I due commissari europei alla salute e alla gestione delle crisi, Stella Kyriakides e Janez Lenarcic, hanno aggiunto che domani sarà mandata nel nostro paese, "in accordo con le autorità italiane", una missione congiunta dell’Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control) e dell’Oms
La Commissione Ue stanzia 230 milioni di euro per aiutare la lotta globale contro la diffusione del coronavirus, che andranno a supportare misure di preparazione dei Paesi, anche extra Ue, finanziare la ricerca e permettere l’acquisto di materiale per favorire la prevenzione. Ad annunciarlo questa mattina sono stati i commissari europei alla salute e alla gestione delle crisi, Stella Kyriakides e Janez Lenarcic. Hanno inoltre aggiunto che, a seguito degli sviluppi in Italia della situazione legata alla diffusione del coronavirus, domani sarà mandata nel nostro paese, “in accordo con le autorità italiane”, una missione congiunta dell’Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control) e dell’Oms.
“Si tratta – ha spiegato Lenarcic – di un contributo dei servizi, sotto la guida dei commissari Urpilainen, Gabriel e me stesso. Di questi circa 230 milioni, 114 andranno all’Oms per la preparazione globale, 15 andranno a Paesi partner per rafforzare la loro resilienza e preparazione al coronavirus”. Altri “100 andranno alla ricerca per lo sviluppo di vaccini e cure che avrà un beneficio globale. Questi includono 45 milioni di contributi dall’industria farmaceutica, nel contesto delle partnership tra pubblico e privato”.
Kyriakides ha aggiunto che negli ultimi giorni è stata “in regolare contatto” con il ministro della Salute Speranza e ha precisato che l’Italia ha preso “tutte le misure necessarie” per tracciare la diffusione del virus e prevenire ulteriori contagi. Quanto a una eventuale sospensione del trattato di Schengen, Lenarcic ha specificato di non avere ricevuto “nessuna richiesta. Tutte le decisioni devono essere prese in base a una rigorosa valutazione scientifica, devono essere proporzionate e coordinate. La questione dei divieti di viaggio e dei controlli alla frontiera è di competenza dei diversi Paesi” che “finora si sono coordinati bene – ha precisato -, ma si può sempre migliorare e non parlo solo della cooperazione tra paesi Ue, ma anche extra Ue”.