Il boss Giuseppe Graviano, durante il processo ‘Ndrangheta stragista in corso davanti alla corte d’Assise di Reggio Calabria, dove è accusato dell’omicidio di due carabinieri, torna a parlare di Silvio Berlusconi. Sollecitato dal pm, racconta di un messaggio che doveva far arrivare all’ex premier per ricordargli di alcuni debiti contratti con il nonno. “Adinolfi (il compagno di ora d’aria ndr.) doveva ricordargli che io sono ancora vivo”, dice in aula, negando però che ci fossero altri interessi oltre a quelli economici. Nelle oltre due ore di deposizione, poi, il boss di Brancaccio cita per la prima volta anche Marcello Dell’Utri anche lui “tradito” da Berlusconi e “danneggiato” dalle leggi emanate dall’ex premier. L’audio della deposizione da Radio Radicale.