Il gip di Catanzaro ha archiviato la posizione dell’ex deputato di Forza Italia Pino Galati, indagato nell’inchiesta “Quinta Bolgia”. La notizia la danno i legali dell’ex parlamentare di Lamezia Terme nei confronti del quale “la procura distrettuale di Catanzaro – è scritto in una nota – ha chiesto l’archiviazione poi accolta dal gip”.
“È stata quindi dimostrata – spiegano gli avvocati – la totale estraneità di Galati alla vicenda giudiziaria che aveva travolto l’Asp di Catanzaro. Estraneità, certificata dalla stessa Procura procedente, la quale, nel rivalutare con attenzione gli elementi investigativi, ha proceduto, a compulsare l’organo giudicante affinché venisse posto fine all’iter giudiziario nei confronti del politico, conclusosi con il decreto di archiviazione”.
Si tratta di un provvedimento di archiviazione che, secondo i legali dell’ex deputato, “ridà giustizia e dignità a Galati, pur senza lenire la sofferenza e l’amarezza che da quella ordinanza ne erano derivate. Galati, infatti, in ragione di quell’ordinanza, poi annullata dalla Suprema Corte, che aveva accolto pienamente la tesi difensiva degli avvocati Francesco Gambardella e Salvatore Cerra, ritenendo evanescente la contestazione e la totale estraneità a fatti penalmente rilevanti, venne posto agli arresti domiciliari; misura poi sostituita con quella del divieto di dimora in Calabria, dal Tribunale del Riesame di Catanzaro che aveva accolto, pur parzialmente, le istanze difensive”.
L’inchiesta “Quinta Bolgia”, nell’ambito della quale Galati era indagato per concorso esterno, aveva fatto luce su come le cosche di Lamezia Terme avevano il monopolio di molti servizi all’interno dell’ospedale, di fatto occupato militarmente dalla ‘ndrangheta attraverso i gruppi Putrino e Rocca, veri e propri mattatori di appalti.