Tutti coloro in arrivo da Lombardia e Veneto evitino le uscite pubbliche e rimangano il più possibile isolati. Lo si legge in una comunicazione ufficiale pubblicata sul sito del ministero della Salute francese che, tra le altre cose, invita tutti coloro di ritorno dalle aree in cui “il virus circola attivamente” a controllare la temperatura due volte al giorno, evitare contatti con persone deboli e “qualsiasi uscita non essenziale”. Al governo di Parigi si è allineato anche il Parlamento europeo che ha diffuso una circolare in cui si chiede ai lavoratori dell’Eurocamera, compresi i parlamentari, che hanno viaggiato nelle due regioni italiane di rimanere 14 giorni a casa.
Prima di tutto, il ministero parigino individua le aree di maggior rischio: ovviamente la Cina, compresi Hong Kong e Macao, Singapore, Corea del Sud e, infine, proprio l’Italia, nello specifico le Regioni di Veneto e Lombardia. Per tutti coloro che provengono o tornano da queste aree, il dicastero francese ha stilato una lista di comportamenti da tenere nei 14 giorni successivi all’entrata nel Paese: “Controlla la tua temperatura due volte al giorno, monitora la comparsa di sintomi di infezione respiratoria (tosse, difficoltà respiratoria …), indossa una maschera chirurgica quando sei di fronte a un’altra persona e quando devi uscire, lavati le mani regolarmente o usa una soluzione idroalcolica, evita il contatto con persone fragili (donne in gravidanza, malati cronici, anziani, ecc.), evita di frequentare luoghi in cui vi sono persone fragili (ospedali, reparti maternità, strutture ricettive per anziani, ecc.), evita qualsiasi uscita non essenziale (grandi riunioni, ristoranti, cinema …), lavoratori e studenti, ove possibile, scelgano il telelavoro ed evitino contatti ravvicinati (riunioni, ascensori, mensa, ecc.), i bambini, gli studenti delle scuole medie e superiori non devono essere inviati all’asilo, alla scuola, all’università o al liceo a causa della difficoltà di indossare una maschera tutto il giorno”.
Nel caso in cui, sempre entro i 14 giorni dal ritorno da una di queste aree, si manifestino sintomi come febbre o sensazione di febbre, tosse o difficoltà respiratoria, le persone sono invitate a contattare rapidamente i centri specializzati, indossare sempre la mascherina, evitare qualsiasi contatto con le persone e non recarsi personalmente dal medico o in ospedale.
Non sono interessati i viaggiatori di ritorno dall’Italia, invece, nei controlli ad hoc, in aree separate, che il governo ha istituito negli aeroporti di Roissy e Saint-Denis de la Réunion. Sono infatti coinvolti solo i voli provenienti da Cina, Hong Kong, Macao, Singapore e Corea del Sud.
Parlamento Ue: “Chi viene dalle aree a rischio rimanga a casa”
Anche il Parlamento europeo raccomanda una serie di misure di precauzione ai funzionari che abbiano viaggiato negli ultimi 14 giorni nelle aree colpite da coronavirus, comprese le regioni del Nord Italia dove si sono sviluppati i focolai della malattia. In particolare, la circolare interna, rivolta ai funzionari “in attesa di un aggiornamento ufficiale del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie”, chiede a chi negli ultimi 14 giorni abbia viaggiato in Cina (Cina continentale, Hong Kong, Macao), Singapore, Corea del Sud e Nord Italia (Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto) di osservare alcune precauzioni a cominciare da 14 giorni di autoisolamento, che vanno fatti anche se si sta bene e non si sono avuti contatti con una persona contagiata.
Nel dettaglio, a chi non ha sintomi e non ha avuto contatti con contagiati la circolare consiglia di “rimanere a casa in isolamento e non venire al Parlamento europeo (neanche al servizio medico)”, facendo domanda per il telelavoro. Oppure, “se il tuo impiego non ti consente di fare il telelavoro”, di contattare il capo unità per telefono o email per concordare le possibili attività da svolgere da casa e di “monitorare la propria salute e misurare la temperatura due volte al giorno per 14 giorni”. Solo se dopo 14 giorni non sorgono sintomi è possibile tornare al lavoro ma “dopo aver ricevuto il via libera dal medico di famiglia”.
In caso di contatti noti o sospetti con una persona contagiata o di sintomi, invece, la circolare prega “di contattare il proprio medico di famiglia per consigli e cure urgenti“, fornendo anche i numeri a cui trovare un medico a Bruxelles o in Lussemburgo. In ogni caso, la raccomandazione è di “non venire in ufficio finché non si ha il via libera dal medico“.
