Contributi previdenziali e ritenute fiscali sospesi per tutto il settore alberghiero alle prese con una raffica di cancellazioni. Stop fino al 30 aprile a tutte le scadenze fiscali per gli 11 Comuni della zona rossa. Per le aziende di quell’area, poi, procedure semplificate per presentare istanza di cassa integrazione ordinaria o assegno ordinario in caso di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa. Possibilità estesa, per i lavoratori che abitano nei paesi focolaio, anche alle imprese con produttive al di fuori dei Comuni interessati. Sono alcune delle misure contenute nel primo decreto varato dal governo, venerdì sera, per affrontare le conseguenze economiche dell’emergenza coronavirus.
“Stanzieremo le risorse adeguate a sostenere i settori e i territori più colpiti nel secondo decreto la prossima settimana”, ha anticipato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri annunciando le misure prima dell’inizio del Consiglio dei ministri. “Il Paese deve affrontare” l’emergenza “con determinazione, unità, serietà e anche fiducia. L’economia può e deve ripartire ed essere sostenuta”. “Con questo decreto completiamo la sospensione di tutti i tributi per i comuni colpiti, potenziamo gli strumenti di cassa integrazione e sostegno al reddito per i dipendenti e autonomi degli 11 Comuni e anche delle 3 Regioni più colpite, diamo un primo sostegno al turismo in tutto il Paese, agevoliamo l’accesso al fondo di garanzia per le pmi per garantire più liquidità e stanziamo risorse per il sostegno all’export”, ha spiegato il ministro.
Stando alle bozze ai lavoratori autonomi, professionisti, collaboratori coordinati e continuativi e titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza che svolgono la loro attività lavorativa nei comuni della zona rossa o vi risiedono verrà riconosciuta un’indennità mensile pari a 500 euro per un massimo di tre mesi, parametrata all’effettivo periodo di sospensione dell’attività lavorativa.
Per gli abitanti delle zone in quarantena stop per due mesi (erano sei in una prima bozza) al pagamento delle bollette di luce, gas e rifiuti. Sospese fino al 30 aprile (prima era fino al 31 luglio) le rate delle assicurazioni e sospeso per un anno il pagamento delle rate da parte dei beneficiari di mutui agevolati. Confermato lo stop alle cartelle esattoriali. Si rifinanzia per 50 milioni nel 2020 il Fondo centrale di garanzia per le Pmi in modo da far fronte ai maggiori oneri per le garanzie, gratuite, a favore delle Pmi danneggiate dall’emergenza. Potranno accedervi a titolo gratuito anche le piccole e medie imprese che non hanno sede nella zona rossa ma in zone limitrofe o appartenenti “a una filiera particolarmente colpita”.
Prevista anche una norma ‘salva stipendio’ per i dipendenti pubblici: “per i periodi di assenza per malattia” dovuta al Covid-2019, non si applicherà “la decurtazione del trattamento economico accessorio”. Il decreto prevede poi di mettere a disposizione del settore pubblico un numero di personal computer e tablet adeguato a “consentire lo svolgimento del lavoro agile quale misura per contrastare e contenere il diffondersi del virus”.