I casi sono ormai oltre 83mila in tutto il mondo, ma in Cina l'epidemia rallenta. Gli Usa "sconsigliano" i viaggi all'estero e registrano primi tre casi 'misteriosi' che hanno contratto la malattia senza contatti con l'estero: i Centri per la prevenzione chiedono alle amministrazioni locali di prepararsi, visto che alcuni test erano difettosi
Gli Stati Uniti registrano la prima vittima del coronavirus mentre crescono i contagi in Europa: dopo l’Italia, il Paese più colpito è la Germania, dove i casi sono più che raddoppiati negli ultimi due giorni. Tra questi, anche quattro bambini, sottoposti al test dopo che la maestra dell’asilo che frequentano è risultata positiva. Sono 200 i bambini sono in isolamento a casa a Bonn: una dipendente di 23 anni dell’istituto è risultata positiva al test. Scuola chiusa per due settimane. In Francia – che conta 100 positivi è stata annullata la mezza maratona di Parigi e sono stati vietati gli eventi con più di 5mila persone al chiuso, come misura preventiva. Impennata di test in Gran Bretagna: 9mila esami eseguiti, che hanno confermato 3 nuovi casi (portando il totale a 23). Intanto, a Mosca, due studentesse sono state messe in isolamento in un blocco dello studentato, senza passaporto: la notizia è apparsa sulla ‘Gazzetta di Reggio’. Si tratta di studentesse dell’università di Bologna, arrivate in Russia il 18 febbraio e sottoposte a vari controlli medici senza preavviso, tra cui, si legge, gli esami del sangue.
L’organizzazione mondiale della sanità parla di rischio globale “molto alto”: i test positivi al coronavirus sono ormai oltre 83mila in tutto il mondo. Allerta massima per la Corea del Sud – che ha superato la Cina come numero di nuovi contagi – e per l’Iran, dove le autorità parlano di 43 vittime, ma i media sospettano che possano essere molte di più, forse 200. Gli Stati Uniti – prima della notizia del decesso riportato dal New York Times – avevano sconsigliato i “viaggi non essenziali” in Italia. Nella notte infatti il dipartimento di Stato aveva diffuso un nuovo ‘travel warning’ che innalza l’allerta al livello 3, il penultimo della scala di rischio. Il livello 4 per ora è riservato alla sola Cina. “Gli Usa sostengono completamente l’Italia e sono al suo fianco”, ha scritto su Twitter la portavoce del dipartimento di stato Usa, Morgan Ortagus.
Corea del Sud – Per la prima volta dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, non è la Cina a registrare il maggior numero di nuovi contagi: la Corea del Sud ha confermato 594 positivi in un giorno, superando i 427 annunciati da Pechino ieri. In totale, in Cina, si contano quasi 79.251 contagiati e 2.835 decessi, ma la diffusione inizia a rallentare. In altri Stati, invece, galoppa: Seul, nell’ultimo bollettino ufficiale, parla di 3.150 persone colpite dal virus, per il 90% nella città-focolaio di Daegu, con 17 vittime. Dopo il caso giapponese, anche la Corea del Sud ha registrato il primo caso di recidiva al coronavirus: una donna di 73 anni dimessa dall’ospedale il 22 febbraio a guarigione confermata e poi risultata positiva venerdì scorso, per la seconda volta, al test sul Covid-19.
Stati Uniti – Una 50enne nella contea di King, vicino a Seattle, nello stato di Washington, è la prima vittima in Usa del coronavirus. Il presidente Trump ha dichiarato che faceva parte del personale Nuovi casi sulla costa occidentale, definiti tutti di origine ‘sconosciuta’ e inspeigabili. Le autorità sanitarie di California, Oregon e Washington DC hanno confermato quattro nuovi pazienti, senza riuscire a risalire all’origine del contagio. Nessuno di loro ha viaggiato all’estero di recente o ha avuto un contatto ravvicinato con una persona infetta. Gli altri casi accertati nelle scorse settimane erano persone rientrate dalla Cina, cittadini americani rimpatriati da Wuhan o passeggeri della Diamond Princess. Questi, quindi, sarebbero i primi casi di contagio sul suolo americano. Per far fronte alla nuova situazione, i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) chiedono che ogni Stato e ogni dipartimento locale abbia la capacità di fare il test per il coronavirus entro la fine della prossima settimana. Lo ha detto la direttrice dei Cdc, Nancy Messonnier, ammettendo che finora le cose “non sono andate così lisce come volevamo”. Alcuni kit con i test mandati inizialmente ai laboratori statali e locali erano difettosi.