Repubblica Ceca: “Gate speciali per passeggeri in arrivo dall’Italia”
Anche la Repubblica Ceca sta prendendo i propri provvedimenti per limitare le possibilità di contagio e l’arrivo di persone dalle aree dove il virus è più attivo. All’aeroporto di Praga saranno allestiti gate speciali e screening per i passeggeri in arrivo dall’Italia. Le misure contro il rischio di diffusione del coronavirus, spiega la tv Ct24, entreranno in vigore da mezzanotte.
I Gate saranno regolarmente disinfettati e tutti i passeggeri in arrivo saranno sottoposti allo screening e avranno a disposizione mascherine e disinfettanti per le mani. Nel caso di sospetto contagio, saranno affidati al personale medico dell’aeroporto. Da oggi fino a 1 marzo sono previsti 79 voli diretti dall’Italia a Praga. Una serie di misure sono state prese anche in Slovacchia, dove i passeggeri provenienti dall’Italia saranno controllati direttamente sugli aerei e dovranno tra l’altro compilare un modulo durante il volo per poter essere contattati in caso di necessità.
Irlanda e Serbia sconsigliano viaggi in Italia
Il ministero serbo dell’Istruzione ha chiesto alle scuole superiori di rimandare viaggi di studio in Italia a causa dell’epidemia di coronavirus. Il ministero degli Affari esteri serbo ha intanto raccomandato di non recarsi in aree in pericolo in Italia fino a nuove disposizioni e consiglia di non viaggiare fino a quando la situazione non sarà normalizzata. Il ministero della Sanità, inoltre, ha chiesto una maggiore sorveglianza e un controllo speciale dei viaggiatori provenienti dall’Italia in tutti i valichi di frontiera.
Anche l’Irlanda sconsiglia ai suoi concittadini di venire in Italia, specialmente nelle aree interessate dal contagio. Lo si legge sul sito del ministero degli Esteri che in una mappa indica come zone a rischio cinque regioni italiane: Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna e Lazio. Quanto alle misure precauzionali interne, il governo sta ancora “valutando” eventuali provvedimenti per la partita del Sei Nazioni di rugby Irlanda-Italia, a Dublino il 7 marzo. Mentre non ha per ora cancellato gli eventi pubblici per San Patrizio.
Bosnia, Federazione croato-musulmana: “Sconsigliati viaggi in Italia”
Le autorità sanitarie della Federazione croato-musulmana, una delle due entità che compongono la Bosnia-Erzegovina, hanno sconsigliato alle scuole di organizzare viaggi in Italia. Secondo il portale Klix.ba, si chiede al tempo stesso ai cittadini di evitare i viaggi, oltre che in Italia, anche in Cina, Corea del Sud e Iran. Misure di controllo e prevenzione sono state decise anche alle frontiere per i viaggiatori provenienti da tali Paesi.
Grecia sospende le gite scolastiche in Italia
Atene sta facendo rientrare le scolaresche che già si trovano nel nostro Paese. Intanto, la compagnia greca Aegean ha fatto sapere che i suoi voli da e per l’Italia non subiranno variazioni, ma se qualcuno desidera cancellare il viaggio in Italia sarà rimborsato. “Non appena abbiamo avuto notizia dell’aumento della diffusione del virus in Italia – ha dichiarato la ministra dell’istruzione Niki Kerameos – il nostro primo pensiero è stato per gli studenti e gli insegnanti e, su raccomandazione dell’Agenzia nazionale per la sanità pubblica, abbiamo deciso di sospendere le gite, anche se alunni e insegnanti non si trovavano nelle zone di quarantena decise dal governo italiano. Tuttavia, abbiamo agito in modo proattivo con l’obiettivo primario di proteggere i cittadini e salvaguardare la salute pubblica”. Non ci sarà quarantena per gli studenti – dieci scolaresche – che rientrano, ha precisato la ministra.
Slovenia: “Pronti a chiudere i confini”
Il premier dimissionario sloveno, Marjan Sarec, ha detto oggi che il suo Paese è pronto anche a chiudere i confini se dovesse emergere il rischio di diffusione del coronavirus. “Alla luce della propagazione del virus, la Slovenia chiuderà i confini se necessario”, ha detto Sarec citato dai media serbi. Finora in Slovenia 13 persone sono state sottoposte ai test per il coronavirus, risultati tutti negativi.
