È stato convalidato l’arresto per il cittadino ecuadoriano che ieri all’alba ha aggredito un tassista romano nel tentativo di rubargli l’auto in zona Montespaccato a Roma. Il 25enne resta dunque ai domiciliari e per lui, fermato per le accuse di rapina, lesioni, resistenza e interruzione di pubblico servizio, è stato disposto il processo. L’aggressione è avvenuta in via Rivarossa, nella periferia di Roma. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, intorno alle 6.30 il tassista ha fatto salire in auto quattro clienti in via Casilina, portandoli in via Gattinara. Al momento di pagare il conto uno dei passeggeri ha iniziato a dare in escandescenza e ad aggredire il tassista provando a mettersi alla guida del mezzo e danneggiando anche la carrozzeria.
“Sono stati 40 minuti di terrore, ho avuto davvero paura’, si è confidato poi con un collega il tassista che ha 47 anni ed è padre di un bambino di 10. Alcuni condomini di un palazzo della zona hanno ripreso la scena con il telefonino e hanno avvertito le forze dell’ordine. Il tassista, ha poi raccontato agli investigatori che era allo stadio per vedere la Lazio poi era tornato a casa e aveva cominciato il suo turno all’alba. Verso le 5 ha fatto salire sul taxi quattro persone, tre ecuadoriani e un’italiana, per un tragitto dalla Casilina verso Montespaccato. Arrivati a destinazione l’italiana è scesa con la scusa di prendere i soldi per pagare la corsa. Gli altre tre clienti hanno immobilizzato il tassista e lo hanno picchiato, provocandogli diverse contusioni al viso. Infine hanno tentato anche di rubargli l’auto ma non ci sono riusciti perché si tratta di un modello ibrido, una Toyota Yaris. I tre, non sapendo come manovrare l’auto, l’hanno fatta finire contro un muro.