Cade da un palo della pole dance alto quasi cinque metri ma i proprietari del locale non vogliono assumersi responsabilità sull’accaduto. È quanto è successo alla giovanissima Genea Sky durante un’esibizione nello strip club XTC di Dallas, in Texas. Come mostrano diversi video amatoriali che stanno girando in rete, la ragazza statunitense di origine portoricana stava danzando a circa cinque metri di altezza dal palco, aggrappata al palo della pole dance quando ha perso la presa e in mezzo secondo si è schiantata al suolo. L’impatto è avvenuto di pancia, con viso sbattuto sul palco a gambe e braccia aperte. Un volo impressionante e pericolosissimo tanto che se alla fine della rovinosa caduta la ragazza si sia rotta soltanto la mandibola e qualche dente, oltre a qualche piccola contusione agli arti, è già un miracolo.
Ma la sua dolorosa vicenda non finisce sul letto d’ospedale dove ha girato un video postato sulla sua pagina Instagram. Genea racconta quello che è accaduto, ringraziando dio di non averci rimesso la vita, e soprattutto invita i suoi follower a non donare cifre in denaro a chicchessia ma solo all’indirizzo presente sulla sua pagina social. Già perché la giovane danzatrice e stripper deve pagarsi ogni cura ed operazione visto che il sistema sanitario americano non è proprio quel che si dice un sistema mutualistico. A gettare però ulteriore benzina sul fuoco dell’infortunio sono i proprietari del XTC di Dallas che altri non è che un enorme strip club da sette piste e con un centinaio di stanze private per i clienti. Eric Langan, l’amministratore delegato della RCI Hospitality Holdings Inc, proprietaria del club, ha già messo le mani avanti: certo la aiuteremo, ma non è una lavoratrice a tempo pieno e non sappiamo nemmeno se ha un’assicurazione sanitaria. “Dovrebbe preoccuparsi prima della sua salute – ha affermato sibillino Langan – e in secondo luogo dei soldi”. L’uomo ha poi specificato che Genea si trovava lassù per aria di sua iniziativa e che l’XTC, come politica aziendale, non esercita nessuna forma di controllo sugli artisti. Quindi in caso d’incidente la responsabilità è la loro.