Il primo cittadino: "Dobbiamo garantire i servizi essenziali. Un comune vicino, Rottofreno, ha inviato oggi in prestito una dipendente comunale"
A Borgonovo Val Tidone, paese sulle colline del Piacentino, tutti i dipendenti del Comune sono stati messi in quarantena per una settimana. L’Ausl della città emiliana, viene spiegato, ha disposto la misura dopo che, nei giorni scorsi, il sindaco, Pietro Mazzocchi e il suo vice, Domenico Mazzocchi, come racconta il quotidiano La Libertà, sono risultati positivi al coronavirus. Fino a lunedì 9 marzo nessuno dei dipendenti comunali potrà presentarsi al lavoro e anche le altre due componenti della giunta, Giulia Monteleone e Isabella Gerbi sono in quarantena. Inoltre, per alcuni dipendenti, l’azienda sanitaria ha anche disposto il tampone, per verificare se vi sia stato o meno contagio.
Ieri pomeriggio una ditta specializzata ha effettuato una sanificazione degli uffici comunali. “Ora dobbiamo trovare una soluzione per garantire almeno i servizi minimi essenziali. Sono costretto a seguire l’evolversi della situazione da casa”. Quanto all’eventualità di un commissariamento, osserva il sindaco della cittadina piacentina “al momento mi sento di escluderlo, o comunque si tratta di un’ipotesi molto remota. Una soluzione la troviamo”. La quarantena durerà fino a lunedì 9 marzo, ma se nel frattempo qualcuno dei dipendenti dovesse sviluppare sintomi il periodo di isolamento, per chi ha contratto il virus verrebbe prolungato di altri 14 giorni.
“Ogni mattina mi sveglio con la speranza che la febbre se ne sia andata e invece non è così: da domenica scorsa febbre e un gran mal di testa. Ancora trentanove ieri è oggi 38,5 e neppure so spiegarmi come ho fatto a prendermi il virus – racconta all’Adnkronos .- perché se si fa eccezione per qualche puntata a Piacenza per sbrigare alcune pratiche, sono sempre qui. Bisogna garantire i servizi essenziali cosa non facile da fare da casa perché non siamo attrezzati per il remoto – spiega il sindaco – inoltre , il nostro comune è sede circondariale elettorale, quindi svolge le pratiche elettive per tutta la Val Tidone e la Val Luretta e con un referendum alle porte di lavoro da fare ce n’è parecchio, ci sono molti adempimenti e quasi tutti i dipendenti comunale per ora non posso andare a lavorare anche se, per fortuna, al momento, non ci sono casi di positività. Una buona notizia però è arrivata questa mattina – racconta il sindaco – un comune vicino, Rottofreno, ha inviato oggi in prestito una dipendente comunale e da martedì potrà riprendere servizio una nostra dipendente con cui gli ultimi contatti con me risalgono ormai a martedì della scorsa settimana e che per fortuna non ha alcun sintomo di malattia. Questo ci dovrebbe permettere di riuscire a farcela senza ricorso al commissariamento”. Per il resto, continua il sindaco, la situazione nel Comune, poco più di 2000 abitanti è molto simile a quella che si registra nei diversi centri interessati dal virus. “Si vede poca gente in giro e c’è un po’ ti preoccupazione anche perché le misure adottate non sono da poco visto che è previsto l’isolamento dell’intera famiglia. E vero che le precauzioni servono, però forse in alcuni casi sono un po’ eccessive, se una persona sta bene dovrebbe essere tenuta sotto controllo ma dovrebbe potersi muovere“.