Ha aperto una scatoletta di bocconcini per gatti e l’ha mangiata davanti a una manciata di investitori pubblicitari scettici. La sua forza di persuasione è leggendaria. Giulio Malgara, visionario e pragmatico, profeta del marketing di largo consumo, sta alla pubblicità come il Duomo sta a Milano. I suoi testimonial sono entrati nell’immaginario collettivo.
Gli slogan pure. Da rima baciata avevano l’orecchiabilità di un ritornello da festival di Sanremo come Fidogatto, ogni gatto ne va matto. Allora era vietata la pubblicità per cibo per cani e gatti nell’Italia bacchettona perché considerata offensiva nei confronti di chi moriva di fame. Allora lui che fa ? Fa cambiare la legge e idea ad Amintore Fanfani convinto che a cani e gatti si dessero gli avanzi della cena. Lontano anni luce, oggi agli animali domestici si propone un menù quasi stellato.
Altro copyright che ha fatto scuola: Altissima, purissima, Levissima. Erano gli anni d’oro della pubblicità quando si arrivava al consumatore con messaggi rapidi e chiari. Malaga, un precursore dei tempi, voleva contenuti evocativi del prodotto e Gavino Sanna si inventò per Olio Cuore un Nino Castelnuovo mentre saltava la famosa staccionata. Durante le riprese perse pure il parrucchino. Ancora si ride. Il messaggio era mangi sano, sei leggero e forte. E Nino entrò nel cuore degli italiani.
Fra i rifiuti eccellenti a zompare la famosa staccionata: Gianni Morandi, Adriano Celentano e Monica Vitti. Invece Mariangela Melato gli disse di sì, ma si cambiò format, niente staccionata.
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Con Gavino convinsero la Deneuve per altro iconico spot Acqua Fiuggi: Oui, je suis Catherine Denevue. La divina volle oltre a un profumatissimo compenso anche aereo privato, limousine, quattro camere d’albergo per parrucchiere e massaggiatore personale. Presidente degli Utenti Pubblicità Associati dal 1984 al 2007 e fondatore dell’Auditel Malgara, 80 e passa anni, portati con leggerezza, si è confessato in un sfruculiante faccia a faccia con Giovanni Minoli per presentare la sua ultima creatura di marketing, “ Uno spot ci salverà”, scritto a quattro mani con Sergio Luciano, direttore di Economy e Investire, una summa del Malgara pensiero su come e perché la pubblicità ha cambiato ( e cambierà ) la storia economica del bel Paese.
Ecco alcune perline da amarcord pubblicitario.
“Differenza fra cani e gatti? Il cane mangia di pancia, il gatto mangia con il palato (e studiava l’appetito “felino” nel suo gattile di 300 pet). Il cane è come il marito. Il gatto è l’amante. Al marito dai da mangiare quello che trovi nel frigorifero. All’amante prepari una bella cenetta”
“Il nuovo è come lo guardi. Non cosa guardi. Oggi non ci sono nuovi prodotti sul mercato, ma solo extension di quelli già esistenti”.
“La new economy ha distrutto la pubblicità. Ma rinascerà in altre forme”. Meno male.
“La Comunicazione è la prima industria del mondo. Una fetta di questa enorme torta (vedi Amazon, Google, Fb, pagano tasse irrisorie rispetto ai loro stratosferici guadagni”.
“L’industria pubblicitaria oggi? Misuro una distanza siderale tra la pubblicità emozionante e incisiva di 30 anni fa e quella algida e irrilevante di oggi”.
“Al posto dei testimonial abbiamo gli influencer che inondano i social di storielle e finte recensioni indipendenti ( in realtà pagate) che non spostano quote di mercato”.
“In questa epoca di bluff la vittima è il consumatore che oggi crede di scegliere meglio e di più. In realtà sceglie meno perché capisce meno e si emoziona niente”.
“Negli anni ’80, la golden age della pubblicità, gli investitori erano 200, adesso sono 2000 ma investono meno di quegli happy few. Incapaci di sfruttare la grande rivoluzione alimentare in atto”.
“Berlusconi è più bravo di me perché è un bravo bugiardo. E diceva di sè: Io sono un prodotto e mi vendo come tale”. Per Berlusconi in due ore gli trovò 100 miliardi ( di lire) per la sua prima campagna elettorale. Apperò. E non esistono neanche più i creativi di una volta, quelli che valevano come registi da Oscar, Il più bravo di tutti, Gavino Sanna, inconfondibile cassetto nero all’indietro, prende la parola: “La comunicazione se non la sai usare è più pericolosa della bomba atomica. E sta creando una generazione di zombie ingovernabili. Oggi il 35% della pubblicità mondiale finisce nel web, ossia nella terra di nessuno”. Un’ultima amara constatazione: “Oggi tutto è scivolato verso il basso”. Ma uno spot ci salverà.
Trash-Chic
Il cane è come il marito. Il gatto è l’amante. Al marito dai da mangiare quello che trovi nel frigorifero. All’amante prepari una bella cenetta… Parola di Giulio Malgara, il tycoon del marketing…
Achtung al Web che sta creando una generazione di zombie! “La Comunicazione è la prima industria del mondo. Una fetta di questa enorme torta ( vedi Amazon, Google, Fb, pagano tasse irrisorie rispetto ai loro stratosferici guadagni”
Ha aperto una scatoletta di bocconcini per gatti e l’ha mangiata davanti a una manciata di investitori pubblicitari scettici. La sua forza di persuasione è leggendaria. Giulio Malgara, visionario e pragmatico, profeta del marketing di largo consumo, sta alla pubblicità come il Duomo sta a Milano. I suoi testimonial sono entrati nell’immaginario collettivo.