Cina – Il blocco forzato di fabbriche e aziende comincia a far sentire i suoi effetti: l’indice Pmi manifatturiero di febbraio è sceso in Cina ai minimi record di 35,7, da 50 di gennaio e a dispetto di 46 atteso dagli analisti. L’indicatore infatti descrive la capacità di acquisizione di beni e servizi, e ora sta scontando l’impatto dell’epidemia che ha fatto saltare la catena della produzione e della distribuzione in tutto il Paese.
Iran – Il governo iraniano ha corretto al rialzo il numero delle vittime da coronavirus, parlando di 43 morti (9 in più rispetto alle ultime 24 ore) e 593 contagi. Tra le vittime anche un neodeputato, eletto alle parlamentari del 21 febbraio scorso, Mohammad Ali Ramazani Dastak, veterano della guerra Iran-Iraq. “Abbiamo davanti a noi una settimana dura – ha detto il portavoce del governo, Ali Rabiei – perché l’epidemia da coronavirus raggiungerà il picco in questo periodo”. Le cifre ufficiali sono però contestate da più parti, che hanno accusato le autorità di nascondere il vero impatto dell’epidemia. Ieri fonti sanitarie iraniane avevano rivelato alla Bbc che il numero di morti sarebbe già di oltre 200. La psicosi ha spinto un gruppo di persone a dare alle fiamme una clinica nella cittadina di Bandar Abbas, perché credeva che i pazienti affetti da Covid-19 fossero stati messi in quarantena in quella struttura. Le fiamme, riferiscono i media locali, sono state subito domate e non ci sono vittime.
Russia – Tre studentesse della facoltà di Lingue e Letterature straniere all’Università di Bologna, in viaggio studio a Mosca, sono state sottoposte a controlli medici e tenute in un blocco separato dello studentato. La storia è stata raccontata dalla Gazzetta di Reggio: le ragazze, studentesse di russo, sono partite insieme dall’aeroporto di Rimini il 18 febbraio scorso e, dopo un iniziale esame del sangue a cui sono state sottoposte senza preavviso insieme agli altri studenti internazionali, hanno subìto controlli della temperatura giornalieri. Mercoledì scorso, poi, alcuni responsabili della struttura ospitante hanno bussato alla porta delle camere, chiedendo di consegnare i passaporti. Due di loro sono state spostate in un altro blocco dello studentato, dove già alloggiava da alcuni giorni in isolamento un gruppo di studenti cinesi: la famiglia di una delle studentesse, riporta ancora il giornale, si è messa in contatto con la Farnesina per seguire la vicenda.
Giappone – Tokyo sta valutando la cancellazione delle Olimpiadi: una mossa che destabilizzerebbe l’intero sistema finanziario del Giappone, secondo l’economista della Banca Bnp Paribas, Ryutaro Kano, in un rapporto economico citato dall’agenzia Bloomberg. Oltre alla perdita degli introiti derivanti dal turismo, l’assenza dei giochi questa estate comporterebbe il rischio di default per molti settori legati alla ricettività alberghiera e il comparto dell’edilizia. “Il Giappone compierà tutti gli sforzi necessari per garantire lo svolgimento in totale sicurezza delle Olimpiadi”, ha ribadito il premier Shinzo Abe. Annunciato anche un piano di sostegno all’economia, 270 miliardi di yen, pari a 2,3 miliardi di euro.
Macao – Da oggi il governo della regione amministrativa speciale ha disposto la quarantena obbligatoria per chi è stato in Italia o in Iran nei 14 giorni precedenti al suo ingresso a Macao. I residenti di Macao potranno trascorrere i 14 giorni di isolamento a casa, previa autorizzazione delle autorità sanitarie, mentre i cittadini stranieri e non residenti a Macao dovranno alloggiare, a proprie spese, in alberghi scelti sempre dalla autorità.
Australia – Ulteriore stretta sulle misure di precauzione: stop all’entrata degli stranieri provenienti dall’Iran a causa dell’epidemia di coronavirus. Secondo il Guardian online, saranno costretti a trascorrere due settimane in un Paese terzo prima di essere autorizzati ad entrare in Australia. Mentre i cittadini australiani e i residenti permanenti dovranno isolarsi per due settimane di ritorno dall’Iran.
Canada – Sono 16 i casi di coronavirus confermati in Canada: l’ultimo, in ordine di tempo, è un uomo di 80 anni giunto a Toronto dall’Egitto il 20 febbraio scorso, secondo quanto conferma il dottor David Williams, capo responsabile della Sanità nella provincia canadese dell’Ontario.
