“Noi siamo una forza politica giovane che ha valori profondi. E diciamo con molta franchezza che non c’è baratto tra tenuta del governo e la giustizia giusta. Faremo fino in fondo la nostra parte per garantire il diritto degli imputati ad avere la fine del processo e della parte lesa rispetto ai processi che sono in corso”. Sono le parole pronunciate ai microfoni di “24 Mattino” (Radio24) da Teresa Bellanova, ministra dell’Agricoltura e capadelegazione di Italia Viva al governo.
Reiterate le stoccate al presidente del Consiglio: “Su questo tema è il presidente Conte che deve assumere la responsabilità di decidere se si creano le condizioni per andare avanti o se si sfiducia la maggioranza. Se una maggioranza è composta da quattro forze politiche, sono quattro le forze politiche che devono raggiungere una sintesi. Se, invece, una forza politica viene messa di fronte a una condizione di accordo delle altre tre, allora non si produce una sintesi e si pensa di imporre una soluzione. E così non va bene – continua – Io ho fatto presente al presidente Conte che con con questi dati economici, secondo cui l’Italia sta tornando indietro, il Paese ha bisogno di una classe dirigente in grado di concentrarsi e di ragionare sul sistema Paese. Ma è possibile che in una situazione come questa la maggioranza e il presidente Conte non abbiano la volontà di bloccare la discussione sulla questione della prescrizione?”.
Alla giornalista Maria Latella, che le ricorda la posizione poco conciliante di Iv sulla prescrizione e la richiesta del partito di Renzi per le dimissioni del ministro Bonafede, Bellanova risponde: “Noi non abbiamo affatto alzato i toni. Per quanto io stia svolgendo la mia funzione col massimo di impegno e di passione, non arriverò mai a pensare che il mio ruolo valga la messa in discussione dei diritti delle persone. Questo lodo che è stato messo in piedi non solo è incostituzionale, ma nega anche il diritto dei cittadini di avere tempi rapidi nella giustizia. Quindi, si blocchi la polemica sulla prescrizione, se non si vuole mettere in discussione la maggioranza, perché noi all’idea del baratto non ci stiamo“.
E ribadisce: “Se si vuole imporre a questa maggioranza di accettare quello che era stato fatto con Salvini e Bonafede nel precedente governo, non va bene. Se il Pd ha deciso di piegarsi a questo, non si può imporre a Italia Viva di assecondare questa scelta. Ci sono sicuramente le condizioni per una mediazione più avanzata. Quella che è stata prodotta non è stata soddisfacente. E non solo perché lo diciamo noi di Italia Viva, ma anche per il fatto che viene riconosciuto da tutte le parti: magistrati e avvocati dicono che quella proposta peggiora la situazione nel nostro Paese. Il presidente Conte – chiosa – anziché ragionare su un dl, non si capisce per quale motivo, o su un possibile emendamento al Milleproroghe, prendesse tempo e bloccasse questa discussione. C’è il lodo Annibali. Qui parliamo di un rinvio che aiuta il Paese”.