Tecnologia

Facebook, presto potrebbero arrivare le schede per organizzare i contenuti del News Feed

Una sviluppatrice ha trovato del codice nascosto nell'app Facebook per Android che dimostrerebbe come l'azienda stia considerando la possibilità di introdurre le schede per consentire agli utenti di organizzare al meglio il proprio News Feed.

Molti utenti Facebook non hanno mai del tutto accettato di buon grado il passaggio dell’organizzazione del proprio News Feed da un semplice ordine cronologico alla gestione tramite un complesso algoritmo che ci fa vedere con maggior frequenza i post dei contatti che leggiamo più spesso, nascondendoci gli altri. Grazie alla sviluppatrice Jane Manchun Wong la speranza di avere un News Feed maggiormente personalizzabile e soprattutto più ordinato, è tornata ad accendersi. A quanto pare infatti nella versione Android dell’app Facebook ci sarebbe del codice nascosto che, se attivato, introdurrebbe alcune schede tematiche.

Gli algoritmi introdotti da qualche anno in effetti hanno diversi limiti. Anzitutto non ci consentono di visualizzare un news feed consistente nel tempo, con i nuovi post in cima e scrollando man mano quelli più datati. Il rischio di favorire solo quello su cui ci soffermiamo maggiormente inoltre introduce il famoso effetto bolla, in cui si rischia di restare isolati dal mondo reale, continuando a leggere solo contenuti che confermano e rafforzano le nostre convinzioni, eliminando così qualsiasi senso critico.

Tre sarebbero le schede rintracciate dalla Wong, Rilevanti, Recenti e Già viste. Attualmente in realtà ci sarebbero alcune soluzioni per filtrare i contenuti visualizzati, ma sono pressoché impercorribili, o perché sepolte all’interno delle opzioni, come nel caso della voce Più recenti, che comunque si resetta dopo 24 ore, o perché richiedono di visitare un indirizzo preciso, facebook.com/seen, per ritrovare i contenuti già visualizzati. È chiaro invece che le schede consentirebbero a tutti un’organizzazione più semplice e veloce dei contenuti.

Interrogata in merito dai colleghi di TechCrunch, Facebook ha confermato che al momento la funzione è in test internamente e che il popolare social network sta considerando la possibilità di avviare anche una sperimentazione pubblica.