Cronaca

Coronavirus, comunità cinese in piazza: “Cambiata la vita quotidiana, sui mezzi le persone si spostano. Calo dell’80% nei locali”

Circa cento persone, tra italiani solidali e genovesi di origine cinese, sono scese in piazza nel pomeriggio di ieri per “contrastare il virus del razzismo“. “Questa è la prima volta che la nostra comunità scende in piazza” spiega Giorgio Wong, figlio del proprietario dei primi ristoranti cinesi della città e storico rappresentante della comunità italo-cinese. “E speriamo che sia l’ultima per questi motivi. Il problema è che la gente ha paura di entrare nei nostri ristoranti, nei bazar, dai parrucchieri, questo ha portato a un crollo totale della nostra economia. La ristorazione ha un calo fino all’80% e a cascata le ricadute sono anche sui nostri fornitori che per l’80% sono italiani. Il messaggio è: venite tranquillamente nei nostri locali perché non ci sono problemi di contagio”. Nei ristoranti e nei negozi gestiti da persone di nazionalità cinese, intanto, si moltiplicano i cartelli che precisano come nessuno del personale “sia stato in Cina negli ultimi mesi” e che anche i prodotti venduti non comportano alcun rischio per la trasmissione del Coronavirus