Questa mattina alcuni supermercati del paese hanno aperto. In coda per entrare, ingressi limitati, tanta attesa anche alle casse. Quasi tutti in fila con mascherine e guanti. Anche fuori dalle farmacie c’è la fila. Ma c’è ordine e buonsenso.
È surreale.
Intanto arrivano le notizie del blocco delle forze dell’ordine e dei militari fuori dai paesi coinvolti nella quarantena. Fino adesso, nonostante gli inviti delle autorità competenti e le minacce di multe, non c’era nessun ostacolo reale per chi volesse abbandonare il proprio comune. A quanto si dice, non si potrà più circolare neanche tra paesi confinanti già in quarantena.
Si resta a casa: rispetto a ieri noto che nelle zone residenziali periferiche sono aumentate le persone che escono per fare una passeggiata nelle stradine sterrate di campagna. Alla spicciolata, chi con il cane, chi con i figli. E’ un conforto sentire qualche voce in strada e sapere che, se si vuole, comunque fuori c’è tanto spazio per prendere una boccata d’aria, anche in questa situazione.
Oggi l’umore è altalenante. Chi aspetta il risultato del tampone di un conoscente, o di qualcuno che frequentava la scuola del figlio. Poi le parole confortanti di alcuni virologi, che sottolineano che si tratta di una sindrome influenzale e come tale va trattata. Ma quanto dura l’effetto di questa rassicurazione? Niente, perché poi c’è subito l’altrettanto stimato virologo che sostiene il contrario.
Proprio non ce la faccio ad accendere la tv. Ieri sono stati troppo connessa per seguire gli aggiornamenti e questa cosa mi ha stressata parecchio. Controllo sui social solo i messaggi delle istituzioni e della mia cerchia di conoscenze.
Ho saputo che il lavoro del personale sanitario, seppur stremato dalla situazione, è impeccabile. L’unico Pronto Soccorso della zona, quello di Codogno, è ovviamente chiuso. Chi ha problemi seri viene raggiunto direttamente a casa dal 118: il personale ha tute, mascherine e guanti che cambia dopo aver visitato ogni paziente, e la stessa ambulanza dopo il trasporto del paziente viene pulita da cima a fondo (anche se non si tratta di casi sospetti di Corona Virus).
Ah, oggi è domenica. I frati del Convento dei Cappuccini hanno trasmesso in diretta Facebook la messa a porte chiuse.
Organizzati e fiduciosi.