La Sea Watch 3, con 194 persone a bordo, ha un porto sicuro. È Messina, verso cui la nave sta navigando. Ma il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci non vuole che i migranti sbarchino e chiede che facciano la quarantena a bordo oppure che la nave si diriga in un altro porto. La ragione è l’emergenza coronavirus, che ha raggiunto anche l’isola.
Nei giorni scorsi l’Ong ha recuperato quasi duecento persone in tre operazioni e si dice felice di portare i migranti soccorsi a terra. Ma gli operatori hanno avvertito che “altre due imbarcazioni sono in difficoltà al largo delle coste libiche” e chiedono “a tutte le autorità competenti di intervenire immediatamente”. La segnalazione era arrivata martedì sera da Alarm Phone: “Alle 19.44 ci ha chiamati una barca in pericolo con 85 persone in fuga dalla Libia. Erano quasi nella zona Sar di Malta, ma abbiamo perso contatto e non sappiamo cosa sia successo. Tutte le autorità sono informate ma Malta si rifiuta di intervenire. Urge un soccorso”.
Il governatore siciliano Musumeci ha anche lanciato un appello al presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Dal governo regionale siciliano è arrivato finora un responsabile atteggiamento rispetto alla gestione unitaria di questa emergenza. Ma serve reciprocità“, ha continuato. “Avevo chiesto ieri e ribadisco oggi: in un contesto di allarme come quello attuale, suona come una sfida al popolo siciliano pensare di fare sbarcare altri 194 migranti in Sicilia. Una quarantena a bordo è indispensabile o, se le autorità ritengono che la nave non lo consenta, si interloquisca con le autorità competenti e si diriga in altri porti“.