Gli slogan pure. Da rima baciata avevano l’orecchiabilità di un ritornello da festival di Sanremo come Fidogatto, ogni gatto ne va matto. Allora era vietata la pubblicità per cibo per cani e gatti nell’Italia bacchettona perché considerata offensiva nei confronti di chi moriva di fame. Allora lui che fa ? Fa cambiare la legge e idea ad Amintore Fanfani convinto che a cani e gatti si dessero gli avanzi della cena. Lontano anni luce, oggi agli animali domestici si propone un menù quasi stellato.
Altro copyright che ha fatto scuola: Altissima, purissima, Levissima. Erano gli anni d’oro della pubblicità quando si arrivava al consumatore con messaggi rapidi e chiari. Malaga, un precursore dei tempi, voleva contenuti evocativi del prodotto e Gavino Sanna si inventò per Olio Cuore un Nino Castelnuovo mentre saltava la famosa staccionata. Durante le riprese perse pure il parrucchino. Ancora si ride. Il messaggio era mangi sano, sei leggero e forte. E Nino entrò nel cuore degli italiani.
Fra i rifiuti eccellenti a zompare la famosa staccionata: Gianni Morandi, Adriano Celentano e Monica Vitti. Invece Mariangela Melato gli disse di sì, ma si cambiò format, niente staccionata.
Con Gavino convinsero la Deneuve per altro iconico spot Acqua Fiuggi: Oui, je suis Catherine Denevue. La divina volle oltre a un profumatissimo compenso anche aereo privato, limousine, quattro camere d’albergo per parrucchiere e massaggiatore personale. Presidente degli Utenti Pubblicità Associati dal 1984 al 2007 e fondatore dell’Auditel Malgara, 80 e passa anni, portati con leggerezza, si è confessato in un sfruculiante faccia a faccia con Giovanni Minoli per presentare la sua ultima creatura di marketing, “ Uno spot ci salverà”, scritto a quattro mani con Sergio Luciano, direttore di Economy e Investire, una summa del Malgara pensiero su come e perché la pubblicità ha cambiato ( e cambierà ) la storia economica del bel Paese.
Ecco alcune perline da amarcord pubblicitario.
“Differenza fra cani e gatti? Il cane mangia di pancia, il gatto mangia con il palato (e studiava l’appetito “felino” nel suo gattile di 300 pet). Il cane è come il marito. Il gatto è l’amante. Al marito dai da mangiare quello che trovi nel frigorifero. All’amante prepari una bella cenetta”
“Il nuovo è come lo guardi. Non cosa guardi. Oggi non ci sono nuovi prodotti sul mercato, ma solo extension di quelli già esistenti”.
“La new economy ha distrutto la pubblicità. Ma rinascerà in altre forme”. Meno male.
“La Comunicazione è la prima industria del mondo. Una fetta di questa enorme torta (vedi Amazon, Google, Fb, pagano tasse irrisorie rispetto ai loro stratosferici guadagni”.
“L’industria pubblicitaria oggi? Misuro una distanza siderale tra la pubblicità emozionante e incisiva di 30 anni fa e quella algida e irrilevante di oggi”.
“Al posto dei testimonial abbiamo gli influencer che inondano i social di storielle e finte recensioni indipendenti ( in realtà pagate) che non spostano quote di mercato”.
“In questa epoca di bluff la vittima è il consumatore che oggi crede di scegliere meglio e di più. In realtà sceglie meno perché capisce meno e si emoziona niente”.
“Negli anni ’80, la golden age della pubblicità, gli investitori erano 200, adesso sono 2000 ma investono meno di quegli happy few. Incapaci di sfruttare la grande rivoluzione alimentare in atto”.
“Berlusconi è più bravo di me perché è un bravo bugiardo. E diceva di sè: Io sono un prodotto e mi vendo come tale”. Per Berlusconi in due ore gli trovò 100 miliardi ( di lire) per la sua prima campagna elettorale. Apperò. E non esistono neanche più i creativi di una volta, quelli che valevano come registi da Oscar, Il più bravo di tutti, Gavino Sanna, inconfondibile cassetto nero all’indietro, prende la parola: “La comunicazione se non la sai usare è più pericolosa della bomba atomica. E sta creando una generazione di zombie ingovernabili. Oggi il 35% della pubblicità mondiale finisce nel web, ossia nella terra di nessuno”. Un’ultima amara constatazione: “Oggi tutto è scivolato verso il basso”. Ma uno spot ci salverà.
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Per chi a San Valentino non si aspetta rose rosse. Due cuori e uno zerbino
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Io “cacciata speciale“ dalla sfilata N.21 di Alessandro Dell’Acqua. Ci sono uffici stampa che sono come la doppia lamina di un rasoio. Viva lo slow fashion di Gilberto Calzolari e il No Waste Couture di Francesca Marchisio
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Attacco Usa su larga scala contro lo Yemen controllato dagli Houthi. “È anche un avvertimento all’Iran”
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Manifestazione per l’Europa, “Siamo 50mila”. In piazza bandiere Ue, arcobaleno e “Bella ciao”. Dalla difesa comune al riarmo: le parole
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.