“Ridurre le uscite ed evitare momenti di aggregazione”. È l’annuncio rivolto alla cittadinanza di Casalpusterlengo dall’assessore alla Protezione Civile Lina Resegotti dopo i casi di coronavirus accertati in Lombardia e in Veneto. “Non uscire dal comune di residenza. In caso di tosse raffreddore febbre e mal di gola, contattare il 112. Sono garantiti i servizi essenziali”, prosegue il messaggio che è stato diffuso per la strada dagli altoparlanti delle auto della polizia locale e della protezione civile. Il messaggio audio cambierà a seconda dell’evolvere della situazione e delle conseguenti disposizioni che saranno adottate.
Cronaca - 22 Febbraio 2020
Coronavirus, l’avviso ai cittadini dell’assessore di Casalpusterlengo: “Evitate momenti di aggregazione e non uscite dal comune”
La Playlist Cronaca
- 18:49 - Fdi: venerdì a Palermo conferenza stampa su attività Antimafia
Roma, 16 lug. (Adnkronos) - Si terrà venerdì 19 luglio alle ore 12.30 nella sala stampa del Palazzo dei Normanni a Palermo la conferenza stampa di Fratelli d’Italia sull’attività svolta dalla Commissione Antimafia in questa legislatura. Saranno presenti il presidente di Fratelli d’Italia al Senato Lucio Malan, il deputato di Fdi Carolina Varchi, capogruppo in commissione Giustizia alla Camera, il senatore di Fdi Raoul Russo e alcuni componenti della Commissione Antimafia del partito di via della Scrofa.
- 18:45 - Sanità, Orfeo (Sin): "Non tutte le Regioni pronte a immunizzare neonati contro Rsv''
Roma, 16 lug. (Adnkronos Salute) - "Ho grande fiducia" per contrastare l'infezione da virus respiratorio sinciziale (Rsv) nella prossima stagione, "perché abbiamo gli strumenti" efficaci. "Ma ho anche una grande preoccupazione, perché ancora non tutte le Regioni si sono attivate per predisporre una campagna che possa contare su uno strumento di immunizzazione universale efficace come la nuova generazione di anticorpi monoclonali", che deve essere fatta entro ottobre. "Tutti i neonati italiani hanno il diritto di avere lo stesso tipo di assistenza, le stesse possibilità di prevenzione, soprattutto per una malattia così grave che impatta in modo determinante sulla salute dei bambini più piccoli e sulle loro famiglie. Non è accettabile che solo alcuni bambini italiani possano usufruire di questa formidabile opportunità della profilassi per l'infezione, purtroppo però abbiamo 20 sanità regionali diverse". Così Luigi Orfeo, presidente della Società italiana di neonatologia (Sin), all'Adnkronos Salute fotografa la situazione nazionale a "macchia di leopardo" sulla prevenzione che potrebbe ridurre drasticamente i "15-20 mila ricoveri di neonati l'anno" causati della bronchiolite.
"Come Sin e con la Società italiana di pediatria e dei medici igienisti (Siti), abbiamo partecipato al 'Calendario per la vita' che - spiega Orfeo - già dall'anno scorso chiedeva di inserire la profilassi per l'Rsv nel Piano di prevenzione nazionale, alla pari delle vaccinazioni, quindi non qualcosa da delegare alle Regioni. Questo ancora non è possibile, ma ci auguriamo che possa diventare realtà. Abbiamo poi inviato una lettera aperta al ministero della Salute e ai presidenti della Regioni, perché i tempi stringono e non è possibile che ci siano differenze di accesso alla profilassi. In questo momento non sappiamo bene come si stiano muovendo le Regioni: non possiamo fare una divisione tra Nord e Sud, perché Puglia e Campania si sono attivate come il Veneto, ma sappiamo che ancora solo poche hanno fatto le delibere. I tempi sono molto stretti: la stagione epidemica inizia ad ottobre e l'anticorpo deve essere acquistato e distribuito nei punti nascita".
