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Achille Lauro conteso dalle major, alla fine la spunta Warner Music Italy, ma la Sony non ci sta: “È un nostro artista in esclusiva” e si crea un caso, ecco perché

Al Festival di Sanremo con “Me ne frego” ha portato sul palco mille volti dalla regina Elisabetta I a San Francesco. Da allora tutti pazzi per Achille Lauro. Il cantautore ha annunciato di essere stato nominato Chief Creative Director di Elektra Records / Warner Music Italy, ma la major Sony specifica: “È un nostro artista in esclusiva”. Poi l'affondo del manager: “Achille Lauro non ha alcun contratto diretto con Sony Music, bensì era concesso in licenza”

di Andrea Conti

Tutti pazzi per Achille Lauro, letteralmente parlando. Il cantautore che ha ottenuto un ottimo successo personale per le sue performance artistiche sul palco del Festival di Sanremo con “Me ne frego”, interpretando personaggi dalla regina Elisabetta I a San Francesco, ha annunciato delle novità sul suo futuro professionale. L’artista e Warner Music hanno stretto un accordo per i progetti futuri sotto la label di Elektra Records / Warner Music Italy con la nomina di “Chief Creative”. Un dettaglio non da poco nel panorama dell’industria discografica perché si crea una vera e propria factory al servizio di Lauro, su più fattori che comprendono anche: Friends and Partners per le attività legate ai live, il manager Angelo Calculli e il co-direttore creativo Nicolò Cerioni come partner nella sua agenzia di management MK3.“Da questo momento le mie attività discografiche confluiranno nella Elektra Records e penso che questo sia uno dei più grandi successi per un artista della scena musicale italiana negli ultimi anni”, ha commentato Achille Lauro.

Fin qui tutto regolare, fino a quando non è arrivata la casa discografica Sony Music Italia a mettere subito le mani avanti con un secco comunicato: “Si precisa che l’artista Achille Lauro ha in essere un contratto di esclusiva con Sony Music per ogni sua pubblicazione discografica”. Passa qualche ora e il manager di Achille Lauro, Angelo Calculli, risponde punto per punto. Anzitutto l’artista non avrebbe “alcun contratto diretto con Sony Music bensì era concesso in licenza dalla De Marinis s.r.l. Non essendo un artista in cast, era tenuto solo a licenziare dischi. È azzardato comunicare la titolarità della persona”.

Poi Calculli specifica che, in realtà, le trattative non sono state fatte in maniera carbonare e tutte le parti in causa erano a conoscenza di esse: “La società, attraverso l’avvocato Andrea Pietrolucci e me, ha comunicato già da mesi a Sony Music che l’artista sarebbe andato in licenza ad altra discografica, prova ne è l’ampia corrispondenza intercorsa”. Per aggiungere “tale informazione fosse già di dominio pubblico al punto che l’artista ha affrontato Sanremo palesemente senza il supporto di Sony Music e che, essendo nota la fine del rapporto con la stessa, ha ricevuto durante il periodo sanremese proposte da tutte le major di settore”. C’è da specificare, in realtà, che le attività radio e tv sono state curate comunque da Sony Music.

Infine il manager rivolge un invito all’ormai ex etichetta: “Ove Sony Music ritenga di essere lesa nei suoi diritti potrà nel caso percorrere altre strade piuttosto che quelle giornalistiche, ma ciò non toglie che ufficialmente da oggi Achille Lauro è un artista Elektra Records / Warner Music Italy”. Adesso c’è da capire se il piano della querelle si sposterà per le vie legali. Di certo ancora una volta Achille Lauro fa discutere e non solo sul palco.

Achille Lauro conteso dalle major, alla fine la spunta Warner Music Italy, ma la Sony non ci sta: “È un nostro artista in esclusiva” e si crea un caso, ecco perché
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