Mondo
Coronavirus, Francia a chi torna da Veneto e Lombardia: “State in isolamento”. Parlamento Ue: “A casa 14 giorni chi è stato in Nord Italia”
Lo si legge in un comunicato ufficiale pubblicato sul sito del ministero della Salute parigino. Tra le "aree dove il virus circola attivamente", oltre a Cina, Hong Kong, Macao, Singapore e Corea del Sud, vengono indicate anche le due regioni italiane: "Misuratevi la febbre, indossate le mascherine e privilegiate il telelavoro"
Tutti coloro in arrivo da Lombardia e Veneto evitino le uscite pubbliche e rimangano il più possibile isolati. Lo si legge in una comunicazione ufficiale pubblicata sul sito del ministero della Salute francese che, tra le altre cose, invita tutti coloro di ritorno dalle aree in cui “il virus circola attivamente” a controllare la temperatura due volte al giorno, evitare contatti con persone deboli e “qualsiasi uscita non essenziale”. Al governo di Parigi si è allineato anche il Parlamento europeo che ha diffuso una circolare in cui si chiede ai lavoratori dell’Eurocamera, compresi i parlamentari, che hanno viaggiato nelle due regioni italiane di rimanere 14 giorni a casa.
Prima di tutto, il ministero parigino individua le aree di maggior rischio: ovviamente la Cina, compresi Hong Kong e Macao, Singapore, Corea del Sud e, infine, proprio l’Italia, nello specifico le Regioni di Veneto e Lombardia. Per tutti coloro che provengono o tornano da queste aree, il dicastero francese ha stilato una lista di comportamenti da tenere nei 14 giorni successivi all’entrata nel Paese: “Controlla la tua temperatura due volte al giorno, monitora la comparsa di sintomi di infezione respiratoria (tosse, difficoltà respiratoria …), indossa una maschera chirurgica quando sei di fronte a un’altra persona e quando devi uscire, lavati le mani regolarmente o usa una soluzione idroalcolica, evita il contatto con persone fragili (donne in gravidanza, malati cronici, anziani, ecc.), evita di frequentare luoghi in cui vi sono persone fragili (ospedali, reparti maternità, strutture ricettive per anziani, ecc.), evita qualsiasi uscita non essenziale (grandi riunioni, ristoranti, cinema …), lavoratori e studenti, ove possibile, scelgano il telelavoro ed evitino contatti ravvicinati (riunioni, ascensori, mensa, ecc.), i bambini, gli studenti delle scuole medie e superiori non devono essere inviati all’asilo, alla scuola, all’università o al liceo a causa della difficoltà di indossare una maschera tutto il giorno”.
Nel caso in cui, sempre entro i 14 giorni dal ritorno da una di queste aree, si manifestino sintomi come febbre o sensazione di febbre, tosse o difficoltà respiratoria, le persone sono invitate a contattare rapidamente i centri specializzati, indossare sempre la mascherina, evitare qualsiasi contatto con le persone e non recarsi personalmente dal medico o in ospedale.
Non sono interessati i viaggiatori di ritorno dall’Italia, invece, nei controlli ad hoc, in aree separate, che il governo ha istituito negli aeroporti di Roissy e Saint-Denis de la Réunion. Sono infatti coinvolti solo i voli provenienti da Cina, Hong Kong, Macao, Singapore e Corea del Sud.
Parlamento Ue: “Chi viene dalle aree a rischio rimanga a casa”
Anche il Parlamento europeo raccomanda una serie di misure di precauzione ai funzionari che abbiano viaggiato negli ultimi 14 giorni nelle aree colpite da coronavirus, comprese le regioni del Nord Italia dove si sono sviluppati i focolai della malattia. In particolare, la circolare interna, rivolta ai funzionari “in attesa di un aggiornamento ufficiale del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie”, chiede a chi negli ultimi 14 giorni abbia viaggiato in Cina (Cina continentale, Hong Kong, Macao), Singapore, Corea del Sud e Nord Italia (Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto) di osservare alcune precauzioni a cominciare da 14 giorni di autoisolamento, che vanno fatti anche se si sta bene e non si sono avuti contatti con una persona contagiata.
Nel dettaglio, a chi non ha sintomi e non ha avuto contatti con contagiati la circolare consiglia di “rimanere a casa in isolamento e non venire al Parlamento europeo (neanche al servizio medico)”, facendo domanda per il telelavoro. Oppure, “se il tuo impiego non ti consente di fare il telelavoro”, di contattare il capo unità per telefono o email per concordare le possibili attività da svolgere da casa e di “monitorare la propria salute e misurare la temperatura due volte al giorno per 14 giorni”. Solo se dopo 14 giorni non sorgono sintomi è possibile tornare al lavoro ma “dopo aver ricevuto il via libera dal medico di famiglia”.
In caso di contatti noti o sospetti con una persona contagiata o di sintomi, invece, la circolare prega “di contattare il proprio medico di famiglia per consigli e cure urgenti“, fornendo anche i numeri a cui trovare un medico a Bruxelles o in Lussemburgo. In ogni caso, la raccomandazione è di “non venire in ufficio finché non si ha il via libera dal medico“.