Ogni anno, "durante la stagione epidemica - illustra il presidente Sin - il 60% dei nuovi nati si infetta con Rsv. Non tutti manifestano la malattia, ma circa il 4%, quindi 15-20mila, sono ricoverati per questa infezione e una quota, 3-4mila, in terapia intensiva pediatrica e neonatale. Si tratta, ogni anno, di una vera emergenza e noi neonatologi siamo particolarmente coinvolti perché i più a rischio sono i bimbi nei primi mesi di vita. La malattia da virus respiratorio sinciziale si manifesta come bronchiolite, cioè come infezione delle basse vie respiratorie. Riducendosi il calibro delle vie aeree si può arrivare, in una percentuale di casi non irrilevante, a una insufficienza respiratoria, quindi alla necessità di avere una supplementazione di ossigeno, addirittura un'assistenza respiratoria".
Anche se le terapie intensive neonatali sono "ben diffuse, le pediatriche sono carenti per almeno un terzo - aggiunge l'esperto - Accade così che le strutture dedicate ai neonati prematuri suppliscano alla carenza di quelle per i bambini più grandi e questa situazione può creare dei problemi proprio nei più piccoli".
Gli strumenti per ridurre infezioni e ricoveri ci sono. "Da vent'anni - precisa Orfeo - usiamo anticorpi monoclonali nei neonati più a rischio, come i prematuri, ma assistiamo a un paradosso: nelle terapie intensive non ci sono i bambini più a rischio, ma quelli che nascono sani e a termine per i quali, fino a oggi, almeno in Italia, non era possibile evitare questa infezione. Oggi è cambiato tutto. Da alcuni mesi abbiamo strumenti potenti - sottolinea l'esperto - Alla vaccinazione della madre in gravidanza si è aggiunto un nuovo anticorpo da somministrare ai piccoli. Come Sin ci stiamo battendo perché l'anticorpo monoclonale a lunga durata d'azione, già approvato dalle Agenzie del farmaco europea (Ema) e italiana (Aifa), sia somministrato a tutti i neonati nella stagione epidemica da Rsv. E' comodo perché basta una iniezione intramuscolare e dà copertura per mesi: somministrato una volta a tutti i neonati si possono proteggere per la stagione" che per loro è più pericolosa.
"Si potrebbe modificare la storia della malattia - osserva il presidente della Sin - riducendo in modo drastico i ricoveri, come dimostrato non solo dagli studi sperimentali, ma anche dall'esperienza di quanto già fatto in altri Paesi dove l'immunizzazione è disponibile già da un anno. In Italia l'anticorpo è stato utilizzato in Valle D'Aosta con ottimi risultati. In Spagna, Francia e Germania abbiamo già studi osservazionali", quindi sulla popolazione reale. "In Galizia, quindi in Spagna, si vede che la riduzione dei ricoveri è più del 90%. E questo - conclude - è particolarmente importante perché l'Rsv è pericoloso non solo nei più piccoli, ma anche negli anziani: eliminando la circolazione del virus si proteggono anche i più fragili".
- 18:44 - Di Brino (Altems): "Da coperture ottimali benefici in salute e 10 mld di Pil"
Roma, 16 lug. (Adnkronos Salute) - "In questi giorni abbiamo rilasciato una nuova ricerca che ci ha visti impegnati in quest'ultimo anno sullo studio della mancata vaccinazione, su una porzione del calendario vaccinale, per alcune vaccinazioni. Abbiamo potuto stimare che il raggiungimento di coperture vaccinali raccomandate minime, oppure ottimali, permetterebbe al sistema di diminuire i costi sociali per circa 3 miliardi di euro e un recupero di risorse, quindi un guadagno in termini di gettito fiscale, per un valore di poco superiore ai 500 milioni di euro", ma anche "un recupero di valore di produzione persa, quindi di prodotto interno lordo (Pil), di circa 10 miliardi". Lo ha detto Eugenio Di Brino, ricercatore Altems - Co-Founder & Partner Altems Advisory, spin-off Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, all'Adnkronos Salute, intervenendo oggi alla sessione dedicata alla prevenzione vaccinale agli Stati generali dell'assistenza a lungo termine 'Long-Term Care Nine', che ogni anno Italia Longeva organizza al ministero della Salute.
