Natura morta con custodia di sax, di Geoff Dyer (traduzione di Riccardo Brazzale e Chiara Carraro; Il Saggiatore). “Se non riesci a trovare i libri che vorresti, la soluzione estrema è scriverne uno”, così dichiara l’autore inglese nella prefazione alla nuova edizione italiana, spiegando il perché, quasi trent’anni fa, scrisse questo straordinario libro che non può essere considerato né un romanzo né tantomeno un saggio sulla musica jazz.
Natura morta con custodia di sax traccia la vita dei più importanti interpreti di questa arte espressiva, da Charles Mingus a Thelonious Monk, passando per Lester Young, Bud Powell, Chet Baker, Duke Ellington, vaga attraverso le parole vivide di Dyer sulle strade americane, si addentra nelle improvvisazioni sincopate del jazz e cerca di darci un’interpretazione del perché la musica possa cambiarci la vita. È un testo unico, che ci consegna su carta i cinque sensi grazie a memorabili tratteggi di stanze d’albergo, cucine economiche, neon e luci stradali, cartacce, spazzatura, bicchieri di whisky, fumo pregnante e stantio di sigarette, attacchi di tosse, cibo lasciato su un bancone, ci fa percepire suoni, odori, visioni, contatti, sapori di un’epoca passata proiettata nel presente verso il futuro.
La ragazza nel portabagagli, di John O’Hara (traduzione di Vincenzo Mantovani; Racconti Edizioni). Dialoghi raffinati e capaci di sviscerare il linguaggio dei personaggi, una realistica rappresentazione della vita americana con le sue differenze sociali e l’ambizione personale di arrivare, il racconto lungo dello scrittore del New Yorker (che a tratti ne ha caratterizzato lo stile, scrivendo in quarant’anni di collaborazione con il periodico 247 racconti) è un gioiello capace di evocare gli anni della Depressione e dell’avvento del cinema sonoro senza mai uscire da una cornice quasi intimista che si muove attorno alla figura del giovane Jim Malloy, scribacchino della pubblicità esperto di coccodrilli, alle prese con una diva in declino, tra bar di falliti e incontri ai country club.
Un’educazione sentimentale che a tratti si tramuta in cinismo, a tratti in dramma, a tratti in uzzolo morale. La scrittura di O’Hara è vera e trova la sua forza nelle parti dirette, vere e proprie perle di un linguaggio credibile, grottesco e umanissimo.
Poesie. 1947-1995, di Allen Ginsberg (traduzione di Luca Fontana, a cura di Leopoldo Carra; Il Saggiatore). Vagliate negli ultimi tre anni della sua vita, le poesie di questo monumentale volume raccolgono la produzione di uno dei più importanti cantori dell’America, e non solo, dai tempi della giovinezza negli anni Quaranta fino alla piena maturità. Esplosioni beat, allucinazioni psichedeliche, le influenze del Greenwich Village, la carnalità dei corpi e della strada, i viaggi nel mondo Oltrecortina e nella cultura indiana, giapponese, cinese, i viaggi velenosi in Sud America.
Il blues, il rock, il rag-time. Allegria, rabbia, invocazioni. Spesso le sue visioni si tramutano in realtà (fa effetto, per esempio, leggere Reading Bai Juvi, dove Ginsberg profetizza un virus nella provincia dell’Hebei 35 anni prima del Coronavirus). Il volume è un’opera di straordinaria bellezza. Un viaggio che percorre migliaia di strade secondarie per poi ricongiungersi nel viaggio totalizzante del poeta. Un libro di grande pregio e forza evocativa.
Parole Intonate, di Franco Capacchione (Franco Cesati Editore). Un lavoro originale che risponde a molte curiosità di chiunque ami la musica. L’autore crea sinergie tra scrittori e musicisti svelando, o suggerendo, ispirazioni e intuizioni. Venti esempi di affinità elettive tra un libro e un disco. Madonna e Mario Vargas Llosa, Loredana Bertè e Charles Bukowski, Fabrizio De André e Edgar Lee Master, Eduardo Bennato e Collodi, Kurt Cobain e William Burroughs, Patti Smith e Jean Genet, James Baldwin e Nina Simone. Musica ispirata dalla letteratura, dalla personalità degli scrittori, musica capace di costruire qualcosa di nuovo da parole scritte nero su bianco.
