Enrico Mentana dispiaciuto del fatto che il virus abbia attaccato la parte più produttiva del Paese. Il governo che approfittando del caos va a prendere 65 migranti in Niger. E poi tutta una serie di audio virali che passano da cellulare in cellulare: da chi definisce imminente la chiusura di tutti i locali pubblici a Milano (“per mesi!”) a chi sostiene di sapere come diagnosticare la malattia. Non solo truffe organizzate da sciacalli, come i falsi operatori della Croce Rossa che millantano tamponi gratis a domicilio per svaligiare abitazioni. L’allarme Coronavirus in Italia ha provocato, come prevedibile, anche la proliferazione di bufale e fake news diffuse soprattutto sui social network. Alcune totalmente innocue e che provocano quasi ironia, altre dannose e a tratti pericolose.
A metterle in fila sono i siti specializzati nel debunking, a partire dal noto Bufale.net. Ma capita anche che a smentirle siano i diretti interessati come Mentana, oggetto di una fake news diffusa sui social. Si tratta di uno screenshot in cui al direttore del Tg La7 viene accreditata questa frase: “È un peccato che il coronavirus abbia attaccato la parte più produttiva del Paese“. “Qualche miserabile ha postato sul web questo falso, aizzando altri miserabili e creduloni. Oggi stesso farò denuncia alla polizia postale”, ha scritto il giornalista sul suo profilo Instagram. Denuncia di essere stato vittima di un fake anche Matteo Bassetti, direttore della Clinica delle malattie infettive dell’Ospedale San Martino di Genova: “Sta circolando un mio presunto audio dalla durata di oltre 10 minuti i cui contenuti sono privi di fondamento. La voce registrata non è la mia. Non sono avvezzo a registrare tracce audio su questi contenuti, così delicati, tanto meno in un momento come questo”.
Il sito VoxItalia, noto per la diffusione di notizie fasulle, pubblica un posto in cui si sostiene che “mentre il Coronavirus che si espande a macchia d’olio, gli scellerati di Pd e M5s organizzano l’arrivo in Italia via aereo di 65 immigrati clandestini da una delle zone con più epidemia di tutta l’Africa: il Niger. Dove, ovviamente, non ci sono controlli per individuare se ci sono anche degli infetti da Coronavirus, come del resto non ci sono in quasi tutto il resto dell’Africa”. Si tratta chiaramente di una notizia completamente inventata, svelata dal sito Bufale.net. Lo stesso portale mette poi in fila una serie di audio fasulli che circolano da alcuni giorni. Sono tutte segnalazioni di utenti. In una nota vocale diventata virale su whatsapp, per esempio, una donna sostiene di avere un’amica con “il marito che lavora dentro la Regione” (sic!) : “Allora – sostiene la donna – vi devo dire una cosa di cui sono stata informata un paio d’ore fa. La mia amica ha il marito che lavora in Regione e mi ha detto praticamente che stanno già attivando la quarantena per i paesi intorno a Milano eentro domani decidono se tra lunedì e martedì attivano la quarantena anche per Milano. Quindi vuol dire tutti i negozi pubblici chiusi! Fate la spesa, organizzatevi con le scorte perché se chiudono tutto, chiudono tutto per almeno un mese eh?”. Informazione che è ovviamente falsa.
In un altro vocale, ecco spiegato il metodo per auto diagnosticare il coronavirus: “Lo zio di un mio compagno di classe, si è laureato con un master e lavora all’ospedale di Shenzhen. Viene trasferito per studiare il virus della polmonite di Wuhan. Mi ha appena chiamato e mi ha detto di dire ai miei amici: se hai il naso che cola e l’espettorato quando hai il raffreddore, non puoi essere un nuovo tipo di polmonite da coronavirus, perché la polmonite da coronavirus è una tosse secca senza naso che cola. Questo è il modo più semplice per identificare”. Inutile sottolineare come si tratti anche qui di informazioni fasulle diffuse ad arte. Come pure fasulli sono vari provvedimenti modificati con Photoshop e diffusi sui social: dalle scuole chiuse in Emilia-Romagna per tutto il mese di marzo, fino a una determina che ordina l’interdizione di allontanamento o rientro da tutti i comuni delle Province di Bari e Foggia. Problema: il provvedimento in questione oltre a non risultare ufficialmente da alcuna parte, sarebbe firmato da Attilio Fontana che, però, come è noto è il presidente della Regione Lombardia e non della Puglia.
Dai contorni neanche troppo velatamente razzisti è in video diffuso su Instagram in queste ore: ritrae alcuni cinesi che raccolgono pesce in mezzo alla strada, lo mettono dentro a un sacco e lo portano via. Quel pesce, sostiene la didascalia è “per i ristoranti di Catania oggi 22/02 2020 con il casso di corona virus cinesi l’oro continuano a fare schiavo”. Chiaramente l’utente intendeva scrivere che “con il caso di coronavirus loro continuano a fare schifo”. Superfluo sottolineare che quel video non ha niente a che fare con i ristoranti, né tanto meno con Catania.
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