Le mani dietro la schiena, il capo chino e una sciarpa a coprirgli gli occhi. Questo lo stato di Gabriel Christian Natale Hjorth, il 18enne arrestato con l’accusa di aver ucciso il brigadiere Mario Cerciello Rega, durante l’interrogatorio del 26 luglio scorso, poco dopo essere stato fermato dai carabinieri. Il Corriere della Sera ha pubblicato il video esclusivo di quei momenti, già immortalati in una foto dell’indagato con la benda sugli occhi. Nel video si sentono anche le voci dei carabinieri che lo stanno interrogando, tra questi una donna. Hjorth risponde in italiano. “Come ti chiami?”, chiedono i militari. “Che cambia?”, risponde lui. Poi le domande vanno avanti e vertono su una “felpa rossa”. “Dov’è?”, chiedono i carabinieri. Lui stenta come se non avesse capito la domanda. Il video si chiude dopo poco più di trenta secondi. Sulla vicenda rischiano il processo due carabinieri, quello che ha scattato la foto diffusa alcuni mesi fa e quello che, invece, ha materialmente bendato l’arrestato.
Poco dopo la pubblicazione, gli avvocati del 18enne, Francesco Petrelli e Fabio Alonzi, hanno commentato le immagini: “Il video documenta in maniera evidente non solo il trattamento umiliante e contrario alla dignità della persona al quale è stato sottoposto Gabriel Natale Hjorth ma anche l’insostenibilità delle giustificazioni fornite da più parti al momento della pubblicazione della foto del bendaggio. É inimmaginabile che in un Paese civile si possa assistere ad un simile trattamento di una persona privata della libertà personale”.