Perfino Roma si ferma per il Coronavirus. A causa del COVID-19, la Cassa Depositi e Prestiti ha rinviato i CDP Open Days, la prima edizione della tre giorni di dibattito e incontri con imprese, enti locali e operatori del risparmio che era attesa nella Capitale dal 4 al 6 marzo. “La scelta di rinviare l’evento si rende necessaria in virtù dell’esigenza di limitare trasferimenti e controlli per un appuntamento che avrebbe coinvolto complessivamente più di 3.000 persone provenienti da ogni zona d’Italia”, ha spiegato una nota del braccio finanziario dello Stato.
Un segnale di cui non si può tener conto, anche se non è niente in confronto a quanto succede a Milano. Il capoluogo lombardo infatti sta facendo i conti con rinvii di peso come il Salone del Mobile, la più importante manifestazione espositiva del design italiano che, come stabilito martedì dal cda dell’organizzazione, non si terrà dal 21 al 26 aprile, ma dal 21 al 26 giugno, nelle stesse date del Pitti Uomo a Firenze. Per il sindaco Giuseppe Sala, è una “decisione giusta” che scongiura l’ipotesi drastica di cancellazione dell’attuale edizione. Questa scelta avrà un impatto sulle aziende (2200 espositori) tutto da quantificare, ma cerca di salvare il salvabile di un’esposizione che vale circa 120 milioni di euro grazie a 380mila visitatori che generano un indotto da 250 milioni.
Recuperata anche la 50esima edizione del Mido, la fiera dell’occhialeria che avrebbe dovuto svolgersi a Milano lo scorso weekend e che si terrà da domenica 5 a martedì 7 luglio 2020 a Rho Fiera Milano. Non poteva del resto essere altrimenti, visto che si tratta della più grande fiera dell’occhialeria al mondo e soprattutto di una vetrina unica per l’industria italiana dell’occhialeria (3,86 miliardi di fatturato nel 2018) che vanta grandi gruppi come Luxottica e Safilo. Rimandato, a settembre, anche Myplant & Garden, il più importante salone professionale del verde in Italia, ospitato da Fiera Milano e atteso dal 26 al 28 febbraio fino ad una manciata di giorni fa.
Rinviato infine anche l’evento gastronomico Identità Golose: inizialmente prevista per il 7-9 marzo, la manifestazione che richiama chef da ogni angolo del Paese si terrà dal 3 al 5 luglio al Mico, il Centro Congressi di Milano Fiere al Portello. Danni anche per la Fashion week (che si è chiusa lunedì scorso) con Armani e Laura Biagiotti che hanno sfilato a porte chiuse lasciando fuori gli inviati. In ambito enogastronomico, c’è poi ancora un punto interrogativo sul Vinitaly di Verona, che dovrebbe ospitare la manifestazione dal 19 al 22 aprile. Mentre a Firenze è stata rimandata in extremis la mostra d’arredamento Abita, che sarebbe dovuta iniziare il 29 febbraio alla Fortezza da Basso e Pitti Immagine sta riprogrammando eventi previsti da qui a una quindicina di giorni come Taste e la prima edizione di Testo (Come si diventa un libro).
A Piazza Affari, intanto, l’emergenza tiene con il fiato sospeso più di una società, dove il telelavoro o smart working, ha impulsi fino a ieri impensabili e le trasferte sono state limitate al minimo indispensabile. Resta alla finestra, poi, Banca Intesa che aveva appena lanciato un’offerta pubblica di scambio su Ubi. Il mercato attende infatti di sapere come si orienteranno i soci bresciani, riuniti del Sindacato azionisti Ubi capitanato da Giovanni Bazoli che è anche presidente onorario di Intesa. Questi ultimi avrebbero dovuto riunirsi lunedì per deliberare in merito all’offerta, ma gli azionisti bresciani hanno deciso di allinearsi alle “disposizioni del ministero della Salute e della Regione Lombardia” rinviando l’incontro senza indicare una nuova data. Intanto però il tempo stringe sull’operazione, con il prospetto informativo che verrà depositato in Consob il prossimo 7 marzo.
Ma a soffrire più di tutti sono l’industria turistica e dell’entertainment, soprattutto in Lombardia. L’ultima a lanciare il grido d’allarme è stata Assomusica che stima il oltre 10 milioni il danno ricevuto dall’annullamento di concerti: il Mediolanim Forum di Milano ha sospeso i concerti fino al primo marzo incluso. “La vendita dei biglietti si è completamente fermata – spiega il presidente di Assomusica Vincenzo Spera – non solo nelle Regioni dove sussiste l’emergenza, ma a livello nazionale, a causa della situazione di panico dilagante. Ad oggi, per un primo periodo, si stima una perdita di circa 10,5 milioni di euro per i soli spettacoli di musica (ndr dati elaborati da Assomusica su stime fornite da TicketOne). Si stima inoltre una conseguente ricaduta di almeno 20 milioni di euro sulle città che avrebbero dovuto ospitare gli eventi”.
Per Federturismo Confindustria, invece, i danni sono inestimabili. Basti pensare che il solo segmento delle gite scolastiche alimenta un giro d’affari da 316 milioni. “La nostra immagine è rovinata e lo sarà per un bel po’ di tempo, l’abbiamo fatto tanti anni fa con l’immondizia prima a Napoli, poi a Roma, poi l’acqua alta a Venezia – spiega il vicepresidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli – Ma questo è davvero peggio, se continuiamo a farci questa pubblicità terroristica all’estero… Ogni straniero dirà: ‘Io per 6 mesi in Italia non metto piede’. Abbiamo dato l’immagine di un Paese colpito più degli altri, quando invece non è così. Ormai la situazione è sfuggita completamente di mano per ogni parte dell’attività produttiva. Stiamo dando comunicazione di ogni singolo tampone che viene effettuato, come se fossero tutti malati, mentre gran parte delle verifiche risultano negative. Si moltiplicano le cancellazioni di ogni tipo di riunione, convegno, evento”.
A Milano sono chiusi il Duomo, le Università, il Teatro Piccolo e la Scala. Fermi in Lombardia e non solo cinema e teatri. “Abbiamo elaborato una stima, che ci pare cauta, basata su dati Siae, che indica una perdita in questa settimana (fino a domenica primo marzo, ndr) di 10,1 milioni di euro al botteghino e la cancellazione di 7.400 spettacoli“. Sono i dati sulle conseguenze dell’emergenza Covid-19 sul mondo del teatro forniti all’AGI da Filippo Fonsatti, direttore del Teatro Stabile di Torino e presidente di Federvivo, la federazione che all’interno dell’Agis (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo) racchiude tutti i comparti dello spettacolo dal vivo. Che non conta gli eventi sportivi, incluse le partite di serie A che sono state annullate: Inter – Sampdoria, Atalanta – Sassuolo e Verona – Cagliari; idem per Torino – Parma in Piemonte, previste per domenica scorsa. Cancellata anche la Milano Boxing Night all’ex Palalido. E anche Radio Deejay ha dovuto rivedere i suoi piani: la festa di Carnevale, inizialmente in programma il 25 febbraio, è stata cancellata e i biglietti verranno rimborsati. “Mi dispiace perché avevamo speso già tempo, soldi ed energie – hanno spiegato dall’organizzazione ma, ripeto, la salute, la sicurezza e la tranquillità vengono prima di tutto”.