La detrazione sarà estesa anche ai lavori eseguiti "sui balconi o su ornamenti e fregi", ma non a quelli sui cortili interni. Possono beneficiare della detrazione anche le spese per perizie, sopralluoghi, progettazione dei lavori o installazione dei ponteggi
Parte il bonus facciate, la super detrazione fiscale per la ristrutturazione delle parti esterne degli edifici. Il ministro dell’economia, Roberto Gualtieri, ha detto che il provvedimento “avrà un grande impatto sul Paese” e garantirà “città più belle, efficienza energetica, più lavoro nell’edilizia”, affermando che “il rilancio dell’economia passa anche da misure come questa”. Venerdì l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la circolare con i chiarimenti sugli adempimenti da seguire, permettendo un ampio utilizzo della misura introdotta con l’ultima legge di bilancio.
La detrazione sarà pari al 90% e sarà divisa in dieci rate annuali di parti importo. Il bonus è esteso anche ai lavori eseguiti “sui balconi o su ornamenti e fregi“, ma non a quelli sui cortili interni. I soggetti che possono beneficiarne sono i proprietari dell’immobile, i titolari di un diritto reale di godimento (nudi proprietari, usufruttuari, titolari del diritto di uso, abitazione e superficie) e gli affittuari. In quest’ultimo caso può accedere al bonus anche chi detiene l’immobile con un contratto di locazione finanziaria o con un comodato regolarmente registrato. Servirà però il consenso scritto da parte del proprietario.
L’agevolazione riguarda gli interventi sulle parti esterne degli edifici, fra cui i lavori per il rinnovo e il consolidamento della facciata esterna. Ma sono inclusi anche interventi minori, come tinteggiatura, pulitura, riparazione di grondaie e cornicioni. Beneficiano della detrazione anche le spese per perizie, sopralluoghi, progettazione dei lavori o installazione dei ponteggi. Infine rientrano nel bonus facciate anche gli interventi di efficientamento energetico, quando superano il 10% della superficie “disperdente lorda”.