Il crollo di HTC sembra ormai verticale e inarrestabile. Lo storico produttore di smartphone ha infatti annunciato i risultati finanziari di gennaio 2020, che diventa così il secondo peggior mese della sua intera storia, con ricavi diminuiti del 52,43% rispetto al gennaio 2019. La sua sopravvivenza appare così sempre più a rischio.
La crisi di HTC, brand storico del settore smartphone, sembra non conoscere limiti. L’inizio del 2020 infatti appare drammatico. L’azienda ha reso noti i risultati finanziari di inizio anno, evidenziando un crollo dei ricavi pari a ben -52,43% rispetto al gennaio 2019. Nonostante dunque il recente arrivo di Yves Maitre, nuovo amministratore delegato nominato lo scorso ottobre, che aveva indicato come possibile soluzione il concentrarsi soprattutto sui dispositivi per la realtà virtuale, la sopravvivenza dell’ex colosso appare sempre più a rischio.
Il 2020 si è dunque aperto così come si era chiuso il 2019, a sua volta “annus horribilis” con un -57,8% rispetto all’inizio del 2018. HTC ha infatti concluso gennaio 2020 con dei guadagni davvero molto bassi: appena 16 milioni di dollari di ricavi, tutti riferiti principalmente al reparto VR dell’azienda. Ma i numeri ci parlano di un andamento negativo non solo anno su anno: rispetto allo scorso dicembre infatti HTC ha fatto segnare un – 21,37%.
HTC sta soffrendo da anni una crisi senza fine. A differenza di altre aziende che sviluppavano cellulari prima dell’avvento dell’iPhone nel 2007, però, HTC non paga un sostanziale immobilismo, anzi. La casa di Hong Kong è stata una delle prime ad abbracciare Android e a proporre per lungo tempo soluzioni innovative e assai competitive. Poi però la concorrenza di Samsung prima e dei brand cinesi come Huawei e Xiaomi dopo, l’ha sprofondata in una spirale negativa a cui non è riuscita a porre rimedio.
Il problema ha riguardato soprattutto la programmazione e la politica dei prezzi, con modelli spesso in ritardo per caratteristiche tecniche rispetto a quelli dei competitor, ma nonostante questo, caratterizzati da un prezzo elevato. Una situazione ripetutasi a più riprese nel corso degli anni, a cui nemmeno il recente “blockchain phone” Exodus 1 Binance Edition, smartphone pensato per la gestione della criptovaluta Binance sembra essere riuscito a porre rimedio. Nonostante questo, in linea con quanto programmato dal nuovo AD, HTC si preparerebbe al lanciare a breve un nuovo smartphone top gamma con modulo 5G, nella speranza di riconquistare nuovamente la fiducia di quei consumatori che ha perso durante gli ultimi anni.