Politica

Carnevale Viareggio, protesta dei carristi per la visita di Salvini agli hangar: “Portoni chiusi”

Molti maestri della cartapesta manifestano malumore per l'arrivo, previsto per sabato, del leader della Lega. Umberto Cinquini: "Il capannone è casa mia, pago una concessione e sono libero di decidere chi far entrare". Priscilla Borri: "Non ritengo opportuno stringere la mano a un personaggio che ha fatto dell’intolleranza una bandiera politica"

I carristi di Viareggio protestano contro la visita agli hangar di Matteo Salvini. La visita del leader della Lega alla Cittadella del Carnevale è annunciata per il primo pomeriggio di sabato 22 febbraio, ma c’è già chi, come Umberto Cinquini, ha lanciato l’hashtag #portonichiusi. Sono infatti molti i maestri della cartapesta a manifestare malumore per l’arrivo di Salvini e a spiegare che non faranno vedere il loro carro preparato per la sfilata a Salvini: “Il capannone è casa mia, pago una concessione e sono libero di decidere chi far entrare”, aggiunge lo stesso Cinquini.

La prevista visita del leader della Lega aveva già portato nei scorsi all’annuncio di un presidio delle Sardine in piazza Maria Luisa dalle 16 alle 18.30, mentre l’associazione Viareggio Meticcia, impegnata sui temi del’antirazzismo, aveva chiesto che all’ex ministro non fosse fatto visitare l’hangar dove viene ricoverato il carro del Carnevale che lo rappresenta. A realizzare ‘L’Amaro italiano‘ è stato Edoardo Ceragioli: sul carro il leader leghista offre l’amaro a una grande Italia, in abito tricolore, che in basso s’allarga come un mare rosso pieno di barchette di migranti e naufraghi. “Parlo del naufragio della coscienza con l’amarezza di chi fa politica sulla pelle delle persone”, dichiara Ceragioli. Come ha spiegato a Nazione e Corriere Fiorentino, sabato non sarà a Viareggio per un impegno familiare: “Quello che volevo dire a Salvini l’ho già fatto con la cartapesta”, aggiunge.

Annuncia che aprirà il suo hangar, su richiesta della Fondazione Carnevale, Priscilla Borri che con Antonino Croce ha rimesso insieme Salvini e Di Maio sul carro ‘Quei gran geni di…‘, ma spiega che non sarà assente proprio “in coerenza col mio modo di vedere le cose”. “Non ritengo opportuno stringere la mano a un personaggio che ha fatto dell’intolleranza una bandiera politica che io non condivido”, aggiunge Borri.

Prova a stemperare le polemiche la presidente della Fondazione, Marialina Marcucci: “La Cittadella è un luogo pubblico, aperto a tutti. Abbiamo accolto politici di ogni colore. Però ogni carrista è concessionario del proprio hangar, e se vuole può tenerlo chiuso. Ma abbiamo tante cose da far vedere a Salvini”, gli “apriremo gli spazi comuni come ad esempio il Museo del Carnevale“. “Ci tengo a precisare che proprio per il significato del mio carro, ‘Abbracciami è Carnevale‘, non avrei avuto nessun problema ad incontrarlo“, scrive su facebook il costruttore di carri del carnevale viareggino Fabrizio Galli.