Politica

Coronavirus, Conte: “Chi oggi chiede di aprire tutto ieri diceva di chiudere. Governissimo? Lavoriamo per tenere unito l’esecutivo”

“Il governo fin dall’inizio ha affrontato con grande responsabilità l’emergenza, che non riguarda solo l’Italia e in prospettiva riguarderà anche Paesi che sembrano meno coinvolti. Abbiamo seguito una linea di massima precauzione mettendo in atto tutte le misure suggerite dalla comunità scientifica”, così il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa al termine del vertice italo-francese a Napoli, risponde alle polemiche in merito alla gestione dell’emergenza coronavirus da parte dell’esecutivo. “Il problema non è solo di governo nazionale, ma tutte le misure sono state prese in pieno accordo con i governi territoriali – continua il premier – Nel dibattito si dice di tutto di più. Alcuni cambiano idea la mattina e il pomeriggio. Ma noi abbiamo il dovere di lavorare uniti. Ho sentito parlare di governi di unità nazionale o governissimi, ma la nostra responsabilità e il nostro ruolo ci impongono, più che di lavorare per queste prospettive, di tenere unito il governo per tenere unita la nazione”. E sulla proposta di chiudere le frontiere, ribadisce: “Oggi ci viene proposto di aprire tutto ma questi stessi che ce lo dicono, ieri ci dicevano di chiudere tutto, ci è stato proposto anche di chiudere Schengen…Abbiamo cercato di spiegare che chiudere i confini avrebbe causato un danno economico irreversibile…”.