Tornare in piazza contro il ripristino dei vitalizi al Senato “lo trovo strumentale, molto strumentale“. Il leader delle Sardine, Mattia Santori, commenta così la manifestazione indetta per sabato 15 febbraio del Movimento 5 stelle, dopo che Il Fatto Quotidiano ha svelato che Palazzo Madama è pronto ad annullare la sforbiciata imposta dal ricalcolo su base contributiva in vigore da gennaio 2019 per oltre 700 ex senatori, cancellando il risparmio da 22 milioni di euro all’anno. “Il M5s nel momento in cui il dl sicurezza, ad esempio, ha smantellato tutta una serie di servizi di integrazione, torna a occuparsi di vitalizi: non credo che abbia seguito l’attualità dell’agenda di governo”, ha detto Santori parlando con i giornalisti dopo aver incontrato il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano.

“Dopo aver posato sorridente in foto accanto ai Benetton, si scaglia in difesa dei vitalizi sostenendo che la piazza M5S contro i ricorsi sia “strumentale”. A quando il sostegno alle pensioni d’oro? Il vuoto che avanza“, ha replicato il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano su Twitter, facendo riferimento alla visita delle Sardine a Fabrica e alla foto scattata con Oliviero Toscani e Luciano Benetton. Il M5s ha chiesto più volte l’azzeramento per “conflitti d’interesse” della commissione Contenziosa del Senato che ha già pronta la delibera per annullare il taglio dei vitalizi: la camera di consiglio dell’organo interno a Palazzo Madama dovrà pronunciarsi il 20 febbraio. Per questo Luigi Di Maio ha chiesto agli elettori del M5s di scendere in piazza cinque giorni prima per evitare il ripristino dei vitalizi. “Quanto detto dal leader delle Sardine oggi è incomprensibile. È strumentale scendere in piazza contro i vitalizi? Detto proprio da loro che sono nati nelle piazze? Prima vanno a trovare i Benetton, ora ci attaccano su una manifestazione pacifica contro il tentativo di restaurazione della Casta: è chiaro che siamo gli unici a combattere il sistema. Non ci fermiamo”, ha dichiarato Michele Gubitosa, portavoce del M5s alla Camera.

All’incontro con il ministro Provenzano, Santori si è presentato insieme a Massimiliano Perna (portavoce Sicilia), Jasmine Cristallo (portavoce Calabria), Michele Esposito (portavoce Campania) e Isabella Capozzi (portavoce Puglia). Dopo l’incontro, il leader delle Sardine ha parlato con i giornalisti anche del caso Gregoretti e del possibile voto del Senato domani su Matteo Salvini: “Siamo favorevoli che il Parlamento autorizzi i giudici”, ha risposto Santori. “Quindi che vada a processo e scopriremo quali sono le responsabilità“, ha poi aggiunto. “Non essendo in Parlamento non è una mia scelta, non è uno dei temi al nostro ordine del giorno – aveva detto poco prima Santori – Ma è la punta dell’iceberg di un problema molto più grosso, i decreti sicurezza, di cui non si salva niente“. Il leader delle Sardine ha anche promosso una possibile intesa M5s-Pd alle regionali: “Abbiamo sempre detto, dall’Emilia alla Calabria, ci fa piacere quando c’è un’unità perché dobbiamo riconoscere qual è l’alternativa al populismo sovranista che ci viene presentato dall’altra parte. Quando questo accade è molto più facile sapere chi è l’avversario e chi l’alleato“. Infine un passaggio anche sulla frase di Oliviero Toscani sul Ponte Morandi: “Assolutamente infelice, come abbiamo già detto prendiamo le distanze“.

L’incontro con il ministro per il Sud Provenzano è durato circa due ore: “Un ottimo incontro, è bello incontrare ministri che partono da una formazione analitica, che partono dai dati, dalla ricerca, però contaminata da tanto umanesimo, da un approccio culturale molto vicino alla percezione del cittadino medio”, ha detto Santori. “Abbiamo ascoltato, a brevissimo sarà pronto il piano per il Sud, abbiamo portato un po’ di punti, specie Jasmine, Massimiliano, Isabella e Michele – ha aggiunto – È bello ricreare una connessione sia tra politica e cittadinanza che tra diverse aree del Paese, abbiamo trovato molto belle le parole del ministro Provenzano quando parla di ‘protagonismo della cittadinanza‘”.

“Tra le nostre proposte, per cambiare il paradigma, perché non ripristinare fin dall’Università una sorta di Erasmus tra regioni del sud e del nord? – ha spiegato Santori – Perché un napoletano non può farsi sei mesi al Politecnico di Torino e un torinese sei mesi a Napoli o a Palermo per studiare archeologia, arte, cultura o diritto? Un’altra cosa che abbiamo chiesto, visto che c’era il nostro rappresentante pugliese, sarebbe bello portare a Taranto l’Unione europea per spiegare cos’è questo Green New Deal, attraverso un summit con esperti internazionali, per spiegare alla cittadinanza la complessità di un problema che coniuga ambiente, salute e lavoro“. “Ci dev’essere una connessione tra la cittadinanza attiva, che deve essere più protagonista, e una politica che deve farsi carico di più di alcuni settori che sono per forza più appannaggio della politica – ha detto ancora Santori -. E’ bello poter dimostrare che la cittadinanza è molto più vicina alle istituzioni di quanto si pensi e in un contesto come quello italiano in cui c’è una grandissima mancanza di fiducia, uno scollamento tra la base e la politica, è molto bello poter tornare a dialogare“, ha concluso.

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