abiti austeri e niente affatto originali di venerdì sera firmati Alberta Ferretti siamo passati direttamente alla versione “Barbie vacanza in crociera”. L’abito turchese tempestato di lustrini era too much oltre che in contrasto con i suoi colori. Non è andata meglio neanche con il secondo in bianco. Con il suo fisico avrebbe potuto fare scelte differenti che l’avrebbero valorizzata di più provando a darle quella personalità che non ha dimostrato sul palco.
Diodato 5: com’era vestito? Ah si, smoking nero col revers della giacca tempestata di brillanti e pietre. Decisamente non memorabile e anche un po’ noioso.
Levante voto 4: per la finale ha sfoggiato l’ultimo modello della serie di completi creati per lei dallo stilista siciliano Marco De Vincenzo, questa volta in nero. Finalmente un colore “in palette” con il suo incarnato, è l’unica cosa che salviamo: bocciati sia il croptop perfetto per la spiaggia sia la gonna longuette con ampio spacco sul davanti. Per non parlare dei sandali con con plateau color bronzo e strass.
Irene Grandi voto 5: meglio rispetto alla prima serata ma comunque non bene. Prova a essere rock e sexy allo stesso tempo, ci riesce e il risultato è un look uscito direttamente dal 2001. Quella scollatura non la valorizza affatto, anzi, mette troppo in risalto le spalle. Ritenta e sari più fortunata.
Elettra Lamborghini 7: da lei non ci si aspettava certo un esempio di eleganza per cui il voto va tutto al suo coraggio. Il coraggio di salire sul palco dell’Ariston per la finale con un look identico a quello della prima sera ma in versione blu elettrico e super trasparente, che lasciava ben poco all’immaginazione. Non solo, poi anche quel poco che era rimasto nascosto è sbucato fuori a tradimento sul finale ma va bene così. Elettra Lamborghini ha portato sé stessa a Sanremo e noi l’abbiamo apprezzato.