Messico – Tutti e tre i casi confermati nel Paese – il secondo a essere colpito in America Latina dopo il Brasile – provenivano dal nord Italia, ha confermato il ministero della Sanità. Si tratta di due uomini da Città del Messico e uno da Sinaloa: un uomo di 41 anni rientrato da Bergamo. “È probabile che tutti e tre siano stati infettati dalla stessa persona”, ha detto Jose Luis Alomia, il direttore generale dell’epidemiologia. Un alto funzionario al ministero della Sanità, Hugo Lopez-Gatell, ha detto che uno dei pazienti, un 35enne, “ha una malattia lieve” con sintomi simili al raffreddore.”È giovane, per cui i rischi sono bassi”.
Qatar – Primo caso accertato di contagio da coronavirus: un 36enne che di recente era stato rimpatriato dall’Iran con un volo organizzato dal governo e messo in quarantena con gli altri connazionali. L’uomo è in condizioni stabili.
Pakistan – Altre due persone sono risultate positive al coronavirus in Pakistan portando a quattro il numero dei contagiati nel Paese. Uno dei nuovi pazienti proviene dalla città meridionale di Karachi, mentre l’altro dall’area federale di Islamabad. Entrambi i pazienti sono in isolamento e in terapia. Le autorità che i primi due contagiati – che hanno contratto il coronavirus al confine con il paese iraniano sono già sulla via del recupero.
Ecuador – Il ministro della Salute Catalina Andramuño, ha confermato il primo caso di coronavirus nel Paese. La paziente è una cittadina ecuadoriana che vive in Spagna ed è rientrata in Ecuador il 14 febbraio. La donna ha più di 70 anni è in condizioni critiche e la sua prognosi è riservata.
IN EUROPA
Germania – Positivi almeno quattro bambini che frequentavano l’asilo dove insegna la maestra contagiata dal coronavirus, uno degli oltre 60 casi tedeschi. I bambini, che frequentano la struttura nel land del Nordreno-Vestafalia, sono stati sottoposti al test negli scorsi giorni e risultano in buone condizioni. Altri 200 bambini sono in isolamento a casa a Bonn: la misura precauzionale è scattata dal momento che una dipendente di 23 anni dell’istituto è risultata positiva al test. La giovane non è un’insegnante, ma un’educatrice addetta ad assistere i 185 bambini dopo le ore di lezione, per fare i compiti, e potrebbe essere stata contagiata durante una festa di Carnevale.
Francia – Oggi il ministro della Sanità francese, Olivier Véran, ha diffuso i nuovi dati: “73 i casi positivi, di cui 59 pazienti in ospedale, 12 guariti e 2 morti”.La mezza maratona di Parigi prevista domani è cancellata, mentre la partita di calcio di Ligue 1 tra Lione e Saint-Etienne si svolgerà normalmente. Tra gli appuntamenti saltati per via dell’emergenza sanitaria anche la fiera dell’immobiliare Mipim di Cannes, uno dei principali appuntamenti del settore, è stata rinviata da marzo a giugno. Confermate – al momento – le elezioni comunali in programma a marzo. Il ministro della Salute Veran ha anche annunciato che tutti gli eventi che prevedono la presenza di 5mila persone o più, in luogo chiuso, sono vietati fino a nuovo ordine. In serata i casi sono arrivati a 100
Gran Bretagna – Tre nuovi casi in Inghilterra, per un totale di 23: venerdì è stato registrato un caso di contagio direttamente sul territorio britannico. I test in tutto il paese hanno avuto un’impennata, arrivando a circa novemila.
Spagna – In Spagna il numero dei casi accertati di coronavirus è arrivato a 43. Gli ultimi 2 sono stati segnalati in Catalogna: uno dei due, una 52enne di Girona, era stata in Italia di recente. L’altro proveniva da Sant Cugat, nord di Barcellona, in stretto contatto con uno dei contagiati segnalati in precedenza. Lo rende noto la Attualmente restano in quarantena 41 persone, 2 invece sono guarite.
Svizzera – Primo caso di coronavirus nel Canton Vallese in Svizzera. Il paziente è un uomo sulla trentina dell’Alto Vallese, ha indicato ieri sera la Cancelleria cantonale. Deve ancora essere svolto un secondo test per confermare con certezza il contagio, che sarebbe il tredicesimo in Svizzera. L’uomo, il cui stato di salute non preoccupa ed è giudicato buono, è ricoverato all’ospedale di Sion. Quattro persone della sua famiglia sono state messe in quarantena presso i loro domicili.
Norvegia – Salgono a sette i casi nel Paese: un secondo dipendente della clinica oculistica di Oslo è risultato positivo a Covid-19. Aveva avuto contatti con il primo impiegato, che si è ammalato dopo un viaggio in Nord Italia, ora in quarantena dopo essere stato al lavoro nei giorni scorsi. Il direttore dell’ospedale, Bjorn Atle Bjornbeth, ha detto di ritenere che un centinaio di persone sono state in contatto con il ‘paziente uno’.