Repubblica Ceca: “Gate speciali per passeggeri in arrivo dall’Italia”
Anche la Repubblica Ceca sta prendendo i propri provvedimenti per limitare le possibilità di contagio e l’arrivo di persone dalle aree dove il virus è più attivo. All’aeroporto di Praga saranno allestiti gate speciali e screening per i passeggeri in arrivo dall’Italia. Le misure contro il rischio di diffusione del coronavirus, spiega la tv Ct24, entreranno in vigore da mezzanotte.
I Gate saranno regolarmente disinfettati e tutti i passeggeri in arrivo saranno sottoposti allo screening e avranno a disposizione mascherine e disinfettanti per le mani. Nel caso di sospetto contagio, saranno affidati al personale medico dell’aeroporto. Da oggi fino a 1 marzo sono previsti 79 voli diretti dall’Italia a Praga. Una serie di misure sono state prese anche in Slovacchia, dove i passeggeri provenienti dall’Italia saranno controllati direttamente sugli aerei e dovranno tra l’altro compilare un modulo durante il volo per poter essere contattati in caso di necessità.
Irlanda e Serbia sconsigliano viaggi in Italia
Il ministero serbo dell’Istruzione ha chiesto alle scuole superiori di rimandare viaggi di studio in Italia a causa dell’epidemia di coronavirus. Il ministero degli Affari esteri serbo ha intanto raccomandato di non recarsi in aree in pericolo in Italia fino a nuove disposizioni e consiglia di non viaggiare fino a quando la situazione non sarà normalizzata. Il ministero della Sanità, inoltre, ha chiesto una maggiore sorveglianza e un controllo speciale dei viaggiatori provenienti dall’Italia in tutti i valichi di frontiera.
Anche l’Irlanda sconsiglia ai suoi concittadini di venire in Italia, specialmente nelle aree interessate dal contagio. Lo si legge sul sito del ministero degli Esteri che in una mappa indica come zone a rischio cinque regioni italiane: Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna e Lazio. Quanto alle misure precauzionali interne, il governo sta ancora “valutando” eventuali provvedimenti per la partita del Sei Nazioni di rugby Irlanda-Italia, a Dublino il 7 marzo. Mentre non ha per ora cancellato gli eventi pubblici per San Patrizio.
Bosnia, Federazione croato-musulmana: “Sconsigliati viaggi in Italia”
Le autorità sanitarie della Federazione croato-musulmana, una delle due entità che compongono la Bosnia-Erzegovina, hanno sconsigliato alle scuole di organizzare viaggi in Italia. Secondo il portale Klix.ba, si chiede al tempo stesso ai cittadini di evitare i viaggi, oltre che in Italia, anche in Cina, Corea del Sud e Iran. Misure di controllo e prevenzione sono state decise anche alle frontiere per i viaggiatori provenienti da tali Paesi.
Grecia sospende le gite scolastiche in Italia
Atene sta facendo rientrare le scolaresche che già si trovano nel nostro Paese. Intanto, la compagnia greca Aegean ha fatto sapere che i suoi voli da e per l’Italia non subiranno variazioni, ma se qualcuno desidera cancellare il viaggio in Italia sarà rimborsato. “Non appena abbiamo avuto notizia dell’aumento della diffusione del virus in Italia – ha dichiarato la ministra dell’istruzione Niki Kerameos – il nostro primo pensiero è stato per gli studenti e gli insegnanti e, su raccomandazione dell’Agenzia nazionale per la sanità pubblica, abbiamo deciso di sospendere le gite, anche se alunni e insegnanti non si trovavano nelle zone di quarantena decise dal governo italiano. Tuttavia, abbiamo agito in modo proattivo con l’obiettivo primario di proteggere i cittadini e salvaguardare la salute pubblica”. Non ci sarà quarantena per gli studenti – dieci scolaresche – che rientrano, ha precisato la ministra.
Slovenia: “Pronti a chiudere i confini”
Il premier dimissionario sloveno, Marjan Sarec, ha detto oggi che il suo Paese è pronto anche a chiudere i confini se dovesse emergere il rischio di diffusione del coronavirus. “Alla luce della propagazione del virus, la Slovenia chiuderà i confini se necessario”, ha detto Sarec citato dai media serbi. Finora in Slovenia 13 persone sono state sottoposte ai test per il coronavirus, risultati tutti negativi.
IL DISOBBEDIENTE
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Germania, auto contro un corteo di carnevale a Volkmarsen: 30 feriti, 7 gravi. Polizia: “Due fermi. Sospettato non è noto come estremista”
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Coronavirus, aumentano casi: italiani positivi in Spagna, Algeria e Austria. Oms: “Il mondo non è pronto a fronteggiare l’epidemia”
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.