Uno scatenatissimo Brosio ha detto la sua su ogni possibile argomento di attualità durante la trasmissione di Radio2, I Lunatici. Il cantante veronese è al centro del pensiero critico dell’ex inviato del Tg4
“Achille Lauro? Un conto è cantare, un conto è fare uno show legato al modo di vestirsi”. Uno scatenatissimo Paolo Brosio ha detto la sua su ogni possibile argomento di attualità durante la trasmissione di Radio2, I Lunatici. Il cantante veronese è al centro del pensiero critico dell’ex inviato del Tg4: “Si è spogliato come San Francesco? Ma non scherziamo! San Francesco era un santo che viveva in povertà, non mi sembra che quel vestito fosse l’icona della povertà. Dai, su. Non ci siamo. E poi fa spettacolo, ma non c’entra con la musica”. Ca va sans dire ecco anche la critica al monologo di Benigni: “Il suo Cantico dei Cantici? È un artista straordinario, ma stravolge tutto come vuole lui. Il Cantico dei Cantici viene tradotto alla fine in un amplesso senza fine, basato solo sull’aspetto fisico legato al sesso. Facciamo sesso tutti insieme e Beppe Vessicchio suona la musica. Mi sembra un po’ riduttivo. L’amore di Dio non è questo”.
Altro argomento, altro dissapore, quello per la sua Juventus anzi verso il tecnico Sarri: “Questa Juve, francamente, è una delusione. Abbiamo perso identità, non siamo né carne né pesce. Sarri? Non voglio giudicare nessuno, ma sulla base di questa prima parte di campionato c’è da tremare. E ora arriva la Coppa dei Campioni. Siamo ancora lì indecisi se gioca Dybala o non gioca Dybala, che è il presente e il futuro della Juventus”. È un Brosio a tutto campo, tattica, gioco, moduli: “Ci sono anomalie tattiche e tecniche che non riesco a capire. Quando si eredita una squadra si deve cercare di fare chiaramente il gioco che prediligi, ma anche in base agli uomini che hai. Non si può pretendere di imporre un modulo a dei giocatori che magari quel modulo non possono farlo. E poi con questa difesa siamo veramente preoccupanti”. Avversaria più temuta? La Lazio. “L’Inter vince ma attraverso sofferenze, la Lazio invece ha una naturalezza di gioco straordinaria. Ha dei giocatori a centrocampo che sono i migliori d’Italia”. Infine, dall’altissimo un parere sul Coronavirus: “Sono molto preoccupato, ma pregare può aiutarci”.