Il Tricolore sul musetto insieme al logo del Cavallino Rampante e i numeri dei piloti che ricordano lo stile degli Anni 70. Sono le due principali novità grafiche nella nuova SF1000, la Ferrari che correrà per vincere il mondiale di Formula 1 2020. La vettura che finirà nelle mani di Sebastian Vettel e Charles Leclerc è stata presentata al Teatro Romolo Valli di Reggio Emilia. Il nome richiama lo storico traguardo dei mille Gran Premi che la Rossa raggiungerà proprio nel corso della stagione. “Questa è la 66esima vettura della Scuderia, frutto di lavoro e sacrificio, tutti valori dell’hashtag #essereferrari. È un anno particolare per due sfide in parallelo per lo sviluppo del 2020 ma anche per il 2021. Siamo un gruppo giovane, dobbiamo imparare dagli errori e migliorare sull’affidabilità“, ha detto il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, nel corso della presentazione.
“Come Ferrari siamo orgogliosi dell’Italia e di rappresentarla nel mondo”, ha rivendicato il presidente John Elkann nel suo discorso al Teatro Romolo Valli. Dove ha parlato anche l’amministratore delegato Louis Carey Camilleri: “Trecentocinquanta uomini e donne lavorano nel reparto corse instancabilmente per creare una vettura che possa rispondere alla nostre ambizioni. Quaranta di loro con grande fedeltà lavorano da più di 35 anni. Sono eroi sconosciuti“. “Siamo tutti attratti dalle emozioni che solo la Ferrari sa regalare. Ha un appeal magico, tanto potente quanto difficile da descrivere”, ha aggiunto. “Tutti noi siamo ben consapevoli della responsabilità e chiaramente siamo concentrati sull’obiettivo finale, la vittoria. Abbiamo il talento e la determinazione per trasformare in realtà queste ambizioni. Con queste responsabilità – ha sottolineato Camilleri – abbiamo anche molta pressione. Noi la gestiamo in maniera positiva. Ci ispiriamo a fare sempre meglio. Siamo estremamente esigenti con noi stessi”.
Al volante della nuova Sf1000 ci saranno ancora Sebastian Vettel, al suo ultimo anno di contratto, e Charles Leclerc, alla sua seconda stagione in Rosso. “Mi sento un po’ anche italiano. Per il cibo ad esempio, ma amo la gente e la cultura“, ha detto il tedesco 4 volte campione del mondo. “Ma soprattutto ho una grande passione per la Ferrari che è una grande parte della storia italiana. Impossibile fare previsioni, ci sono state tante ore di lavoro e lo sento quando guido tutto questo. Garantisco grande impegno, come c’è l’impegno di chi lavora per la Ferrari. Per il resto, bisogna aspettare”, ha concluso Vettel.
Più ottimista Leclerc che quest’anno ha ottenuto la garanzia di partire alla pari con il compagno di scuderia: “Rispetto a un anno fa oggi l’approccio è diverso perché conosco la squadra e la vettura anche se questa è uno sviluppo della monoposto 2019. Sono fiducioso per la prossima stagione”, ha detto il 22enne monegasco. “Ho lavorato tanto sulla parte fisica, allenandomi in montagna – ha aggiunto Leclerc – Per il resto l’approccio non cambia, tanto lavoro con il team per essere un pilota migliore quest’anno e non commettere errori. I tortellini? Li adoro, ma per ora devo metterli da parte“, ha concluso.