“Un po’ di confusione c’è stata nel nostro Paese. Forse anche dell’ansia eccessiva. Vi racconto quello che è successo a me tre ore fa. Sono stato invitato da un programma della Rai, ma ancora prima che io confermassi la mia presenza, mi hanno detto che io sono di Crema, che è nella Lombardia del sud, e quindi non avrei comunque potuto entrare nello stabile”. Così il giornalista Beppe Severgnini, ospite di Otto e Mezzo su La7, ha raccontato a Lilli Gruber la sua esperienza in prima persona con gli effetti del coronavirus, spiegando come l’assenza di indicazioni precise abbia secondo lui contribuito a scatenare nelle persone ansie e paure. “Se tu non puoi entrare nello studio Rai di Milano è una stranissima sensazione. Fateci sapere allora qual è la regola generale da seguire, quali sono le città e i posti soggetti a restrizioni”, ha concluso il giornalista.
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