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Il commissario Montalbano, Luca Zingaretti medita di lasciare: “Voglio riflettere”

"Io voglio far sedimentare il dolore, la malinconia. Voglio riflettere e vedere se è il caso di finirla qua oppure se prendere il testimone e concludere in bellezza con l'ultimo romanzo che è nella cassaforte di Sellerio. Ne abbiamo già anche un altro, Il cuoco dell'Alcyone, che è uscito mentre eravamo sul set. Bisogna capire se uno non se la sente più di andare avanti senza determinate figure fondamentali oppure continuare", ha detto l'attore

di Giulio Pasqui

Mentre Il Commissario Montalbano si appresta a tornare su Rai1 con due nuovi episodi, Luca Zingaretti medita se prendersi una pausa dalla serie con il commissario più amato d’Italia come protagonista. “Nel 2008 decisi di abbandonare Montalbano per un problema di strategia. Pensavo che bisognasse uscire tra gli applausi. Dopo due anni decidemmo di rifarlo e gli applausi non sono finiti, ma aumentati. Ora il problema è che c’è un autore che ci scriveva i testi che non c’è più, un regista che ora non c’è più, uno scenografo che non c’è più”, ha detto l’attore durante la conferenza stampa, ricordando le scomparse recenti di Andrea Camilleri, del regista Alberto Sironi e dello scenografo Luciano Ricceri. “La Rai ha scelto di girare tre nuovi episodi che saranno mandati in onda due nel 2020, l’altro nel 2021. Io voglio far sedimentare il dolore, la malinconia. Voglio riflettere e vedere se è il caso di finirla qua oppure se prendere il testimone e concludere in bellezza con l’ultimo romanzo che è nella cassaforte di Sellerio. Ne abbiamo già anche un altro, Il cuoco dell’Alcyone, che è uscito mentre eravamo sul set. Bisogna capire se uno non se la sente più di andare avanti senza determinate figure fondamentali oppure continuare. Io voglio elaborare questo lutto e digerire questo dolore, poi vedremo”.

Se Zingaretti sembra dubbioso, più determinato appare il produttore della serie Carlo Degli Esposti. “Montalbano senza Zingaretti? Non faccio mai programmi. Sono un situazionista. Sono convinto e certo che Montalbano sarà eterno”, ha detto alla vigilia della messa in onda dei due nuovi episodi, in onda su Rai1 il 9 e il 16 marzo alle ore 21.25. “Salvo amato, Livia mia” e “La rete di protezione” sono i titoli dei due film-tv, dove verranno trattati anche casi di omosessualità e di pedofilia. Stavolta Luca Zingaretti si è cimentato anche dietro la macchina da presa. “È stata una bella esperienza almeno quanto dolorosa, non c’è stato giorno in cui non mi chiedessi cosa avrebbe detto Andrea per questa o quella scena o cosa avrebbe fatto Alberto. Quando ho preso in mano la regia ho detto ‘se non mi aiutate, non ce la faccio’”, ha detto riferendosi ancora ai due amici scomparsi.

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