Lorenzo Mazzoni
Scrittore
Cultura - 13 Febbraio 2020
Le affinità elettive tra musica, letteratura, America e poesia
Natura morta con custodia di sax, di Geoff Dyer (traduzione di Riccardo Brazzale e Chiara Carraro; Il Saggiatore). “Se non riesci a trovare i libri che vorresti, la soluzione estrema è scriverne uno”, così dichiara l’autore inglese nella prefazione alla nuova edizione italiana, spiegando il perché, quasi trent’anni fa, scrisse questo straordinario libro che non può essere considerato né un romanzo né tantomeno un saggio sulla musica jazz.
Natura morta con custodia di sax traccia la vita dei più importanti interpreti di questa arte espressiva, da Charles Mingus a Thelonious Monk, passando per Lester Young, Bud Powell, Chet Baker, Duke Ellington, vaga attraverso le parole vivide di Dyer sulle strade americane, si addentra nelle improvvisazioni sincopate del jazz e cerca di darci un’interpretazione del perché la musica possa cambiarci la vita. È un testo unico, che ci consegna su carta i cinque sensi grazie a memorabili tratteggi di stanze d’albergo, cucine economiche, neon e luci stradali, cartacce, spazzatura, bicchieri di whisky, fumo pregnante e stantio di sigarette, attacchi di tosse, cibo lasciato su un bancone, ci fa percepire suoni, odori, visioni, contatti, sapori di un’epoca passata proiettata nel presente verso il futuro.
La ragazza nel portabagagli, di John O’Hara (traduzione di Vincenzo Mantovani; Racconti Edizioni). Dialoghi raffinati e capaci di sviscerare il linguaggio dei personaggi, una realistica rappresentazione della vita americana con le sue differenze sociali e l’ambizione personale di arrivare, il racconto lungo dello scrittore del New Yorker (che a tratti ne ha caratterizzato lo stile, scrivendo in quarant’anni di collaborazione con il periodico 247 racconti) è un gioiello capace di evocare gli anni della Depressione e dell’avvento del cinema sonoro senza mai uscire da una cornice quasi intimista che si muove attorno alla figura del giovane Jim Malloy, scribacchino della pubblicità esperto di coccodrilli, alle prese con una diva in declino, tra bar di falliti e incontri ai country club.
Un’educazione sentimentale che a tratti si tramuta in cinismo, a tratti in dramma, a tratti in uzzolo morale. La scrittura di O’Hara è vera e trova la sua forza nelle parti dirette, vere e proprie perle di un linguaggio credibile, grottesco e umanissimo.
Poesie. 1947-1995, di Allen Ginsberg (traduzione di Luca Fontana, a cura di Leopoldo Carra; Il Saggiatore). Vagliate negli ultimi tre anni della sua vita, le poesie di questo monumentale volume raccolgono la produzione di uno dei più importanti cantori dell’America, e non solo, dai tempi della giovinezza negli anni Quaranta fino alla piena maturità. Esplosioni beat, allucinazioni psichedeliche, le influenze del Greenwich Village, la carnalità dei corpi e della strada, i viaggi nel mondo Oltrecortina e nella cultura indiana, giapponese, cinese, i viaggi velenosi in Sud America.
Il blues, il rock, il rag-time. Allegria, rabbia, invocazioni. Spesso le sue visioni si tramutano in realtà (fa effetto, per esempio, leggere Reading Bai Juvi, dove Ginsberg profetizza un virus nella provincia dell’Hebei 35 anni prima del Coronavirus). Il volume è un’opera di straordinaria bellezza. Un viaggio che percorre migliaia di strade secondarie per poi ricongiungersi nel viaggio totalizzante del poeta. Un libro di grande pregio e forza evocativa.
