Una lite furiosa a Live-Non è la D’Urso è andata in onda nella puntata del 23 febbraio, un vero e proprio scontro tra Barbara D’Urso e Vittorio Sgarbi. Nel talk show in onda su Canale 5 era in corso un dibattito sul programma “La pupa e il secchione e viceversa” in cui Sgarbi è stato ospite, in passato anche giudice. Rivolgendosi alla concorrente Stella Manente, già finita nel mirino per aver invocato Hitler contro il gay pride, l’ha definita “una raccomandata di Berlusconi“. Una frase che ha agitato la conduttrice arrivando agli insulti e alla richiesta di lasciare lo studio.
La padrona di casa lo ha inizialmente invitato a rettificare: “Ma tu ti rendi conto di quello che stai dicendo? Non è vero, perché lo devi dire qua stasera in diretta? Perché devi inventare queste cose? Mi dissocio“. Il critico d’arte non solo non ha arretrato ma ha associato la raccomandazione anche alla conduttrice: “Berlusconi mi ha telefonato e mi ha parlato di ‘quella ragazza bionda’. Me l’ha raccomandata perché è una bella ragazza. Me l’ha raccomandata per nulla, perché io non avevo nessun potere. Mi ha detto pure di te: ‘Barbara D’Urso è una bella ragazza‘.”
Ti ha raccomandato pure me? Sai quanti calci nel c**o che ti do Vittorio Sgarbi, finché si gioca si gioca”, ha replicato a tono la presentatrice napoletana visibilmente infastidita. Sgarbi è dunque esploso: “Sei peggio della Mussolini, può un uomo raccomandare una donna, porca putt**a? Mi ha detto che mi raccomandava una ragazza, saranno ca**i nostri o no? Vaffanc**o, hai rotto il ca**o. Non hai mai fatto un ca**o in vita tua. Capra, incapace”.
La scontro è proseguito con la D’Urso che lo ha invitato a lasciare lo studio: “Lo stai dicendo a me? Ma sei impazzito? Ciao Vittorio, esci di qua. Ti prego di non insultare e di andare via. Tu non vieni in diretta a raccontare i fatti tuoi nella mia trasmissione, non puoi dire parolacce. Non fai ridere. Chiedi scusa. Hai messo in causa anche me, nessuno deve permettersi in 43 anni di carriera. Non mi interessa se uno si chiama Berlusconi, Francesconi o Giusepponi, non mi piace che tu dica che ti è stata raccomandata una ragazza.”