Botte, tante botte in questo appuntamento con Domeniche Bestiali. Dagli schiaffetti in panchina che costano l’espulsione a un mister alle scene alla Bud Spencer su un campo di Serie D. E poi offerte in stile supermercato: tiri un calcio ne abbatti due, armi anti arbitro sempre più originali, fino al sadismo quasi erotico, probabilmente ispirato a recenti casi editoriali e cinematografici, ai danni degli arbitri.
VIENI FUORI, CRETELLA
Episodio curioso in Grosseto-Monterosi di Serie D. L’allenatore Magrini sostituisce il suo calciatore Cretella, col telecronista che in sottofondo rimarca l’affetto tra i due “Ecco Cretella che va a prendersi l’abbraccio del mister”…però le immagini sono un tantinello diverse e riprendono uno schiaffo. Sì, perché non contento della sostituzione Cretella ha rivolto qualche parola di troppo al mister, che lo ha sentito e gli ha tirato uno schiaffetto. Nulla di violento, non alla Delio Rossi con Lijaic per intenderci e neppure alla Gattuso con Lippi (con Ringhio che però voleva essere realmente affettuoso, senza riuscirci), ma la scena è valsa comunque l’espulsione a Magrini.
BUD SPENCER E TERENCE HILL
Immaginiamo una di quelle scene in cui un attore prende un sacco di botte: non fa in tempo a riprendersi che gliene arrivano di nuove. Ecco, è quello che è accaduto a Bastia Umbra, ancora una volta contro il Grosseto. Protagonista suo malgrado un calciatore della squadra toscana. Da quanto risulta dal verbale dell’arbitro infatti un calciatore del Bastia Umbra, Marconi, gli ha tirato due schiaffi facendolo cadere a terra, poi è arrivato Fode, del Bastia, che “dopo averlo visto rialzare lo ha colpito con un violento pugno al volto, facendolo cadere nuovamente a terra”. Tre giornate a Marconi, quattro a Fode. Sconosciuto il numero di punti per il calciatore del Grosseto.
UN CALCIO, DUE VITTIME
Episodio particolare in Promozione abruzzese. Secondo il rapporto arbitrale infatti un tifoso sarebbe riuscito con un solo calcio a colpire due persone. È accaduto durante Real 3C Hatria–Amiternina Scoppito: “Persona non inserita in distinta colpiva sia l’arbitro, sia l’assistente n. 2, con un calcio all’altezza delle gambe, provocando loro forte dolore”. Probabile che dopo l’emulo di Rayden ci sia un altro amante dei personaggi dei picchiaduro, che in questo caso ha imitato Dhalsim di Street Fighter.
LA TEMIBILE ARMA
Ne abbiamo viste diverse di armi improvvisate nel calcio dilettantistico: bandierine, terra lanciata a manciate, monetine, bottigliette, una scarpa, ma evidentemente il repertorio è destinato a crescere. Manfreda della Terenziana Staranzano, Promozione Friuli, ha usato il nastro adesivo dei calzettoni, beccando tre giornate di squalifica “perché, a gara terminata, protestava proferendo espressioni irriguardose all’indirizzo del secondo assistente all’arbitro lanciando contro la porta degli spogliatoi degli arbitri il nastro adesivo dei propri calzettoni”. Non proprio un’arma potentissima per peso e conformazione…forse il segreto era l’odore.
CINQUANTA SFUMATURE DI PUDDU
Se ti chiami Daniele Puddu già viene meno qualche punto importante rispetto al Christian Grey di “Cinquanta Sfumature”; se giochi nell’Atletico Settimo, in Seconda categoria sarda invece di girare in elicottero ed essere miliardario men che meno. Però tutto è lecito, e se quel genere piace va benissimo a tutti, tranne all’arbitro che Puddu ha tentato di bendare: “Puddu Daniele il quale, immediatamente dopo si scagliava all’indirizzo del direttore di gara e, dopo averlo insultato, si sfilava la fascia di capitano tenendola aperta con le mani e spingendola, con forza, sul viso dell’arbitro in modo da coprirgli gli occhi”. Niente, l’arbitro non ha voluto saperne di vedere la stanza dei giochi di Puddu, che per contro non giocherà fino al 30 giugno.