A quasi un mese dalla morte della star dell’Nba Kobe Bryant, la moglie Vanessa ha deciso di fare causa alla società proprietaria dell’elicottero su cui viaggiavano suo marito, sua figlia Gianna e altre sette persone, tutte decedute nello schianto sulle colline di Los Angeles. Un incidente che si poteva evitare, come si legge nella denuncia presentata dai suoi avvocati presso la Corte Suprema della Contea di Los Angeles contro la Island Express Helicopters e la Island Express Holding Corp., sostenendo che il pilota Ara Zobayan, anch’egli deceduto nell’incidente di Calabasas, ha agito con negligenza e che la morte di Bryant è stato un risultato diretto di questa condotta.
La notizia della causa è arrivata proprio mentre allo Staples center di Los Angeles si teneva una grande cerimonia per rendere omaggio all’ex cestista dei Lakers e a sua figlia, alla presenza di migliaia di persone, tra cui anche molti vip. Vanessa è stata accolta con una standing ovation ed è crollata in lacrime mentre scorrevano le immagini con gli ‘highlights’ della carriera del marito: “Non posso immaginare la vita senza Gigi, non potrò vederla andare all’high school, non potrò mai dirle quant’è bella il giorno del suo matrimonio, e non potrò vedere i suoi figli – ha esordito riferendosi alla figlia Gianna, morta a 13 anni -. Ci mancate ogni giorno. Sapevo che Kobe era feroce sul campo di basket, ma per me era Koko e io la sua principessa e regina madre, insieme da quando avevo 17 anni e mezzo”.
“He was my everything.”
Vanessa Bryant remembers Kobe at the Celebration of Life. pic.twitter.com/vHb9xP0qmm
— NBA TV (@NBATV) February 24, 2020
“Sono stata la sua migliore amica, la sua prima ragazza, sua moglie, il suo grande amore – ha proseguito ricordando i momenti vissuti con il marito -. Mi ha mandato un ultimo messaggio prima di morire: voleva che ci prendessimo un po’ di tempo soltanto lui ed io, senza le bimbe, per stare assieme. Non ce l’abbiamo fatta. Il marito più eccezionale di tutti, io fuoco e lui ghiaccio e anche viceversa, ci completavamo totalmente. Ora non sarà più qui per dare il sostegno che era capace di dare alle suo figlie più piccole, ma io voglio che loro sappiano che uomo straordinario fosse. Dio sapeva che tu e Gianna non potevate vivere lontani l’uno dall’altra, e quindi vi ha preso insieme. Tu prenditi cura di lei, io lo farò con loro. Ti amiamo e ci mancherete per sempre. Ci rivedremo in paradiso, tutti assieme“, ha concluso.