“Ho in mente un centrodestra nuovo e fresco. Prenda Benevento: non ci sarà mai la Lega a sostenere Clemente Mastella, sia chiaro. Dobbiamo coinvolgere persone nuove, con tutto il rispetto per chi è lì da 40 anni”. Dopo il segnale di ieri sera, Matteo Salvini torna a inviare messaggi agli alleati. E in previsione delle regionali di primavera spiega che la Lega non intende appoggiare i candidati di bandiera del centrodestra ma punta ad aprire la coalizione. Lo fa rilasciando una lunga intervista al Mattino, quotidiano di Napoli, capoluogo di una delle Regioni più importanti chiamata al voto da pochi mesi: In Campania “nessun problema personale contro” Stefano Caldoro “come per Fitto in Puglia”. Ma “ci sono persone fuori dai partiti che si mettono a disposizione e abbiamo il dovere di valutare tutti i nomi, senza dare giudizi su nessuno. L’importante è mandare a casa De Luca, poi chi sarà il candidato del centrodestra si vede”, dice il leader del Carroccio. “Caldoro è una persona assolutamente degna – aggiunge – e se ci mettiamo qualche giorno in più per decidere è solo un bene per la Campania. Me lo chiedono parecchi sindaci e non vedo l’ora di sporcarmi le mani in una regione che è ultima per la sanità in Italia e ci sono ancora 5 milioni di tonnellate di ecoballe accatastate. Ci sta da lavorare lì”.
A chi gli fa notare che l’uscente De Luca è già in campagna elettorale, Salvini replica che “l’Italia ci chiede un passo in avanti, anche al di là dei partiti ci serve ancora qualche giorno. Anche in Calabria mi dissero che rischiavamo di dare un vantaggio alla sinistra, è finita che abbiamo stravinto. Preferisco attendere altri 15 giorni per fare le scelte migliori. Anche perché possiamo vincere tranquillamente in Campania”. Quanto all’appuntamento di martedì a Napoli, “spero non ci siano, come al solito, centri sociali, antagonisti vari e de Magistris a rompere le scatole. Stavolta faccio io un appello al sindaco che in genere mette benzina sul fuoco: in democrazia tutti devono esporre le proprie idee senza l’ausilio di cordoni di polizia e carabinieri. Anche perché – conclude – gli agenti hanno ben altro di cui occuparsi”.
Già ieri, durante una visita a un gazebo in piazza San Babila, a Milano, il leader del Carroccio ha parlato delle prossime regionali: “Usciamo dai recinti dei partiti, andiamo oltre. Secondo me il centrodestra non ha il diritto, ha il dovere di allargare”, ha detto mandando un messaggio agli alleati. Il senso è che “se ci sono persone anche al di là dei partiti, perché dire di no e chiudere la porta spartendosi i territori a livello di partito? Secondo me è un tentativo che va fatto. Poi visto che non si vota domani ma probabilmente a fine maggio, non vedo perché dire no, tu no”. Quando si vedranno i tre leader del centrodestra? “Presto, io sono sempre a disposizione”, ha risposto il leader leghista, confermando di non aver visto Giorgia Meloni, che ieri sera era a Milano per una cena di Fratelli d’Italia.