Una parte delle spese sull’affitto dell’abitazione principale può essere detratta in fase di dichiarazione dei redditi. Vediamo in quali casi
Giovani e lavoratori dipendenti, ma non solo: nel 2020 l’agevolazione fiscale sull’affitto della prima casa riguarderà un ampio numero di persone. Un recente articolo di Immobiliare.it ha fatto chiarezza sul tema analizzando i diversi casi in cui si può accedere alle detrazioni: vediamo insieme a quanto ammontano, quali soggetti possono beneficiarne e quali documenti vanno consegnati al momento della dichiarazione dei redditi.
Come chiarisce l’Agenzia delle Entrate in una nota recente, gli intestatari di un contratto di locazione per la casa adibita ad abitazione principale hanno diritto al bonus Detrazione canoni di locazione 2020.
Per i redditi inferiori ai 15.493,71 euro la detrazione prevista è pari a 495,80 euro, mentre per quelli al di sotto dei 30.987,41 euro ammonta a 247,90 euro. In fase di dichiarazione dei redditi, i locatari dovranno presentare il contratto di affitto e un’autocertificazione che attesti l’uso dell’immobile come abitazione principale.
Nel caso di affitto con canone concordato i documenti da presentare sono gli stessi, ma cambiano gli importi: 300 euro per i redditi inferiori ai 15.493,71 euro e 150 euro per quelli entro i 30.987,41 euro.
L’agevolazione riguarda l’immobile che nel 2019 è stato adibito ad abitazione principale e può essere richiesta se il contratto d’affitto è stato sottoscritto nei tre anni precedenti. In questo caso, la detrazione sarà suddivisa fra tutti gli intestatari del contratto che hanno un’età compresa tra i 20 e i 30 anni: la detrazione è di 991,60 euro se il reddito complessivo è inferiore a 15.493,71 euro.
Anche in questo caso vanno presentati il contratto d’affitto e l’autocertificazione che specifica che l’immobile è stato utilizzato come abitazione principale. Va inoltre specificato che l’immobile sia diverso dall’abitazione principale dei genitori.
Si possono ottenere 900 euro di detrazione se il reddito non supera i 15.493,71 euro e 450 euro se è inferiore a 30.987,41 euro. La detrazione, però, è fruibile solo per il periodo 2014-2016.
I documenti da presentare in questo caso sono il contratto d’affitto o la dichiarazione dell’Ente che certifichi l’alloggio sociale, oltre all’autocertificazione su abitazione principale.
Chi ha dovuto trasferire la propria residenza in un altro Comune per ragioni professionali ha diritto al bonus. Si tratta di 991,60 euro per i redditi inferiori a 15.493,71 euro o 495,80 euro per i redditi inferiori a 30.987,41 euro.
Oltre al contratto di locazione e all’autocertificazione di abitazione principale, questa volta va presentato il contratto di lavoro dipendente.