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Vittorio Sgarbi chiede scusa a Barbara D’Urso: “Che senso avrebbe che Silvio Berlusconi me la raccomandasse”

Il critico che sembrava pronto a querelare dopo la lite in diretta della scorsa settimana, ora si scusa

Gentile Direttore, la ricostruzione dello «scontro» con Barbara D’Urso indica una naturale propensione a interpretazioni unilaterali e forzate, anche senza invocare l’ironia, inesatte per una serie di ragioni che stemperano non solo la polemica ma anche il significato stesso del mio intervento, che non voleva essere né dissacratorio né provocatorio“. Inizia così la lettera aperta pubblicata da Vittorio Sgarbi su Il Giornale per chiedere scusa alla conduttrice di punta di casa Mediaset dopo la lite in diretta nella scorsa puntata di Live. Il critico sembrava pronto a denunciare la D’Urso ma ora arriva la marcia indietro: secondo Sgarbi, tutto nasce da una interpretazione “malevola” della parola “raccomandare”. In puntata il critico aveva detto di aver ricevuto una raccomandazione da parte di Berlusconi sia per una ragazza presente in studio che per la stessa D’Urso. Da lì, la furia di Barbara. Ma ora Sgarbi chiarisce: “Mi posso scusare di aver sottovalutato l’interpretazione negativa, ma comunque non logica, della parola«raccomandazione». Alcuni giornali equivocano, facendomi affermare, rivolto alla D’Urso: «Berlusconi mi ha raccomandato anche te». Una evidente insensatezza. Che senso avrebbe che Berlusconi raccomandasse la D’Urso a me? Per che cosa? E per attivare quali miei, inesistenti, poteri? Incomprensione totale. Berlusconi mi ha sempre parlato bene della D’Urso, sul piano umano e sulle capacità di lavoro, e io ho semplicemente condiviso. Mi ha raccomandato di apprezzarne il merito. Ho tentato di spiegare che quella«raccomandazione» era una lode, e non una richiesta; ma è stato impossibile. Posso dunque scusarmi di aver sottovalutato l’uso improprio e univoco del termine «raccomandazione», e l’accezione decisa, nonostante l’impossibilità degli effetti, da Barbara D’Urso. Spero di essere stato chiaro“. Inutile dire che il critico sarà in studio a Live nella puntata del primo marzo.