- 1/20 Charlize Theron in dior
- 2/20 Scarlett Johansson
- 3/20 O_Portman
- 4/20 portman detail
- 5/20 O_Chalamet
- 6/20 O_Janelle Moane red carpet
- 7/20 O Brie Larson
- 8/20 O_Elie Saab
- 9/20 O_Reneé
- 10/20 O_Billie Eilish
- 11/20 O_Laura Dern
- 12/20 Laura Dern
- 13/20 O_Billy Porter
- 14/20 O_Billy Porter VF
- 15/20 O_Spike Lee
- 16/20 O_Elthon John
- 17/20 O_Janelle Moane
- 18/20 O_Porter
- 19/20 O_Spike Lee2
- 20/20 O_Gown
Al Dolby Theatre, per la notte degli Oscar, non c’era nessuna di loro, ma Natalie Portman ha trovato il modo di portarcele tutte. Sulla sua cappa che indossava ha fatto ricamare i nomi delle registe che non hanno ricevuto nessuna nomination: Lorene Scafaria (Hustlers) Lulu Wang (The Farewell) Greta Gerwig (Piccole Donne) Marielle Heller (A Beautiful Day in the Neighborhood) Melina Matsoukas (Queen & Slim) Alma Har’el (Honey Boy) Céline Sciamma (Ritratto della giovane in fiamme) e Mati Diop (Atlantics).
Per gli Academy, nessuna di loro aveva un film abbastanza buono per entrare nella cinquina d’oro dei candidati per la miglior regia (premio vinto da Bong Joon-ho). E nemmeno per le sceneggiature. Dei dieci nominati, tra sceneggiature originali e non, solo una è donna: Greta Gerwig, per l’adattamento del romanzo di Louisa May Alcott, Piccole Donne. E così l’attrice israeliana ha deciso di protestare con eleganza, in punta di ago e filo, facendo ricamare i nomi sul bordo della sua cappa Dior, consapevole che il suo abito sarebbe stata visto e fotografato migliaia di volte. Non è la prima volta che Natalie Portman usa il palco per protestare a favore delle donne, statisticamente sfavorite, se non proprio escluse, dalle nominations degli Academy: l’anno scorso presentando la categoria l’aveva definita “The All-male nominees” (“Ecco le nominations-tutte-maschili per…”).
Anche Spike Lee ha personalizzato il proprio abito: un completo viola con il numero 24 ricamato sul bavero e sulla schiena, e scarpe sportive arancioni. Un chiaro omaggio a Kobe Bryant, il campione di basket scomparso in un incidente aereo, che due anni fa ha vinto un oscar per un corto animato sul basket. Il momento “In Memoriam” – l’omaggio degli Academy ai volti del cinema scomparsi durante l’anno – è stato reso ancora più commovente dall’omaggio musicale di Billie Eilish, che ha cantato Yesterday. Sul red carpet la popstar dei record si è presentata vestita Chanel: completo bianco, sneakers, unghie laccate di nero e capelli verdi.
Tra i look più originali e stravaganti c’è sempre Billy Porter, che l’anno scorso stupì tutti con un abito da sera con un’ampia gonna al posto del classico smoking. Quest’anno va ancora oltre: abito dorato sul red carpet e scarpe con la zeppa sul red carpet, cappa scintillante per l’esibizione sul palco e vestito viola alla Prince, con tanto di maxi cappello, al party di Vanity Fair dopo la cerimonia. Sotto le righe invece il red carpet delle attrici: quest’anno pochi eccessi e scelte di stile all’insegna della classe e dell’eleganza. Renée Zellweger, che ha portato a casa la statuetta come miglior attrice, è sofisticata in un Armani bianco candido. Il designer italiano porta fortuna, perché lo indossa anche Laura Dern, miglior attrice non protagonista. Scarlett Johansson, due nomination e nessuna vittoria, scintilla in un abito di seta Oscar de La Renta. Janelle Monae arriva tutta vestita d’argento, testa velata e abito Ralph Lauren, ma poi sul palco canta con la sua ‘uniforme’: camicia bianca e pantaloni neri. Spicca Sandra Oh, ex stella di Grey’s Anatomy e protagonista di Killing Eve, in un abito Elie Saab tutto piume, fiocchi e paillettes.