"Il nostro studio - continua Di Brino - si è focalizzato su diverse vaccinazioni, nello specifico per l'Herpes zoster, il Covid-19, lo pneumococco, il meningococco e l'influenza. Parliamo di popolazioni fragili che, in qualche modo, riescono ad avere maggiori benefici dalla vaccinazione rispetto alla popolazione normale. Come sistema, dovremmo far sì che queste vaccinazioni siano garantite e accessibili. Se riusciamo ad aumentare le coperture vaccinali, il beneficio di salute, oltre che per chi si vaccina, è anche per tutte le persone che non si vaccinano e che sono magari vicine a queste persone. I cosiddetti effetti indiretti della vaccinazione - conclude - danno benefici che vanno oltre la salute e sono tangibili per tutto il sistema Paese".
- 18:44 - Vaccini, Siliquini (Siti): "Tutti importanti, anche l'anti-Rsv per anziani e fragili"
Roma, 16 lug. (Adnkronos Salute) - "Una delle problematiche che abbiamo relativamente agli anziani e fragili sono soprattutto le patologie infettive di tipo respiratorio. Abbiamo delle novità vaccinali che sono rappresentate da vaccini contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv), ma è comunque importante sostenere tutte le vaccinazioni, quelle presenti nel vecchio calendario e quelle che saranno presenti, speriamo, nel nuovo. E' importante continuare a comunicare e sensibilizzare sull'importanza della vaccinazione antinfluenzale, anti-Covid, anti-Rsv, anti-pneumococco, cioè tutti quei virus e quei microorganismi che, se contratti da persone anziane e fragili, possono impattare in maniera molto severa sulla salute". Così Roberta Siliquini, presidente Società italiana d'igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti), all'Adnkronos Salute, oggi a Roma nel corso degli Stati generali dell'assistenza a lungo termine 'Long-Term Care Nine: verso una nuova stagione per l'assistenza agli anziani?', che ogni anno Italia Longeva organizza al ministero della Salute.
"Per l'Herpes zoster", ad esempio, "abbiamo già una vaccinazione che funziona molto bene - continua Siliquini - Anche in questo caso, è molto utile agli anziani, ai pazienti fragili e soprattutto ai pazienti oncologici che hanno un abbassamento delle difese immunitarie più elevato di quello fisiologico dell'età anziana". Per il futuro, "l'auspicio credo sia quello di aumentare le coperture vaccinali. I modi esistono, il problema è complesso, ma le soluzioni - conclude - sono semplici, se vogliamo: basta metterle insieme in una sinergia tra decisori politici, società scientifiche, professionisti sanitari e popolazione".
- 18:43 - Vaccini, Signorelli (Nitag): "Dibattito fervido su estensione offerta anti-Rsv"
Roma, 16 lug. (Adnkronos Salute) - "Il Piano nazionale di prevenzione vaccinale del 2023 prevede che ogni anno possa esistere un aggiornamento delle offerte vaccinali. In questo momento il dibattito è abbastanza fervido per le novità scientifiche che ci sono, sia a livello regionale che a livello nazionale. In particolare si sta pensando di aggiungere, ai vaccini attualmente offerti, anche quello contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv), responsabile di un'infezione respiratoria che ha un impatto, sulla salute delle persone anziane e fragili, abbastanza importante. Queste forme respiratorie gravi da Rsv, inoltre, tendono a colpire anche i bambini molto piccoli, quindi ci si sta muovendo anche per la protezione immunitaria dei più piccoli". Lo ha detto Carlo Signorelli, professore ordinario di Igiene dell'Università Vita Salute San Raffaele e presidente Nitag (National immunization technical advisory group), all'Adnkronos Salute, intervenendo oggi a Roma alla sessione dedicata alla prevenzione vaccinale agli Stati generali dell'assistenza a lungo termine 'Long-Term Care Nine: verso una nuova stagione per l'assistenza agli anziani?', che ogni anno Italia Longeva organizza al ministero della Salute.
