Francesco Puggelli, primo cittadino Pd di Poggio a Caiano ed ex renziano, spiega che "chi voleva l’opera (governo, Comune di Firenze, Regione e Toscana Aeroporti) non ha mai ascoltato" le richieste delle amministrazioni intorno al capoluogo: "Questa nuova pista non è compatibile con la Piana, ma se ne può fare un’altra, lavorando sinergicamente con l’aeroporto di Pisa"
“Davide ha sconfitto Golia”. Francesco Puggelli è il sindaco Pd di Poggio a Caiano (Prato), piccolo comune di 10mila abitanti a nord-ovest di Firenze, ma nelle ultime ore si è fatto conoscere soprattutto per un altro ruolo: è il capofila dei sei comuni della Piana fiorentina (Prato, Carmignano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano e appunto Poggio a Caiano) che, insieme ai comitati cittadini, giovedì sera hanno sconfitto la ben più potente armata composta da governo, Regione Toscana, Toscana Aeroporti e Comune di Firenze sull’ampliamento dell’aeroporto di Peretola. Dopo la sentenza del Tar del giugno scorso, il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso di queste istituzioni mettendo una pietra tombale sull’opera fortemente voluta da Matteo Renzi, dal suo braccio destro Marco Carrai e da tutto il Partito Democratico.
Eppure, Puggelli è un renziano della prima ora ma sull’aeroporto di Peretola, che avrebbe potuto impattare sull’ambiente e sul geosistema della Piana, non transige: “Sono stato renziano da sempre – dice al fattoquotidiano.it nel day after della sentenza – ho partecipato a tutte le Leopolda fino a quella dell’anno scorso, quando non sono andato perché sono rimasto nel Pd, non condividendo la scelta di Renzi di far nascere a Italia Viva”. E sull’aeroporto? “Renzi e il Pd hanno sbagliato perché non hanno considerato che la Piana non è solo Firenze ma anche Prato, Pistoia e i comuni più piccoli, che vanno ascoltati. Il sindaco della città metropolitana (o del capoluogo di provincia, quando Renzi era sindaco), dovrebbe fare il padre di tutti e se invece pensa solo a Firenze commette un grosso errore”.
“Abbiamo sconfitto la prepotenza politica” – Puggelli, 35 anni e di professione medico all’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze, è stato eletto due anni fa, con il 59,26% dei voti, con un’ampia coalizione di centrosinistra guidata dal Partito Democratico che, a livello regionale, ha sempre sostenuto il progetto dell’ampliamento di Peretola. Non solo: tutti i sindaci della Piana che hanno fatto ricorso, tranne Lorenzo Falchi di Leu, sono del Pd e hanno dovuto sfidare il proprio partito sul progetto di Peretola.
Teoricamente una guerra impari, e invece no: “Davide ha sconfitto Golia – esulta Puggelli – Anzi, l’ha messo proprio a cappotto. Sei sindaci della Piana dei comuni più piccoli hanno messo a terra un nemico molto più potente. In realtà c’è poco da gioire perché siamo stati costretti a rivolgerci ai giudici amministrativi, visto che chi voleva l’opera non ci ha mai ascoltato”. Regione e Comune di Firenze hanno annunciato che ripresenteranno il decreto Via (Valutazione di impatto ambientale) seguendo le indicazioni dei giudici: “A tutti gli effetti adesso Golia è a terra e può sempre rialzarsi, legittimamente. Ma noi faremo sempre i guardiani. E poi questa deve essere una lezione per loro. Con la prepotenza politica non si va da nessuna parte”.
Ma non solo, perché i giudici del Consiglio di Stato nella sentenza di 95 pagine hanno anche messo in discussione il Vas (Valutazione ambientale strategica), ovvero l’iter del progetto arrivato al ministero dell’Ambiente e dei Beni Culturali: “Così viene rimesso in discussione tutto il progetto della nuova pista di Peretola – continua Puggelli – Noi abbiamo sempre detto che questa nuova pista non è compatibile con la Piana, ma se ne può fare un’altra, lavorando sinergicamente con l’aeroporto di Pisa”.
I sindaci dem contro l’aeroporto di Firenze – Venerdì mattina, poco prima di pranzo, i sei sindaci dei comuni che un anno fa avevano fatto ricorso al Tar della Toscana hanno incontrato la stampa nella sede della Provincia di Prato. Durante la conferenza stampa hanno definito il progetto “decaduto” e rilanciato quello di un Parco Agricolo della Piana che porterebbe a investimenti più mirati e più sostenibili per risolvere i problemi della mobilità nell’area metropolitana di Firenze: “Così possiamo dare soluzioni quotidiane come attraversare da una parte all’altra l’area metropolitana e far sì che il Parco Agricolo porti più verde in un’area già molto inquinata. Noi non siamo quelli del ‘no’ a prescindere, ma del ‘sì’ in maniera sostenibile” conclude Puggelli.