Parole Intonate, di Franco Capacchione (Franco Cesati Editore). Un lavoro originale che risponde a molte curiosità di chiunque ami la musica. L’autore crea sinergie tra scrittori e musicisti svelando, o suggerendo, ispirazioni e intuizioni. Venti esempi di affinità elettive tra un libro e un disco. Madonna e Mario Vargas Llosa, Loredana Bertè e Charles Bukowski, Fabrizio De André e Edgar Lee Master, Eduardo Bennato e Collodi, Kurt Cobain e William Burroughs, Patti Smith e Jean Genet, James Baldwin e Nina Simone. Musica ispirata dalla letteratura, dalla personalità degli scrittori, musica capace di costruire qualcosa di nuovo da parole scritte nero su bianco.
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Roma, 8 gen. (Adnkronos) - È decollato pochi minuti fa, da Teheran, l'aereo che riporta a casa la giornalista Cecilia Sala. Lo rende noto Palazzo Chigi. "Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence, la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane e sta rientrando in Italia", si legge in una nota della presidenza del Consiglio.
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - "Sulla separazione delle carriere si rischia di fare il bis del premierato". Lo ha detto Enrico Borghi, capogruppo di Italia Viva al Senato, a Sky Tg 24.
"Ci siamo trovati un premierato che non era un premierato. Attenzione a non arrivare a un esito simile su un tema così delicato come la separazione delle carriere - ha spiegato -. Anche questa riforma ha una tara di fondo. E’ stata inserita in un pacchetto di maggioranza frutto di un patto leonino: Forza Italia ottiene la separazione delle carriere, la Lega l’autonomia differenziata, Fratelli d’Italia il premierato. Questo algoritmo funziona se tutte le sue componenti vanno avanti".
"Avendo già un problema sul tavolo con l’autonomia differenziata, che è stata scritta malissimo, il rischio è che si sia infilata la separazione delle carriere in un treno che potrebbe deragliare", ha concluso Borghi.
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - "Aspetto gli amici del popolo delle Enews a Firenze, sabato prossimo, 11 gennaio. Ci sono tante cose da festeggiare insieme: i miei 50 anni sono solo la scusa per riunire un po’ di bella gente al Teatro Cartiere Carrara di Firenze (accanto al casello di Firenze Sud). Tra le altre cose potremo aprire una bottiglia anche al proscioglimento di Open, non trovo posto migliore di Firenze per farlo. Ma dovremo parlare soprattutto di futuro". Lo scrive Matteo Renzi nella enews.
"Abbiamo molte idee per questo 2025 che ci aspetta e proveremo a fare un’agenda puntuale. E lanceremo una visione per il futuro dell’Italia: chi ci governa tira a campare senza un sogno per le prossime generazioni. Noi ci proveremo. Inutile dire che non c’è festa se non si mangia: ci aspetta quindi un pranzo tradizionale toscano. Pappa col pomodoro, ragù di cinta senese, il brunelleschiano peposo all’imprunetana, gelato tipico fiorentino. E voi direte: chi paga? Svelerò il nome del nostro finanziatore in diretta sabato. Ma nel frattempo se avremo cibo e vino toscano, vogliamo cantare (anche) napoletano. Ho letto infatti che nella mia città c’è stata una polemica nella notte di Capodanno perché a un giovane beneventano è stato impedito di cantare in napoletano. Proveremo a recuperare saldando il debito di riconoscenza che abbiamo tutti verso la musica napoletana", sottolinea Renzi.
"Ah, inutile dire che compiere 50 anni un po’ mi fa effetto eh… ho iniziato a scrivere le enews che ne avevo 25. Il tempo passa per tutti. E naturalmente tanti sono i pensieri. Penso ai volti degli amici che continuano a camminare insieme per costruire un’Italia più giusta. Ma penso anche ai volti degli amici che non ci sono più perché in questi 25 anni ci hanno lasciato per sempre. Ai loro volti va il primo pensiero commosso e grato. Perché per chi crede alle relazioni umane la politica è comunque una questione di volti prima ancora che di voti".
