Il coronavirus, con ogni probabilità, farà danni anche nell’auto. E’ quanto prevede l’agenzia di rating Moody’s, che ha provveduto ad abbassare le stime sulle vendite di fine 2020, prevedendo che le stesse diminuiranno del 2,5% a livello mondiale e non più solo dello 0,9% come inizialmente sembrava.

Questo soprattutto perché, come già detto in precedenza, la Cina è un hub fondamentale per le quattro ruote. Oltre ad essere il più importante mercato mondiale, è anche il paese da dove proviene la gran parte della componentistica (ma anche materie prime) di tutti i marchi.

“Se il tasso di infezione non diminuisce”, si legge nelle motivazioni di Moody’s, “e il bilancio delle vittime continua ad aumentare, vi è il potenziale per interruzioni più gravi nelle catene di approvvigionamento manifatturiere, incluso nel settore automobilistico”

Insomma, la produzione stenta a riprendersi. E anche la domanda rischia di precipitare. Le paure del contagio spingono infatti i consumatori ad evitare luoghi affollati, tra cui i concessionari, e a rimandare le loro intenzioni d’acquisto a tempi migliori.

In più i mercati europei, che ci riguardano da vicino, stanno scontando l’introduzione dal 1° gennaio 2020 di norme più restrittive sulle emissioni. Con i costruttori impegnati a far passare la rivoluzione verde di ibride ed elettriche, veicoli dai prezzi più alti i cui costi fatalmente ricadranno sui consumatori stessi. Insomma, dopo un calo di quasi il 5% nel 2019, anche quest’anno non sarà roseo per l’auto.

Il tutto, mentre sullo sfondo “incombe” la kermesse a quattro ruote più importante del vecchio continente: il salone di Ginevra. Nella serata di ieri, gli organizzatori hanno diffuso un (secondo) comunicato in cui, dopo consultazioni con le autorità sanitarie federali, si conferma il regolare svolgimento della manifestazione con le giornate stampa del 3 e 4 marzo, e l’apertura al pubblico dal 5 al 15. Anche se è di oggi la notizia del secondo caso confermato di coronavirus in Svizzera: è un giovane informatico che tornava da Milano proprio a Ginevra, dove risiede.

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