I prodotti sanitari potranno essere disponibili in farmacie e centri di ritrovo. Già da 2 anni sono distribuiti gratis in scuole e università. Il Period Products Scotland Bill dovrà ora superare la seconda fase durante la quale i parlamentari potranno proporre emendamenti
La Scozia vuole distribuire gratuitamente i prodotti sanitari femminili. Martedì 25 febbraio il Parlamento ha dato il primo via libera a un disegno di legge che rende disponibili gli assorbenti in posti pubblici come centri ricreativi e farmacie. Già dal 2018, prima nazione al mondo, sono distribuiti gratis in scuole e università. Il costo stimato annuale per la nuova legge è di 24,1 milioni di sterline. Il Period Products Scotland Bill ha passato la prima fase con 112 voti a favore, nessuno contro e un’astensione e approderà ora alla seconda fase, dove i parlamentari potranno proporre emendamenti.
La prima firmataria del disegno di legge è Monica Lennon, che durante il dibattito ha detto il via libera sarebbe un passo importante per “normalizzare le mestruazioni in Scozia e dare un vero segnale alle persone in questo Paese riguardo a quanto seriamente il Parlamento prende l’uguaglianza di genere”. Allo stesso modo la collega Alison Johnstone ha dichiarato: “Perché nel 2020 la carta igienica è vista come una necessità ma non lo sono i prodotti per le mestruazioni? Essere penalizzati finanziariamente per una funzione corporea naturale non è né equo né giusto”.
Nel Regno Unito i prodotti sanitari sono tassati al 5%. Tra le peggiori c’è l’Italia (aliquota al 22%): a dicembre è stata abbassata al 5%, ma solo per gli assorbenti compostabili (ovvero una fetta molto piccola di mercato). Male anche Ungheria (27%), Danimarca, Svezia e Norvegia (25%). La situazione è migliore in Francia (5,5%), Belgio e Olanda (6%). La Germania è riuscita a far scendere l’aliquota dal 19 al 7 per cento a novembre scorso.