"In questo momento - ricorda Signorelli - il calendario vaccinale prevede in tutte le regioni italiane la vaccinazione stagionale antinfluenzale", quella "contro pneumococco e contro lo zoster, oltre al richiamo annuale per il Covid-19. Queste vaccinazioni sono consigliate agli anziani e sono consigliate anche ai cosiddetti fragili, cioè alle persone con malattie croniche, che possono avere più di 65 anni, ma anche meno, che sono una categoria a rischio particolare di contrarre quelle malattie e di subirne i danni peggiori".
Alcune Regioni "si sono portate avanti prevedendo già di inserire" anche le nuove immunizzazioni "nei loro calendari vaccinali, perché sappiamo che le Regioni possono aggiungere prestazioni, e quindi anche vaccinazioni, di loro iniziativa se i vaccini, come in questo caso, sono regolarmente registrati - precisa l'esperto - L'auspicio per il futuro è, innanzitutto, che ci possa essere un'equità d'offerta e che non ci siano 21 calendari con differenze importanti tra regione e regione". Inoltre, "visto che il piano prevede l'aggiornamento annuale, ci si augura - conclude Signorelli - una maggiore flessibilità per poter aggiornare i piani in relazioni alle evidenze scientifiche".
- 18:22 - IA: avvocati Qlt, 'Act europeo fa chiarezza, ora reskilling nelle aziende'
Roma, 16 lug. (Adnkronos) - "La pubblicazione dell'AI Act sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea rappresenta un risultato importante perché le norme chiariscono innanzitutto la definizione di sistema di intelligenza artificiale, inteso come 'un sistema automatizzato progettato per funzionare con livelli di autonomia variabile e che può presentare adattabilità dopo la diffusione e che, per obiettivi espliciti o impliciti, deduce dall’input che riceve come generare output'. Proprio alla luce di questa definizione sarà importante un reskilling delle risorse in azienda e una formazione specifica per comprendere come elaborare gli input corretti al fine di ricevere i migliori output e aumentare la produttività". Lo dichiara, in una nota, l'avvocato Francesco D'Amora, responsabile del Dipartimento di Diritto del Lavoro dello studio legale Qlt Law & Tax.
"Anche se gli obblighi posti a carico dei soggetti che utilizzano sistemi ad alto rischio avranno efficacia 36 mesi dopo la definitiva approvazione del Regolamento - sottolinea D'Amora - è fondamentale che la formazione inizi da ora e che le società comprendano esattamente il perimetro dei loro doveri e degli adempimenti che dovranno porre in essere". "Per questo - conclude - è necessario che i dipendenti vengano adeguatamente formati sulle modalità di utilizzo del sistema e che siano in grado di individuare i dati di input corretti da inserire per far funzionare la tecnologia coerentemente con la finalità per cui è stata implementata all’interno dell’azienda".
- 18:22 - Foibe: Ciriani, 'sì unanime Senato a ddl Museo segnale importante'
Roma, 16 lug. (Adnkronos) - “Il si unanime della Commissione cultura del Senato, in sede deliberante, al ddl che istituisce il Museo del Ricordo è un importante segnale. Viene dato il giusto riconoscimento ad una tragedia italiana che per troppo tempo è stata ignorata. Il museo avrà sede a Roma e renderà onore alle migliaia di italiani che sono stati infoibati e alle loro famiglie che ancora oggi ne tramandano la memoria”. Lo dichiara Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento.