Atterrerà a Pratica di Mare sabato 15 febbraio: Niccolò, il 17enne italiano rimasto bloccato a Wuhan, torna in Italia. La sua partenza era stata rimandata due volte perché febbricitante, nonostante sia risultato negativo al coronavirus. Arriverà su un KC 767A dell’Aeronautica ma, a differenza degli altri due rimpatri di nostri connazionali, avvenuti nei giorni scorsi, stavolta si tratterà di un volo in alto bio-contenimento. Il ragazzino viaggerà in sostanza in una speciale barella isolata proprio come avvenne a gennaio del 2006 con un C-130J, per un paziente con una grave forma di tubercolosi polmonare resistente a ogni trattamento farmacologico, e nel 2014 per fare rientrare dalla Sierra Leone il medico di Emergency malato di Ebola Fabrizio Pulvirenti. Si è deciso di fare rientrare Niccolò con questo volo speciale evitando ulteriori stop alla partenza dalla Cina. una volta atterrato andrà allo Spallanzani.
Il volo in bio-contenimento avviene con un team medico dell’Aeronautica militare specializzato. Il paziente, durante il trasporto aereo, viaggia all’interno di speciali barelle con dei sistemi Ati (Aircraft transport isolator) che medici e infermieri hanno imparato ad utilizzare presso l’Istituto di malattie infettive dell’esercito americano nel Maryland. La squadra a bordo dell’aereo è composta da un team leader (un ufficiale superiore medico), che ha il compito di coordinare la missione, almeno due ufficiali medici (un anestesista ed un infettivologo) e 6 sottufficiali per l’assistenza al malato e per l’esecuzione delle procedure di trasporto. Sostanzialmente il sistema Ati è costituito da un telaio (rigido o semi rigido), da un involucro in PVC (cosiddetto envelope) che permette l’osservazione e il trattamento del paziente in isolamento, da un motore alimentato a batterie che consente di mantenere all’interno una pressione negativa e da filtri ad alta efficienza che impediscono, in entrata ed uscita, il passaggio di micro particelle potenzialmente infette. Il sistema, oltre che sul Boeing, può essere installato sia sui C130j e sui C27j, sia sugli elicotteri HH139 e HH101. L’isolamento del paziente prosegue anche quando l’aereo atterra, grazie al sistema terrestre Sti (Stetcher transit isolator), che è indispensabile per trasferire il soggetto dall’aereo all’ambulanza con la quale verrà poi portato in ospedale.
A bordo dell’aereo c’è anche il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, presente anche per riportare in Italia nei giorni scorsi un gruppo di connazionali da Wuhan e che ora si trovano in quarantena alla Cecchignola. Un uomo è risultato positivo al virus e si trova attualmente ricoverato all’Istituto Spallanzani di Roma. Per questo motivo il viceministro Sileri si è trovato al centro delle polemiche, perché secondo alcuni avrebbe dovuto anche lui essere sottoposto a isolamento precauzionale.