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - “L’Europa e l’Italia devono andare avanti dal punto di vista tecnologico perché è vero che noi abbiamo inventato la radio con Guglielmo Marconi e dalla radio è iniziato un processo di modernizzazione tecnologica mondiale, ma il mondo va avanti. L’Europa si deve dare una strategia perché se siamo in ritardo, gli altri non si fermeranno. Dobbiamo capire la tecnologia. Il mio telefono è stato fatto in America, ma la società telefonica con la quale sono abbonato compra tecnologie cinesi, che si intromettono nelle comunicazioni e che Trump non voleva che crescessero in Occidente, quelle di Huawei e Zte". Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, a Coffee Break su La7.
"La Vodafone, che ha il maggior numero di abbonati, è stata comprata da una società ‘extracomunitaria’, la Swisscom che sta in Svizzera quindi in hn Paese che non fa parte dell'Unione Europea. La rete di Tim è stata comprata da una società americana che si chiama Kkr da dove passano tante comunicazioni. Questo per dire che siamo in un mondo molto complicato e l’Europa è in ritardo, e gli altri non ci aspetteranno solo perché siamo quelli di Machiavelli e di Marconi”, conclude.
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - "Incombe sul bilancio delle famiglie anche la Tassa Salvini. Quest’uomo un tempo incappucciava gli autovelox per non farli funzionare, ora fa cassa con le multe. E – cosa drammatica – attacca le associazioni che si occupano di sicurezza stradale da sempre minacciando di portarle in tribunale perché hanno osato contraddire i suoi dati, sbagliati o quantomeno parziali". Lo scrive Matteo Renzi nella enews.
"Se Salvini davvero denuncerà le associazioni che combattono le morti sulle strade noi siamo pronti a fare una raccolta fondi per le spese legali degli avvocati che difenderanno queste associazioni. Affermo che Matteo Salvini è ridicolo e imbarazzante. E sono pronto a un confronto pubblico con lui sulle questioni della sicurezza stradale. Sulla puntualità dei treni, no, mi sentirei in imbarazzo per lui: non sono un maramaldo".
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - "Siamo alla canna del Gas. Sta aumentando il prezzo in modo preoccupante. E meno male che dieci anni fa prendendoci gli insulti di mezza Puglia abbiamo mandato avanti il progetto Tap salvando l’Italia da una crisi senza precedenti. Il Governo parla di tutto tranne che delle bollette, domandatevi perché… Anno nuovo, bollette nuove, stipendi vecchi". Lo scrive Matteo Renzi nella enews.
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - "Bloomberg ha scritto che Giorgia Meloni ed Elon Musk stanno chiudendo un accordo per dare al miliardario americano 1.5 miliardi di dollari per un progetto di sicurezza e comunicazioni in Italia. Non entro nel merito. Voglio solo che sia chiaro che in Italia vige ancora la democrazia parlamentare". Lo scrive Matteo Renzi nella enews.
"Se il Governo vuol fare un’operazione del genere (Palazzo Chigi ha smentito di aver firmato, non ha smentito la trattativa) devono venire in Aula il Ministro della Difesa e il Ministro dello Sviluppo economico a spiegarci perché Musk sì ed altri no. E da dove prendono i soldi. Le sorelle Meloni sono abituate a decidere quello che vogliono nei vertici in famiglia premiando i vari amichetti. Ma l’amichettismo non può essere la regola in questo Paese. Se vogliono dare i soldi a Musk, che io considero un genio assoluto e che sono andato volutamente a incontrare da privato cittadino otto anni fa nel quartier generale di Tesla ma che non può disporre dei governi a suo piacimento, Giorgia ci metta la faccia e venga a dire perché in Aula. Sbaglio?".