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Usa, la finanziaria proposta da Trump toglie soldi ad ambiente, poveri e studenti. Più fondi a Difesa e costruzione del muro col Messico

La manovra, che dovrà essere approvata dal Congresso, si basa su una crescita del 3% nell’arco di 15 anni, contro le previsioni che indicano un livello inferiore al 2%: -26% all’Agenzia a tutela dell’ambiente, riduzioni anche dell’assistenza ai giovani che chiedono prestiti per studiare, dei fondi per l’edilizia popolare, dei buoni pasto per le classi più disagiate e delle prestazioni del Medicaid per gli anziani

Meno soldi al welfare, all’ambiente, ai giovani che chiedono prestiti per l’università, e per i buoni pasto per le classi più disagiate e più fondi, invece, per la Difesa, la sicurezza e alla Nasa. Due miliardi, inoltre, per continuare a costruire il muro di separazione con il Messico. Lo si legge nella proposta di Bilancio da 4.800 miliardi di dollari presentata dall’amministrazione Trump e che dovrà ottenere l’ok del Congresso americano. Il testo approvato dalla Casa Bianca indica le priorità della presidenza per il 2021 e lancia anche un messaggio in vista della sfida elettorale di novembre.

La manovra si basa su una crescita del 3% nell’arco di 15 anni, contro le previsioni che indicano un livello inferiore al 2%: secondo i numeri forniti dall’amministrazione, contestati dai critici, nel primo quadrimestre del 2020 la crescita sarà del 3,1% e del 3% nel 2021, con lo stesso ritmo che sarà mantenuto poi per tutto il decennio. Nel 2020 il deficit scenderebbe a 966 miliardi di dollari.

Tra i settori che subirebbero i tagli più pesanti c’è quello dell’ambiente: l’Agenzia a tutela dell’ambiente (Epa), nei piani degli uomini di Trump, dovrebbe infatti subire una diminuzione dei fondi a propria disposizione del 26%. Riduzioni anche dell’assistenza ai giovani che chiedono prestiti per l’università, dei fondi per l’edilizia popolare, dei buoni pasto per le classi più disagiate e delle prestazioni del Medicaid, il programma per l’assistenza dei più anziani. Il tutto in un Paese dove circa il 12% della popolazione, 36 milioni di individui secondo gli ultimi dati sul 2018, vivono usufruendo dei cosiddetti food stamps, i buoni pasto del Supplemental Nutrition Assistance Program.

Sforbiciate anche ai centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (-9%), ma con l’emergenza coronavirus saranno preservati i 4,3 miliardi per la lotta alle malattie infettive. I tagli per le spese non militari sarebbero così del 5%, riducendole a 590 miliardi di dollari, sotto il livello concordato dal presidente e dal Congresso la scorsa estate.

A godere della nuova finanziaria, nel caso venisse approvata, sono invece il settore della Difesa e della sicurezza. Le spese militari aumenterebbero così dello 0,3%, portandole a 740 miliardi nell’anno fiscale 2021, che comincia in ottobre. Per il muro col Messico sono previsti 2 miliardi di dollari, mentre la Nasa, con l’obiettivo di tornare sulla Luna entro il 2024, vedrà crescere gli stanziamenti in suo favore del 12%. Si assisterebbe anche a un’estensione del taglio delle tasse sui redditi che dovrebbe scadere nel 2025.